foto e testo: Corona Perer
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Volterra, città di anima etrusca

SENTIRE Reportages - Due giorni nell'antica Velathri

di Corona Perer - Due giorni a Volterra possono bastare per coglierne la  bellezza. Ma per chi vuole approfondire non basterebbero... due settimane.

Poche città al mondo al pari di Volterra sono in grado di offrire così tanti secoli di storia. Volterra è una meravigliosa stratificazione di epoche: faceva parte della dodecapoli etrusca ed era una delle principali città, l'antica Velathri, nata dall'unione dei villaggi sparsi.

  foto Corona Perer

Eppure in due giorni è già possibile cogliere l'importanza rivestita dalla civiltà etrusca: è palese nei monumenti e nelle mura, nei continui ritrovamenti archeologici. Volterra offre moltissimo da vedere: i reperti Etruschi raccolti nel museo Guarnacci, il teatro romano, la sorprendente Porta dell'Arco e poi la Volterra successiva alla civiltà etrusca quella dei palazzi medievali con la cattedrale consacrata da papa Callisto II nel 1120 e il battistero del XII secolo, ma Volterra è stata grande anche nel Rinascimento. Ne sono traccia i palazzi borghesi, la Fortezza medicea (oggi carcere di massima sicurezza) e lo stratificarsi di mura. Il tutto è contornato dal  paesaggio verde dell'alta val di Cecina e delle balze dove continuano ad emergere dagli scavi importanti tracce di epoca etrusca.

  foto Corona Perer

Nel suo periodo di massima fioritura la città era difesa da una possente cita muraria che come ci tramanda il geografo Strabone già nel I secolo dopo Cristo impressionava quanti salivano verso il colle, tanto che mise in difficoltà le milizie di Silla: dovettero assediarla per due lunghi anni. La città, sorta nel luogo più elevato del colle durante l'età del ferro, era circondata da mura per circa 7 km.

Si fa il pieno di storia già sostando di fronte all'area di Vallebuona dove si trovano i resti più importanti del Teatro Romano di Volterra costruito alla fine del I secolo avanti Cristo. Ospitava oltre 2000 spettatori, ma fu abbandonato a partire dal III secolo d.C e con i resti fu costruito un complesso termale al centro del porticato. Molte parti dell'edificio in origine erano decorate con marmi policromi e statue. L'Acropoli già in epoca romana aveva una cisterna che alimentava una piscina grazie alle acque piovane.

 

E' certamente successivo e di epoca ottocentesca l'altro teatro, il Persio Flacco, che venne costruito da un gruppo di cittadini di Volterra nel 1816 all'interno di palazzo Incontri oggi dimora storica (palazzo Viti). Fu incaricato della progettazione l'architetto Luigi Campani già architetto del Granduca Ferdinando III di Toscana i lavori terminarono nell'arco di tre anni. Venne inaugurato nel 1820 oggi il teatro oltre ad ospitare spettacoli è aperto al pubblico durante la stagione estiva per esposizioni e visite.

Quando venne costruito fece parlare per la sua curva della platea e per la sonorità data dalla parabola ellittica. Il palcoscenico risorgimentale è stato frequentato da lirici e attori di grande eccellenza e ha fatto di questo teatro una delle sei più ambite tappe per le stagioni di prosa italiane.

  foto Corona Perer

Merita certamente una visita lenta e attenta il museo Etrusco Guarnacci, uno dei più antichi ed importanti musei Etruschi d'Italia. Fondato nel 1731 conserva opere di eccezionale importanza per la storia di Volterra antica. Il percorso inizia con la sezione villanoviana con tombe dove sono stati trovati oggetti di bronzo prodotti nel IX secolo avanti Cristo, armi, strumenti e persino gioielli.

La grande collezione di urne etrusche rende questo museo unico al mondo: ci sono più di 600 esemplari di questi contenitori funerari databili tra il quarto e il primo secolo avanti Cristo, decorati con scene mitologiche o di vita quotidiana.

