Antiche ferrovie: la Modica-Ragusa
Foto e testo di Emanuele Minardo
La valle del Fiume Irminio che raccoglieva quelle acque, a volte tempestose, a volte rasserenanti ma mai quiete, che dal Monte Lauro scendevano verso il mare greco di Camarina, e gli affluenti torrentizi che vi si riversavano, fanno oggi da paesaggio e da via anche al tracciato ottocentesco della strada ferrata (km. 24) che da Modica sale verso Ragusa e l'altopiano ibleo.
La traccia dell'antica via che si snodava sulle rive delle sue acque è segnata dalla testimonianza del ritrovamento, in contrada Cafeo, nel 1967, di una statuetta in bronzo, di epoca ellenistica, datata al terzo secolo avanti Cristo e rettificata, oggi, alla fine del quinto e l'inizio del quarto avanti Cristo.
In quella pedemontana, a mezza costa, sale un tracciato FS tra i più difficili e ardui della Sicilia. Sette gallerie da Modica a Ragusa Ibla e sei da Ragusa Ibla a Ragusa, tra ripide pendenze, discese e risalite.
La galleria “Modica” con i suoi quasi 1.800 metri porta dalla Stazione della capitale della ex Contea fino ai pendii della valle dell'Irminio: galleria molto difficile sia per la pendenza (25,447 per mille) che per la natura umida della roccia che rende bagnate e scivolose le rotaie. La parte centrale della galleria non è infatti rivestita di sagome di pietra proprio per dare sfogo alle vene d'acqua che scendono dalla roccia soprastante.
Un vero calvario per il personale di macchina della trazione a vapore. Quando la composizione dei treni era in doppia e in tripla si aggravavano sofferenze e lavoro. La perizia richiesta al personale di macchina era tanta e oggi, tale abnegazione gravosa, non sarebbe più né ammissibile né accettata.
Dalla seconda galleria in poi il tracciato si snoda parallelo alla strada provinciale fino a superarla per poi transitare dalle gallerie “Francesco” e “Margherita” inoltrandosi in altre brevi così da arrivare al ponte sul fiume con la campata centrale di quaranta metri in ferro per mettere il ponte al riparo dalle piene che più volte hanno distrutto in quel punto le vecchie strutture di pietra ad archi di fine ottocento. Dalla seconda galleria da Modica il tracciato si snoda per otto km. fino ad Ibla.
In partenza da Ragusa Ibla il tracciato è caratteristico ed ardito, tra pendenze e una elicoidale che offre un panorama mozzafiato su Ragusa Ibla, Ragusa e le colline iblee. Luoghi immortalati dal “Commissario Montalbano”. Luoghi di Brancati, Bufalino, Quasimodo, Vittorini. I luoghi dei treni mitragliati dalla R.A.F. in preparazione allo sbarco degli “Inglesi” nel luglio 1943.
Facendo il confronto con i tempi del vapore oggi le automotrici diesel, con buoni motori e veicolati su un armamento rinnovato, più potente e con carico assiale più robusto, volano quasi su quel tratto diventato simile ad una metropolitana di superficie.
Fino agli anni settanta la trazione a vapore trovava le sue difficoltà e le sue ardite soluzioni con un personale di macchina che rischiava la vita tra slittamenti e inalazione di monossido di carbonio. Vale per tutti l'episodio dell'ottobre del 1963 quando un treno merci in tripla trazione, salendo a Ragusa, è rimasto dentro la galleria “La Croce” per guasto alla locomotiva di testa. Il tentativo eroico, riuscito, di un altro macchinista con la sua locomotiva 740.244 di entrare in galleria, lato Ragusa, e dare manforte per riportare, a ritroso, il convoglio all'aria aperta, è rimasto tra gli annali taciuti della vita su rotaie del sud-est. In quella occasione il monossido di carbonio ne aveva tramortito parecchi e proprio il soccorritore stava per rimetterci la vita.
Questo tragitto, oggi, viene usufruito dai turisti e dalle scolaresche viaggiando su un treno storico, il “Treno barocco”: un vecchio convoglio di carrozze d'epoca (le “cento porte”) inizialmente al traino della storica 740.244 fino al 2005, sostituita da un locomotore diesel. Un viaggio che dà spunto agli studenti, in gita di istruzione nella Sicilia greca del sud-est, di svolgere un intenso lavoro interdisciplinare tra Storia, Arte, Fisica, Matematica, Scienze, Geografia, Disegno, Letteratura, Lingua.
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