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Sogni: la ferrovia feltrina per Costantinopoli

ESCLUSIVO - Il coraggio di pensare in grande: far passare per Feltre la linea Parigi-Costantinopoli (Orient Express)

di Silvio Gallio - Il coraggio di pensare in grande: far passare per Feltre la linea Parigi-Costantinopoli (cioè l'Orient- Express). Ci fu un tempo in cui, nel libro dei sogni, entrò la ferrovia feltrina per Costantinopoli.

La vallata del feltrino era (ed è) piuttosto defilata rispetto alle correnti di traffico internazionale da quando il Piave ha smesso di essere quella via dell’ambra, nota e utilizzata dai tempi preistorici. Anche le ipotesi di una ferrovia che vi passasse per spingersi verso l’Austria, abbozzate nel 1865 dall’ing. Locatelli, si rivelarono impossibili da realizzare. Le montagne del Primiero e dell’Agordino sono troppo imponenti. Nel 1865 lo scavo di gallerie da venti chilometri richiedeva costi e tempi impensabili. Il gioco non valeva la candela.

Per andare a nord restava la Valsugana. Ma ai tempi di Locatelli la Ferrovia della Valsugana era ben lontana dall’essere costruita. Nel 1877 era stata aperta la Padova-Bassano e si parlava di una Venezia-Bassano via Castelfranco come una vaga ipotesi di lavoro per l’allacciamento a Primolano alla austriaca Trento-Grigno. Da Trento al confine italiano creatosi nel 1866, si sarebbe arrivati in treno solo vent’anni dopo! E l’allacciamento della tratta italiana da sud a Primolano venne attuato a pochi anni dalla Prima guerra mondiale; il 21 luglio 1909. Feltre e la sua vallata sono solo a una ventina di chilometri da Primolano.

Mentre nelle valli del Feltrino e del Bellunese ancor si stava discutendo e sperando per la costruzione della “ferrovia da Treviso (e quindi Mestre, e quindi Venezia) per Feltre e Belluno”, sorsero perfino delle proposte per lanciare Feltre lungo una relazione ferroviaria capace di entrare nella leggenda: la possibilità di far passare per Feltre addirittura la linea Parigi-Costantinopoli: nientemeno che l’Orient Express. Doveva essere una “eventuale diramazione di altro tronco di ferrovia, che avesse ad unirsi a Primolano alla progettata ferrovia da Mestre a Trento per Valsugana”.

Ipotesi della tratta feltrina della linea Parigi-Costantinopoli

Idea nemmeno nuova: “L'idea di combinare il tracciato della ferrovia adriatico-alpina colla direzione dell'antica via romana  fu già svolta sino dal 1867 per cura dell'egregio prof. A Vecellio in un giornale di Vicenza intitolato il Progresso”. Dopo l’iniziale, maniaca, attenzione a produrre dei rettifili per evitare paventati deragliamenti e limitare consumi di ruote e rotaie, alla tortuosità del percorso veniva data un’importanza relativa. Le linee, anche tortuose, non limitavano poi molto la velocità dei treni rispetto a quelle diritte.

Nell’ottica di cercare una linea “diretta”, ovvero la più breve possibile, il geografo trentino Matteo Thunn presentò un articolo nel quale descriveva, dal punto di vista geo-orografico appunto, un percorso per questa Parigi-Costantinopoli.

Per la tratta a sud di Trento, Thunn non considerò come valida la già nota e attivata ferrovia per Verona, ipotizzando, per Mestre, due alternative:
- la tratta Trento-Bassano-Conegliano della linea da poco tempo studiata da Tatti che avrebbe avuto una lunghezza di 83 Km ma lontana dall’essere costruita;
- una tratta che partisse da Tezze, in Valsugana, poco a nord di Primolano, e si inerpicasse per i circa 200 metri di dislivello con Arten per scendere a Feltre, Sanzan, e Conegliano e che avrebbe fatto risparmiare 20 chilometri.

Scomodiamo per un attimo il conte Antonio Piola che già nel 1938 (prima che il primo treno in Italia partisse da Portici) aveva compreso come “le distanze non si misurano dalla quantità dello spazio, ma dalla somma del tempo che s’impiega a percorrerle”. La minore “quantità dello spazio” non risparmiava sufficiente “tempo” per rendere valido il dirottare una linea dalle vie con minori pendenze e maggiori rettifili.

Si ferma qui la “battaglia” condotta dal Dr. Prof. Vecellio secondo cui, con la Parigi-Costantinopoli, “Feltre avrà finalmente la più naturale e la più invidiata delle ferrovie che si possa mai augurare”. Per vedere treni inoltrarsi da Feltre verso Arten e Primolano si attese la Prima guerra mondiale quando gli austriaci, impegnati sul Grappa e sull’Altipiano di Asiago, posarono lungo la “Culiada” una ferrovia a scartamento ridotto per servizio bellico. 

Il trenino che correva a lato della Culiada (SS 50 al km 41 circa.)

 
Una precisazione, forse interessante, su cui spesso si sorvola. La foto viene descritta come scattata ad Arten o addirittura a Fonzaso. Paragoniamo alla simile inquadratura dall’onnipresente Google Maps. Possiamo essere certi che l’antico scatto non è stato preso né ad Arten né tantomeno a Fonzaso. I due paesi si trovano entrambi proprio dietro al colle sullo sfondo. Quello non si è certo spostato. Siamo verso la metà del rettifilo della Culiada, al km 41 della Strada Statale 50, all’altezza di Mugnai, un paio di chilometri a ovest di Feltre. Circa, beninteso!

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