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Strage di Viareggio, il momento del ricordo

Intanto ha avuto successo la raccolta popolare per affrontare le spese legali

Il dodicesimo anniversario della strage ferroviaria di Viareggio (Lucca), arriva dopo un anno dalla sospensione delle iniziative commemrative per via del Covid e dopo l'amara storia processuale dell'ultimo anno. Va ricordato infatti che i familiari stanno ancora attendendo le motivazioni della sentenza della Cassazione che ha fatto tabula rasa delle loro ragioni.

Ma intanto si ricorda: oggi 29 giugno ci sarà il corteo fino a via Ponchielli, strada accanto alla ferrovia dove saranno ricordate le 32 vittime del disastro. Già da ieri e per l'intera giornata di oggi i macchinisti dei treni in transito dalla stazione di Viareggio faranno emettere lunghi fischi ai loro convogli raccogliendo l'invito della rivista Ancora in Marcia di dare una  "carezza speciale alla città", per far sentire l'affetto e la vicinanza di tutti i ferrovieri. Una carezza che dovrà aiuarli a trovare il coraggio per proseguire nella battaglia legale dopo la sentenza in Cassazione.

''Una sentenza che riteniamo ingiusta e incomprensibile - affermano in una nota gli interessati - non riconoscendo le aggravanti previste per la violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro, ha dichiarato prescritto il reato di omicidio colposo nei confronti delle 32 vittime della strage, prosciolto le aziende - salvaguardando l'attuale sistema ferroviario -  escludendo tutte le parti civili già legittimate in primo e secondo grado".

Intanto come si ricorderà ha avuto un esito superiore alle previsioni la sottoscrizione di solidarietà per far fronte alle ingenti spese legali e processuali a carico dei familiari delle vittime della strage di Viareggio. Dopo la sentenza della Corte di Cassazione dell'8 gennaio scorso che li ha fortemente sconfortati dovevano pagare 80.000 euro di spese legali. Ebbene: la raccolta ha raggiunto e superato la soglia dei 100.000 euro, ed è arrivata alla straordinaria cifra di 135.311,69 Euro.

''Non eravamo soli. Oggi nella data simbolo per tutti i lavoratori, possiamo dirlo forte" commentano Alessandro Pellegatta, Dante De Angelis, Filippo Cufari, Giuseppe Pinto, Maurizio Giuntini e Vincenzo Cito che hanno portato avanti la battaglia. "Al nostro fianco in quelle aule dei tribunali sui banchi delle parti civili, per quasi dieci anni, oltre ai familiari delle vittime, c’erano migliaia di altri ferrovieri, lavoratrici e lavoratori, disoccupati, pensionati di ogni settore, semplici cittadini, sindacati, associazioni, collettivi e personalità della cultura. Lo dimostra la straordinaria partecipazione delle circa 3.000 persone che, sensibili a quella tragedia e ai temi della sicurezza, hanno contribuito".

Un traguardo non scontato che solleva dal peso economico delle ingenti spese. Una volta soddisfatti gli ‘obblighi giudiziari’ tutte le somme eccedenti, alla luce delle motivazioni della sentenza, saranno destinate all’eventuale proseguimento del percorso giudiziario relativo alla strage di Viareggio. Resta l'amarezza per la sentenza.

L'incidente ferroviario avvenne la sera del 29 giugno 2009: il deragliamento di un treno merci danneggiò una cisterna contenente GPL, la cui fuoriuscita innescò un incendio, presto degenerato in un'esplosione, che interessò il sedime della stazione di Viareggio qualche centinaio di metri a sud del fabbricato viaggiatori e le aree abitate circostanti, causando in totale 32 morti e un centinaio di feriti.

 

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