Nel museo sono conservati anche due eccezionali reperti archeologici: la famosissima ''Ombra della sera'' risalente al terzo secolo avanti Cristo. E' un bronzetto raffigurante un giovane dalla forma allungata, forse un ex voto che venne ritrovato in campagna da un contadino. L'altro capolavoro è il coperchio dell' urna degli Sposi risalente al I secolo avanti Cristo con il ritratto dei due coniugi.

  foto Corona Perer

Dal quarto piano del museo si gode una vista eccezionale verso la Fortezza medicea oggi carcere di massima sicurezza, costruita nel 1474 per dominare la città (è possibile visitare la torre del mastio) e lo sguardo può spaziare dall'edificio museale sui tetti di Volterra e sul bellissimo panorama della val di Cecina.

Piazza dei Priori è un autentico salotto. A fronteggiarsi sono Medioevo e Rinascimento. Il Palazzo dei Priori (foto di copertina)  è il più antico palazzo pubblico della Toscana. Fu costruito a partire dal 1208 e si affaccia sulla piazza più importante della città, da dove si dipartono le viuzze strette del centro storico.

foto Corona Perer

Il cuore artistico e religioso della città di Volterra è in Piazza San Giovanni dove si può visitare un la magnifica cattedrale intitolata Santa Maria Assunta e il Battistero, due pregevoli esempi di architettura romanica il duomo con la sua Piazza il centro religioso della vita e della comunità conserva opere importanti tra cui il gruppo della deposizione di Cristo dalla croce in legno policromo del XIII secolo.

Il battistero intitolato a San Giovanni, a pianta ottagonale, è documentato fin dal 1161. Alll'interno ci sono sei nicchie e in quella di destra dell'altare maggiore è conservato l'antico Fonte battesimale in marmo, scolpito nel 1502 da Andrea Sansovino. Il Battistero è posto di fronte al Duomo-cattedrale e i volterrani con orgoglio fan notare che "tutto questo c'era prima che Firenze edificasse la sua chiesa con il Battistero" come dire: non ci facciamo insegnare niente da nessuno. 

La cattedrale è il risultato di un complesso ampliamento di edifici religiosi preesistenti. La facciata presenta un timpano adornato da una loggetta cieca con un grande rosone circolare. All'interno un meraviglioso soffitto a cassettoni, in legno intagliato dorato, che sovrasta la navata centrale e il transetto e mostra il paradiso con i santi Volterrani e la Madonna Assunta. Nella grande cappella dell'Addolorata sono custoditi due gruppi scultori in terracotta policroma attribuite a Andrea della Robbia.

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Il complesso dell'Antico ospedale civile di Santa Maria Maddalena già attivo nel XII secolo è stato oggetto di un importante recupero condotto dalla Cassa di Risparmio di Volterra e dalla sua fondazione e ospita un centro studi espositivo l'intervento ha portato alla luce Mura etrusche e romani e medievali che erano già conservate nell'antico ospedale e le è possibile scorgere addirittura i resti di una struttura Romana forse una cisterna dove in età paleocristiana.

Oggi sopravvivono ampi strati, visibili soprattutto nell'area occidentale. Una visita alla sede della Fondazione della Cassa di Risparmio sorta all'interno dell'antico ospedale, consente di vedere brani di mura e angoli dell'antica città etrusca e Romana. Bellissimo il pavimento in cristallo che permette di godere in un solo colpo le epoche di storia sulle quali giace ed è stata edificata la nuova Volterra, ovvero quella medievale e rinascimentale.

foto Corona Perer

A Volterra è possibile anche conoscere un importantissimo capitolo della vita artigianale italiana. Tutta la storia della città è infatti dominata da una materia già nota gli etruschi: l'alabastro.

In natura si presenta  con la singolare forma di un ovulo, m non è una pietra. E' ossalato di calcio, che si è subito offerto alla fantasia e al talento degli Etruschi  che con la sua leggerezza la sua trasparenza ne hanno fatto opere d'arte e soprattutto urne sepolcrali di magistrale fattura. Questa materia è poi divenuta la protagonista dell'arte cittadina ed è possibile vedere ottimi manufatti (anche copie di quelli estruschi) nelle botteghe cittadine. Consigliamo una visita al laboratorio della ditta Rossi, perchè consente di capire il ciclo di produzione di questa materia che si identifica con l'identità della città. Nel tempo è stata anche una delle maggiori risorse economiche e la tradizione non è mai andata perduta anche se oggi degli originali 900 alabastrai ne sopravvivono circa...80.

foto Corona Perer

Le botteghe artigiane ci sono ancora le creazioni degli artisti sorprendono anche oggi e rappresentano la grande eleganza dei Volterrani. L'alabastro con cui si realizzano prodotti di raffinato artigianato il salgemma estratto nelle industrie di saline di Volterra il calore di soffioni borociferi che viene sfruttato nella centrale termoelettrica di larderello dicono anche che questo territorio è da un punto di vista minerale straordinariamente ricco e assolutamente unico.

