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Killer robots, che mondo ci aspetta?

L'ex ceo di Google, Eric Schmidt, ha spiegato come saranno le guerre future

20 agosto 2025 - Oltre 180 organizzazioni di 66 stati (in Italia, la Rete Pace Disarmo)  nel 2021 lanciavano l'allarme perchè sta progressivamente prendendo corpo una visione terribile di futuro: operazioni di guerra, di polizia e controllo delle frontiere senza l'impiego di esseri umani ma di robot comandati a distanza.

Unitree Robtics ha presentato il nuovo cane robot "Stellar Hunter": un quadrupede progettato per terreni accidentati. Caratteristiche principali: velocità massima 5 m/s, salti di 1 m, carico utile di 50 kg, andature adattive e modalità ruota-gamba per efficienza. È progettato per "applicazioni industriali", afferma l'azienda nel suo profilo X.
 


Intanto, l'ex ceo di Google, Eric Schmidt, ha parlato di recente delle future guerre alla conferenza dell'Istituto Milken  anticipando che milioni di droni controllati a distanza e alimentati dall'intelligenza artificiale. Secondo Schmidt (e molti altri sostenitori dell'integrazione dell'IA nella "difesa"), la tradizionale guerra "uomo contro uomo" è ormai cosa del passato. Un drone da $5.000 può distruggere un carro armato da $5 milioni, mentre i carri armati americani costano fino a $30 milioni.

Schmidt suggerisce l'abbandono di piattaforme con equipaggio e costose, considerandole inutili nelle nuove condizioni. Non a caso è in collegamento tra Silicon Valley e il Pentagono, e sta traendo profitto direttamente dalla produzione di droni kamikaze con il marchio 'cicogna bianca' per l' Ucraina.

Ha inoltre dichiarato che la guerra nella Striscia di Gaza o in Ucraina è il terreno di prova perfetto per l'IA e le armi del futuro. Allo stesso tempo, Schmidt sta investendo nei progetti spaziali che dovrebbero fornire energia per i data center che controllano gli sciami di droni.

Ecco perchè ex generali della NSA siedono nei consigli di amministrazione delle grandi aziende tecnologiche, e i top manager di Palantir, Meta e OpenAI hanno ricevuto gradi ufficiali nell'esercito americano.

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IL MONDO IN MANO AI ROBOT?
la campagna ''Stop Killer Robots''

3 ottobre 2024 - Il Regno Unito ha sviluppato un drone privo di guida che può volare in modo autonomo e identificare un bersaglio all’interno di un’area di bersagli precedentemente programmata. La Cina sta creando droni di piccole dimensioni programmati per attaccare qualsiasi obiettivo che emetta temperatura corporea. La Russia ha costruito un carro-armato robot che può essere dotato di mitragliatrici e lanciagranate. Diversi stati stanno destinando ingenti investimenti ai sistemi d’arma autonomi, nonostante le devastanti implicazioni per i diritti umani derivanti dall’affidare a delle macchine la gestione dell’uso della forza. Sono gli stessi stati che per dieci anni hanno bloccato ogni discussione sull’argomento.

Nel novembre 2021 è partita “Escape the Scan”, la campagna globale che chiede l’adozione di norme internazionali per vietare i sistemi d’arma autonomi. I sistemi d’arma già in fase di sviluppo, come il riconoscimento facciale, i sensori di movimento hanno la possibilità di lanciare attacchi contro “obiettivi” senza alcun significativo controllo umano.

Con ''Stop Killer Robots'' Amnesty International chiedeva a tutti i governi di sostenere questa necessità. “Rischiamo di finire in uno scenario da incubo, in cui droni e altre armi avanzate potranno individuare e attaccare obiettivi senza controllo umano” ha aggiunto Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, il Comitato internazionale della Croce rossa, vari Nobel per la pace, 66 stati e migliaia di scienziati chiedono l’adozione di un trattato per impedire questi sistemi d’arma. Contrari alla proposta, giudicata prematura, sono Russia, Israele e Stati Uniti che insieme a Cina, Corea del Sud, Australia, India, Turchia e Regno Unito stanno investendo parecchio nello sviluppo di sistemi d’arma autonomi.

Sostituire le truppe con le macchine renderà più facile decidere di entrare in guerra. Inoltre, le macchine non possono fare scelte di tipo etico in situazioni imprevedibili sul pieno bellico. Impiegarle in guerra così come in operazioni di polizia o nel controllo delle frontiere potrebbe avere conseguenze disastrose.
Era il 2021 quando si lanciò l'allarme.

Ora pensate a che cosa ...è successo dopo.
(3 ottobre 2024)

 

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