Viaggi & Reportages

Stresa e le Isole Borromee

Viaggio nel Lago Maggiore e nei luoghi rosminiani

(Stresa - Corona Perer) «Adorare. Tacere. Godere» aveva detto, sul letto di morte rivolgendosi ad Alessandro Manzoni. Antonio Rosmini visse queste tre dimensioni. Favorito probabilmente anche dalla magnificenza dei luoghi in cui poteva contemplare la Bellezza: affacciato sull'arcipelago delle Isole Borromee situato nel medio Lago Maggiore, nel braccio di lago chiamato Golfo Borromeo.

In questo braccio di lago Stresa e Pallanza sono affacciate e contrapposte, tra ville e palazzi barocchi da sogno che oggi attirano molti russi danarosi. Imperdibile una visita all'Isola Bella con Palazzo Borromeo. L'isola è un vascello che affiora sulle acque del Lago Maggiore, fonte di ammirazione e stupore nei visitatori di tutto il mondo, con il Palazzo e splendidi Giardini dove furono attivi alcuni dei migliori progettisti lombardi. Siamo vicinissimi alla Svizzera. Rosmini qui passò gli ultimi anni, adorando e sicuramente tacendo.

“Il suo tacere fu atto di amorosa fedeltà alla Chiesa, non è stato un disperdere, ma un seminare” spiegano i suoi confratelli contemporanei, sempre meno, sempre più anziani. Stresa ed il Lago maggiore con la dolcissima veduta delle Isole Borromee sono i luoghi in cui Rosmini visse la sua maturità di pensatore. 

L'isola Bella dall'alto

Certo, nel  cammino dei luoghi rosminiani ci sono numerose tappe da compiere. Anzitutto Rovereto (dove è nato e cresciuto), Padova dove ha studiato teologia coltivando  l'amicizia con Niccolò Tommaseo, Chioggia dove nel 1821 venne ordinato,  Roma dove ebbe contatti con tre Papi (Pio VII che lo incoraggia a seguitare negli studi di filosofia, Pio IX e il futuro Papa Gregorio XVI), Milano dove frequenta Alessandro Manzoni, che diventa suo fraterno amico. E poi il Monte Calvario sopra Domodossola, Patrimonio Unesco, dove Rosmini scrive in solo due mesi le Costituzioni dell’Istituto della Carità, e fonda la Congregazione religiosa. Qui concluse nel 1832 le  “Cinque Piaghe della Santa Chiesa” (pubblicate a Lugano nel 1848 e causa della sua persecuzione). Nel cammino sui luoghi rosminani occorre spingersi fino all'Alto Piemonte verso la Sacra di San Michele sorta negli anni 983-987 come monastero benedettino acquistò enorme prestigio ed autorità in Italia ed in Europa fino al 1379 quando iniziò il declino. Nel 1836, dopo oltre due secoli di abbandono Re Carlo Alberto di Savoia, volendovi portare le salme di 24 reali di Casa Savoia, ne affidò la cura ad Antonio Rosmini ed ai suoi religiosi, che vi sono ancora oggi. Dal 1994 la Sacra di San Michele è divenuta “monumento simbolo del Piemonte”.

Fu l’amore manifestato per l’Italia a spingere Rosmini nel Piemonte sabaudo lasciando l'impero asburgico che includeva anche Milano. Di nascita lui veniva proprio da quell'impero: il padre era un ricco patrizio tirolese, la madre una contessa imparentata con i Bossi Fedrigotti.

Dal 1839 Rosmini si stabilì a Stresa e continuò la pubblicazione di opere che diverranno oggetto - particolarmente il Trattato della coscienza morale (1841) - di accuse e dissapori. Ha inizio così quella che presso gli storici va sotto il nome di “questione rosminiana”. Villa Bongolaro è teatro di carteggi velenosi. Oggi è sede del Centro Internazionale di Studi Rosminiani.