Nei dintorni c'è la magnifica campagna dell'Alta Val di Cecina un paesaggio dolcissimo dove è bellissimo concedersi lunghe passeggiate o piccoli trekking in bicicletta. Si possono godere panorami di eccezionale bellezza anche nella bassa val di Cecina e nella Val d'Era, una varietà di paesaggi che vanno dalle colline metallifere alle aree boschive come le foreste di brignone tatti e monterufoli dalla macchia mediterranea al passaggio delle colline volterranee costituito da calanchi balze e poggi e dolcissimi pendii.
Gustarli in bicicletta è un'emozione unica (per un eco-tour ci si può rivolgere anche al Siaf, una scuola internazionale che organiza anche accoglienza ed eventi > clicca qui)

​Escursione in Val d'Era - foto Corona Perer

Tra gli antichi casali ristrutturati si può trovare anche il meglio della tecnologia. Come alla storica cantina MonteRosola, un complesso seicentesco ristrutturato e oggi proprietà di una famiglia svedese, dove si producono ottimi vini bianchi e rossi. Qui è possibile fare una degustazione e ammirare tutto quel che gira intorno. E' una cantina che ha 600 anni di storia che oggi però grazie alla innovazione tecnologica si è trasformata in una storia di sostenibilità ambientale tradizione e grande qualità si producono vini bianchi e rossi ottenute da uve raccolte a mano nei vigneti della tenuta e oltre al vino  produce anche olio extravergine la cantina offre la possibilità di fare degustazioni di vino e olio e anche picnic nei vigneti.

​Cantina MonteRosola - foto Corona Perer

Il territorio circostante è poi ricchissimo di energia naturali ha poca distanza da Volterra c'è Larderello e la Valle del diavolo una zona interessantissima perché interessata da fenomeni di origine vulcanica caratterizzati da fuoriuscite di vapore endogeno del terreno. Oggi sono stati costruiti imponenti impianti da parte dell'Enel e centrali elettriche che hanno fatto di questo punto italiano una dei principali crocevia energetici.

E poi ci sono magnifiche aree boschive e collinari. Aree protette come il Bosco di Berignone dove è stato possibile fare scoperte interesssanti, come la distilleria perduta della Caprareccia aperta nel 1851 dal granduca di Toscana Leopoldo II.

Il ''gin di Volterra'' prodotto con le erbe e le bacche di questo bosco, arrivò alle maggiori fiere dell'epoca: dalla prima esposizione italiana di Firenze nel 1861 fino all'esposizione mondiale di Londra del 1862. Nessuno conosceva questa storia e la sua memoria si era persa del tempo: fu un documento relativo alla fiera di Londra del 1862 che riportò a galla l'antica attività di distilleria del Granduca.

Oggi il gin è rinato con il brand ''Spiriti del Bosco''. Con la rinascita del ''Gin Toscano'' è stata restituita al territorio una memoria storica e un'antica ricetta a base di ingredienti naturali, raccolti e certificati con scrupolo nelle aree naturali dell'alta val di Cecina. Si tratta di specie botaniche autoctone che in città si possono degustare nei distillati alla Vena di Vino, una enoteca wine bar ''sui generis'' dove è possibile assaggiare vini di qualità e soprattutto... il gin Toscano. Il locale si trova nel centro storico di Volterra proprio di fronte al Museo Etrusco Guarnacci. Vale il viaggio.

Quanto alla gastronomia questo angolo di mondo italiano è prodigo di sapori antichi e semplici. Va forte la cacciagione con il ragù di cinghiale e la zuppa di verdure, tipocamente toscana. emplice e verace.

La magnifica campagna circostante, ritempra anima e corpo. Il verde è così tanto, così dolce, così coinvolgente che ogni angolo regala benessere.

Lo abbiamo detto, non bastano due giorni, ci vorrebbero due settimane!

(Corona Perer - aprile 2023)

 

Info:

Museo Guarnacci - Volterra
Spiriti del Bosco
www.siafvolterra.eu

 

 


Autore: Corona Perer

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