gola del rio Bletterbach
gola del rio Bletterbach
Scienza, Ambiente & Salute

Dolomiti, patrimonio Unesco per tutti?

il progetto GATE (Granting Accessibile Tourism for Everyone)

Quando si dice Patrimonio Unesco si dice qualcosa che è proprietà di tutti. Ma...proprio tutti? Anche di coloro che a causa di limiti fisici non possono permettersi di accedere ad un sentiero?

Non sempre. Rendere il patrimonio Dolomiti UNESCO accessibile a tutti è un obiettivo di Fondazione Dolomiti UNESCO che ha predispoto un progetto pilota finanziato con programma GATE (Granting Accessibile Tourism for Everyone.

Grazie a nuove tecnologie si consente a tutti i visitatori, anche alle persone con disabilità, di vivere le peculiarità naturalistiche del parco tematico in maniera inclusiva. Il programma punta a garantire un turismo alpino a tutte le persone, a prescindere dalle barriere fisiche e linguistiche nonché a quelle legate a impedimenti personali.

Un esempio? Al Geoparc Bletterbach ad Aldino la Fondazione Dolomiti UNESCO, assieme alla cooperativa ''indipendent L.'' hanno attivato un progetto pilota, grazie a nuove tecnologie consente a tutti i visitatori, anche alle persone con disabilità o con impedimenti, di vivere le peculiarità naturalistiche del parco tematico in maniera inclusiva. L'idea è stata illustrata al Museo delle Scienze naturali a Bolzano.

“Le tecnologie digitali sono per definizione accessibili a tutti, eccetto quando vengano creati degli ostacoli (digitali) per competenza carente o leggerezza" afferma Ezio Dellantonio, presidente della cooperativa sociale indipendent L.

“Questo progetto è una buona occasione per impegnarci nell'eliminazione delle barriere architettoniche in modo particolare in vista del previsto ampliamento del centro visite ad Aldino” afferma Christian Weber, direttore del Geoparc Bletterbach.

Tutto parte dalla necessità di rendere accessibile il patrimonio Dolomiti UNESCO, sia alle persone che non sono in grado di compiere l’escursione nella gola del rio Foglia per oggettive difficoltà fisiche, ma anche a chi non può, da chi ha un handicap alle famiglie con bambini piccoli.

Fra le tecnologie che consentono una esperienza naturalistica inclusiva c'è la nuova applicazione digitale “Geoparc Guide” che consente ai visitatori di tutte le fasce d’età possono ottenere spiegazioni ed informazioni adatte a loro percorrendo il sentiero tematico che porta al Patrimonio Mondiale con 8 infopoint digitali. E dunque in caso di impossibilità di recarsi nella gola del rio Foglia, presso il GEOMuseum di Redagno, i visitatori possono comunque vivere questa esperienza in un ambiente virtuale realistico grazie a speciali occhiali 3D. I video didattici in 3D sono proposti in italiano, tedesco e inglese.

 

Giova ricordare che proprio pensando ad un turismo veramente accessibile, nel luglio 2019 è stato siglato un documento volto alla realizzazione di una squadra unita dalla voglia di rendere il territorio montano inclusivo verso ogni forma di disabilità.

Per l'occasione  Oscar De Pellegrin e Pesce Moreno  erano saliti sulla Marmolada - il primo in funivia e il secondo lungo il ghiacciaio della Marmolada - per incontarsi simbolicamente a Punta Rocca a 3265 metri per la diffusione della cultura del turismo accessibile.    

L’obiettivo primario di ''Articolo 3343'' è tradurre in realtà con azioni concrete un turismo davvero inclusivo che consideri qualunque forma di disabilità: allora sì che si potrà far diventare in concreto le “Dolomiti Patrimonio di tutta l’umanità”.

"Il documento avrà gambe per camminare fino alle Olimpiadi e Paraolimpiadi consigliando a tutti quelli che le organizzeranno, di abbattere le barriere architettoniche, ma in particolarmente quelle culturali" disse  Oscar De Pellegrin il pluri-medagliato paraolimpico testimonial e primo promotore dell'iniziativa.

Senza dubbio la grande opportunità dell’organizzazione delle Olimpiadi Milano-Cortina nel 2026 è una spinta in più per sviluppare e costruire una cultura volta a migliorare la fruibilità del territorio. Si prospetta che nel 2050 i turisti interessati dal tema dell’accessibilità siano oltre il 31%. E' dunque anche una nicchia di mercato, non solo uno spunto etico. 

(c.perer)


Autore: Corona Perer

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Commenti (0)