Villa Bongolaro

Affacciata sul lungo Lago oggi solcato da Corso Umberto I (ma un tempo circondata fino alla riva da un magnifico parco e giardino), Villa Bongolaro  ha la tipica eleganza delle monumentali ville di inizio '800, oggi posta a fianco di architetture liberty che oggi ospitano hotel di lusso. Nella Villa si conserva la camera che il Beato Rosmini  ha utilizzato negli ultimi anni di vita e dove morì assistito da Alessandro Manzoni.

Con lo scrittore (che gli aveva fatto leggere le bozze dei Promessi Sposi) amava dialogare nel Parco, all'ombra di una meravigliosa quercia che si erge accanto ad una altrettanto monumentale magnolia, tra palme, rarità botaniche e piante esotiche che crescono rigogliose grazie al clima mite del lago.

Da vedere il museo allestito al suo interno con molte preziose memorie storiche rosminiane, tra effetti personali ed edizioni  di opere antiche. Al piano terra anche una fornitissima  libreria che raccoglie pubblicazioni di Rosmini o sul Rosmini.

A Stresa sulla strada che conduce alla località di Binda, si erge il Santuario del Santissimo Crocifisso dove sono conservate le spoglie del Beato e dove ha sede il Collegio Rosmini (è possibile visitarlo e soggiornarvi anche in gruppo – info 0323-31189).

Stresa è una città molto graziosa anche se a Rosmini non dedica una piazza, ma nel bellissimo e frequentato lungolago, proprio davanti al Centro Studi, si erge un bellissimo busto dedicato al Filosofo.

 

Stresa, centro storico - foto giornalesentire.it

Rosmini fu anche diplomatico: nel 1848, durante la prima guerra d’Indipendenza, il re Carlo Alberto gli affida il compito di convincere Pio IX ad un concordato tra la Chiesa e il Piemonte. Il Papa che pensava a Rosmini come prossimo cardinale e Segretario di Stato, lo accolse con affetto ma nell’autunno cominciarono a scatenarsi  altre invidie e diffidenze sull’ortodossia delle sue dottrine. Quando Pio IX è costretto a lasciare Roma per rifugiarsi a Gaeta, Rosmini lo segue, ma il clima peggiora e tutte le opere poste a verifica.

Il 26 aprile 1854 la Commissione dichiarerà che nulla c’è da censurare, ed il 3 luglio il decreto è di assoluzione piena. Un anno dopo Rosmini muore a Stresa, a soli 58 anni è il 1° luglio 1855, dopo una dolorosa agonia di otto ore, pare per avvelenamento. Ma la condanna prosegue post-mortem e solo nel 2001 lo riabilita la Congregazione per la Dottrina della Fede guidata dall’allora Prefetto Cardinale Joseph Ratzinger. Nel 2007 la beatificazione a Novara  a seguito del decreto sul miracolo attribuito alla sua intercessione da venerabile.

A dire il suo genio restano le parole di Manzoni.  «Fu una delle sei, sette grandi intelligenze dell’umanità» disse l'autore dei Promessi Sposi.

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NOTE UTILI per la visita alle Isole Borromee

Dal 2 giugno 2021 le Isole Borromee saranno aperte tutti i giorni, non più solo nei weekend.

Isola Bella - apertura tutti i giorni dalle ore 10,00 alle ore 17,30 (ultimo ingresso). Tariffe: adulti 18 euro, ragazzi 11 euro.

Isola Madre - apertura tutti i giorni dalle ore 10,00 alle ore 17,30 (ultimo ingresso). Tariffe: adulti 15 euro, ragazzi 8,50 euro.

Rocca di Angera: apertura tutti i giorni dalle ore 10 alle 17,30 (ultimo ingresso). Tariffe: adulti 12 euro; ragazzi 8,50 euro.

Parco Pallavicino: apertura tutti i giorni dalle ore 10 alle 17,30 (chiusura Parco alle 1830). Tariffe: adulti 12 euro; ragazzi 8 euro; bambini (3-5 anni) 4 euro.

- www.isoleborromee.it
- call center (numero 0323 933478) per essere aggiornati su orari di apertura e disposizioni anti-Covid19

- I biglietti d’ingresso possono essere acquistati online tramite la piattaforma:
https://www.isoleborromee.it/prenota-acquista/


Autore: Corona Perer

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