
Giornata Mondiale del Turismo
I dati di Anef Impianti a fune
Trento, 26 settembre 2025_ In occasione della Giornata Mondiale del Turismo, ANEF – Associazione Nazionale Esercenti Funiviari – presenta il bilancio della stagione estiva 2025, caratterizzata da un avvio condizionato dal maltempo ma capace di esprimere risultati incoraggianti e, soprattutto, nuove prospettive di crescita. «La stagione - ha dichiarato Valeria Ghezzi, Presidente ANEF - è iniziata con un clima di incertezza, ma la fiducia non è mai venuta meno e le società funiviarie hanno lavorato con determinazione per garantire servizi puntuali e un’accoglienza di qualità. I dati confermano che la montagna estiva ha enormi margini di crescita: il nostro obiettivo è allungare sempre di più la stagione, offrendo esperienze diversificate e accessibili anche nei mesi di “mezzo”».
Trentino, Veneto e Lombardia: giugno con segnali positivi, luglio in flessione per il meteo, agosto con buona presenza ma contrazione del turismo giornaliero; settembre in calo, più contenuto in Veneto.
Valle d’Aosta: giugno positivo, luglio difficile, agosto stabile rispetto al 2024 e settembre in crescita del +7%.
Alto Adige: andamento positivo in giugno e agosto, in calo a luglio e lieve flessione a settembre; clientela più internazionale, con una leggera diminuzione di italiani e tedeschi.
Grazie agli investimenti degli ultimi anni, molte aree alpine hanno potuto prolungare le attività, pianificando le aperture oltre i termini consueti, in alcuni casi addirittura fino all’inizio di novembre, puntando su sentieri panoramici, bike park, esperienze gastronomiche e iniziative culturali. L’obiettivo condiviso è trasformare la montagna in una destinazione “12 mesi all’anno”, capace di attrarre non solo sciatori ma anche famiglie, anziani, persone con disabilità e nuovi target di visitatori. «Oggi non parliamo più solo di stagioni – ha aggiunto Ghezzi – ma di un calendario lungo in cui la montagna sa proporre eventi, esperienze e servizi per pubblici diversi. Questo significa rafforzare l’economia locale, ridurre la dipendenza da singoli mesi e garantire una migliore qualità della vita per chi vive e lavora in quota».
ANEF sottolinea inoltre come i nuovi progetti siano sempre più orientati alla sostenibilità ambientale e sociale, con impianti moderni, mobilità dolce, iniziative culturali e attività che valorizzano le comunità locali. L’obiettivo è una montagna che non sia solo luogo di sport, ma anche di benessere, cultura e relazioni.
27 settembre 2025
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Quel che non sapete della neve artificiale
La neve ''tecnica'' : cos'è?
Di cosa è fatta la neve tecnica? Quel che non sapete della neve artificiale lo spiega in poche righe una nota ANEF Associazione Nazionale Esercenti Funiviari cui fanno capo circa il 90% delle aziende funiviarie italiane.
La neve tecnica è composta esclusivamente da acqua e aria, senza l'aggiunta di sostanze chimiche. Grazie a un processo di atomizzazione, gocce d'acqua vengono raffreddate e trasformate in cristalli di neve tramite l'uso di appositi generatori. Questo procedimento permette di replicare un fenomeno naturale, garantendo però maggiore prevedibilità e sicurezza per la stagione sciistica.
Uno dei temi più dibattuti riguarda il consumo di acqua. Anef sottolinea che l’acqua utilizzata per la neve tecnica non viene sprecata né inquinata: viene semplicemente trasformata in neve e restituita all’ambiente con il disgelo primaverile.
Gli operatori del settore investono costantemente in tecnologie innovative per minimizzare l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza della produzione di neve. I generatori di energa di ultima generazione consumano fino al 30% in meno di energia rispetto ai modelli precedenti e sistemi di gestione avanzata monitorano in tempo reale le condizioni meteo e i fabbisogni di innevamento, ottimizzando la produzione di neve e riducendo gli sprechi.
Mezzi battipista di ultima generazione consentono di gestire la neve prodotta in modo più efficiente, utilizzando solo lo stretto necessario per garantire sicurezza e fruibilità delle piste.
La neve tecnica non è solo uno strumento per garantire la sciabilità delle piste, ma rappresenta un pilastro per l’economia delle vallate alpine e appenniniche: il comparto funiviario genera un fatturato di 1,3 miliardi di euro l’anno. L'indotto generale ancora più significativo: il valore si moltiplica tra le 5 e le 7 volte, contribuendo a sostenere occupazione e sviluppo delle comunità montane.
La neve tecnica e le tecnologie innovative sono strumenti che permettono di garantire il futuro delle montagne, proteggendo al contempo le risorse naturali e la biodiversità. Infine la sicurezza: le nuove tecnologie applicate alle procedure di preparazione delle piste, consentono di ottenere la massima uniformità del piano sciabile e garantiscono quindi alti standard di sicurezza per gli sciatori.
"La neve non è solo un elemento fondamentale per il turismo invernale, ma un motore economico e sociale per le comunità montane. E proprio in questo momento di inizio stagione è nostro desiderio ribadire e chiarire cosa sia la neve tecnica, come viene prodotta e quale sia il suo impatto ambientale, per sfatare pregiudizi e promuovere una corretta informazione" – dice Valeria Ghezzi, Presidente di ANEF.

foto: Valeria Ghezzi
La presidente di ANEF, l’Associazione nazionale esercenti funiviari Valeria Ghezzi rappresenta le aziende funiviarie italiane, distribuite sia nei territori alpini, sia in quelli appenninici (oltre 1500 impianti, con una forza lavoro stimata di circa 15.000 unità, tra fissi e stagionali, nel periodo di piena attività), ovvero il 90% del mercato.
La filiera nell'ultimo anno ha dovuto fare i conti con il caro energia, con l’aumento dei i costi dell’acciaio e del carburante, con l’impennata degli oneri di gestione per garantire la sicurezza degli sciatori.
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