Arte, Cultura & Spettacoli

Charlie Chaplin, la saggezza di un comico

''Siamo tutti turisti e Dio è il nostro agente di viaggio''

''Nulla è eterno in questo mondo, nemmeno i nostri problemi. Il giorno più sprecato della vita è il giorno in cui non ridiamo''. E' la saggezza di un comico del calibro di  Charlie Chaplin al secolo Sir Charles Spencer Chaplin che della vita aveva una visione disincantata.

''Siamo tutti turisti, Dio è il nostro agente di viaggio che ha già fissato i nostri itinerari, prenotazioni e destinazioni... Fidati di lui e goditi la vita. Perchè la vita è solo un viaggio! Perciò vivi oggi".

Attore comico, regista, sceneggiatore, e produttore cinematografico (autore di oltre novanta film), fu anche un compositore oltre che uno tra i più importanti e influenti cineasti del XX secolo.

Della sua nascita si sa in realtà poco: nato a Londra nel 1889 dicono le biografie, il 16 aprile. Ma la sua venuta al mondo pare sia avvenuta in un carro di rom accampato nei pressi di Birmingham. Suo padre era Charles Chaplin Senior, un attore di varietà con il vizio dell'alcol, la madre Hannah Harriette Hill, era un'attrice conosciuta come Lily Harley. La data di nascita non fu registrata.

L'infanzia non fu facile. Per le precarie condizioni finanziarie della famiglia, Charles e suo fratello trascorsero due anni fra collegi e istituti per orfani a Lambeth. Il talento innato e la frequentazione dei teatri al seguito della madre forgiarono il piccolo Chaplin, sedimentando i primi rudimenti artistici appresi proprio dalla madre nel canto e nella recitazione. I primi passi sul palcoscenico li mosse assieme a lei a sette anni. Una vita precaria che lo forgiò nella sua umanità.

La celebrità arriva con l'avvento del cinema muta. Nel 1921 Chaplin lavorò ad una pellicola che lo consacrò definitivamente come star con "Il monello'' che Chaplin diresse e interpretò e nel quale fece debuttare il piccolo-grande attore Jackie Coogan, una sorta di alter ego della sua difficile infanzia. "La Febbre dell'Oro" (1925), "Tempi Moderni" e "Luci della Città" (1931) lo consacreranno. In "Il dittatore" ci lascia una parodia su Hitler e il potere. E citiamo solo 4 tra i suoi nuemrosi film.

Morto a 88 anni a Corsier-sur-Vevey nella sua meravigliosa villa il giorno di Natale del 1977)

Villa Chaplin in Svizzera nel cantone del Vaud

 

Lo Charlot, eroe del cinema muto, ci ha lasciato alcune dichiarazioni che ci aprono al  mondo di un semplice:

Amo camminare sotto la pioggia, perché nessuno può vedere le mie lacrime.

La vera felicità è qualcosa di molto vicino alla tristezza.

La cosa più triste che possa immaginare è l'assuefazione al lusso. Io non mi ci abituerò mai.

Vivi! È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perché il mondo appartiene a chi osa! La Vita è troppo bella per essere insignificante!

Un monito quest'ultimo che invita ciascuno a non sprecarla. Mai.

 

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