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Privilegi, il sistema che resiste

Trentino: dal recupero dei vitalizi nuovo welfare, ma...

In 62 resistono: hanno incassato fiumi di denaro. Sono l'emblema di un sistema antistorico che resiste e (purtroppo) la legge sembra dare ragione a loro: non sarebbe possibile tagliare un privilegio retroattivamente. E allore se da un lato è vero che è possibile toccare il sistema dei privilegi sui quali è stata fondata la nostra Repubblica (il Trentino lo ha dimostrato nei fatti), dall'altro si assiste all'avvilente scena degli ex - attaccati al lauto assegno - che oggi potrebbe finanziare opere utili per la società.

I ricorsi dei "beneficiati" a quella legge provinciale del 2014 che sanciva il dovere di restituire i vitalizi, pare contengano rilievi fondati e quindi dovrà esprimersi la Corte Costituzionale. Il che rischia di mettere un bel punto interrogativo sui primi frutti ottenuti dalle "restituzioni": la Provincia Autonoma di Trento aveva finora riportato a casa dal rimborso sui vitalizi  6.917.857 euro.

E di recente aveva deciso e comunicato come spenderli: generando welfare, per il sostegno della famiglia e dell’occupazione. Un reinvestimento che per il triennio 2017/2019 sarà ripartito in tre ambiti: occupazione (2.610.057 euro) sociale (2.154.010 euro) e famiglia (2.153.790 euro).

Se la Corte Costituzionale desse ragione ai 62 ex, la Provincia si trovererbbe nelle condizioni di dover restituire... il restituito.

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