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L'ospedale autosussistente ...esiste

L'esperienza di San Giovanni Rotondo

Se la sanità sapesse fare anche della saggia agricoltura si otterebbe quello che è successo a San Giovanni Rotondo (Foggia) dove il famoso ospedale di Padre Pio è autosussistente: ai  pazienti fornisce un servizio mensa a km. zero di assoluta genuinità e tutto.... auto-prodotto. Tanto che i ricoverati una volta dimessi fanno un salto allo spaccio ospedaliero, per portarsi a casa quello che hanno mangiato in reparto. E già questo è di per sè curioso: quando mai si sente dire che all'ospedale si è mangiato così bene da volersi portare a casa qualcosa?

Ma nell'ospedale voluto da Padre Pio accade anche questo e non si tratta di un miracolo: si tratta semmai della lungimiranza del frate da Pietrelcina che, quando nel 1947 concepì l'idea della Casa Sollievo della Sofferenza, pensò anche a come sostenerlo e uno dei pensieri più assillanti in anni di povertà e mancanza di tutto era certamente come sfamare i malati e così il frate immaginò una fattoria che oggi è una delle eccellenze del territorio. Con il suo lavoro infatti assicura all'ospedale il fabbisogno giornaliero di prodotti genuini: olio, carne, latte, latticini e formaggi.

La fattoria è in grado di fornire ai pazienti il latte munto la sera prima e cioè di portare in reparto per la colazione delle ore 8 un prodotto trasformato in pochissime ore e dunque, freschissimo. E' così anche per yogurt (che produce da 30 anni, e che contiene una fibra alimentare probiotica), e poi caciotte,  mozzarelle, formaggi teneri e stagionati che oggi hanno un loro brand e provengono da capi alimentati non da mangimi o polveri, ma dai foraggi dei poderi che nel frattempo si sono aggregati alla prima fattoria.

Tra questi c'è Calderoso, una masseria di grande fascino posta ai piedi del Gargano, donata a Padre Pio quando ancora era in vita, dove si produce olio di frantoio e dove con gli anni è sorto anche un agriturismo che assicura altre entrate alla Spa che sostiene l'ospedale (si può soggiornare e pranzare per informazioni masseriacalderoso@hotmail.it). Ha 60 posti coperti e 10 posti letto, oltre che un panorama e un fascino tutto suo come dimostrano le immagini della nostra gallery.

La fattoria vera e propria sorge invece  in località Amendola, sulla piana del Tavoliere delle Puglie, prima di salire verso il monte dove è disteso il paese di San Giovanni Rotondo. Si chiama "Posta la via" perchè qui un tempo si faceva sosta per il cambio cavalli e il loro foraggio. Ha più di 200 ettari di terreno utilizzati per la coltivazione del foraggio destinato a circa 600 bovini, questa moderna struttura è fra le opere meglio riuscite del frate di Pietralcina. Altre fattorie sono state negli anni donate dai benefattori e oggi oltre a garantire prodotti alimentari sicuri e di elevata qualità, assicurano all'ospedale una filiera corta estremamente vantaggiosa anche per i costi di esercizio. Ecco perchè si può parlare persino di ospedale autosussistent. Di più: un poderoso impianto di pannelli foto-voltaici lo ha reso pure autosufficiente dal punto di vista energetico.  Il fatturato (2 milioni e 800 mila euro anno) consente una 50 di dipendenti, tra stagionali e fissi, e una produzione di 6000 litri di latte di cui 2000 venduti come latte fresco, il resto viene lavorato. E i prodotti sono così buoni che vengono venduti in altri 6 spacci compreso quello dell'ospedale. Importante anche la ricerca alimentare: si stanno mettendo a punto linee di prodotti de-lattosati, ad alta digeribilità per chi ha problemi di intolleranza.

L'ospedale di Padre Pio nasce come Casa Sollievo della Sofferenza nel 1956: oggi è una moderna struttura dotata di numerosi servizi con 26 reparti di degenza medici e chirurgici, 14 reparti di diagnostica e un fornito poliambulatorio. Il tutto è un complesso sanitario di 25000 metri quadrati disposto su 7 piani. E' la città della salute sognata e tanto desiderata da Padre Pio.

L'attività clinica è particolarmente ricca e il nosocomio è ormai un presidio di riferimento per alcune specialità come le malattie rare, la divisione di Genetica Medica ed il centro sulle cellule staminali così importante per le patologie neurodegenerative che affliggono una larga parte della popolazione. Ed è sempre qui che si portano avanti studi di avanzata concezione in campo neuro-riabilitativo.

Ma questo, ci pare, è anche il luogo dove si attua con le fattorie una intelligente strategia di politica  economica applicata alla sanità, a tutto vantaggio della salute dei pazienti, oltre che del consumatore finale al quale un litro di latte costa 1 euro e 30 centesimi. Con simili sfide sulla qualità e i tempi di trasformazione del prodotto... non è un miracolo anche questo?


Autore: Corona Perer

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