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Il fotogramma sospeso

di Marco Ansaloni

“Marco, hai voglia di parlare di fotografia? Uno spazio da cui guardare il mondo,  in cui dare vita a quegli scatti perduti ma pieni di emozioni? Hai voglia di condividere i tuoi pensieri e la tua visione sulla fotografia, i reportage ai quali hai lavorato e ai nuovi progetti in corso?”. Beh, a questa proposta della redazione di SENTIRE, a 10 anni dal suo debutto e con alle spalle una sfliza di articoli culturali di alto livello, non ho potuto resistere.

Il caso non viene a caso, a volte. Da mesi sto lavorando a progetti personali, e uno di questi riguarda proprio la ricerca di quel fotogramma, di quell’istante, che si nasconde tra le migliaia di immagini, ma che all’occorrenza rivendica la sua importanza. Uno scatto che sai che in fondo non funzionerà in una edizione editoriale, ma che fai per te. E’ quel momento in cui la mente e l’osservazione sanno cosa vogliono, magari non del tutto chiaramente, ma lo sanno.

Il titolo del progetto in corso è "Il Fotogramma sospeso" e mi sembrava perfetto per questa piccola nuova rubrica.

Bene, fin qui tutto procede. Ora, dopo varie riflessioni ho iniziato a ricercare quegli scatti che potessero raccontare emozioni e curiosità, qualcosa che potesse interessare anche solo per un breve istante noi lettori.

Perchè non partire da un gran progetto? Da un reportage durato 4 mesi e con 6 paesi coinvolti? Perchè non partire da un uomo che 2000 anni or sono percorse questi 6 paesi in condizioni spesso avverse? Convertendosi inconsciamente in uno dei più grandi viaggiatori e diffusori della nuova religione che stava nascendo? Perchè non partire da Paolo di Tarso?

marzo 2017

 


Autore: Marco Ansaloni

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