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Federazione Pro Loco del Trentino in assemblea

Il mondo del volontariato si rinnova

Terlago (Trento), 20 novembre 2022 - Una sala gremita di Pro Loco (oltre 100) ha approvato questa mattina a Terlago le modifiche allo Statuto della Federazione trentina Pro Loco - UNPLI Trentino Alto Adige. Modifiche richieste dalla riforma del terzo settore,  e che permetteranno entro la fine dell’anno alla Federazione di iscriversi al registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e di ottenere la personalità giuridica.

“Si tratta di un risultato molto significativo per la Federazione, che con queste modifiche si qualifica ancora di più a livello nazionale e ottiene l’importante traguardo della personalità giuridica. La presenza oggi di oltre 110 Pro Loco in un’assemblea tecnica è un segno estremamente positivo della vitalità del nostro mondo e del legame forte con gli associati” è il commento a caldo della presidente della Federazione Pro Loco Monica Viola. 

Le modifiche introdotte non cambiano nella sostanza l’operato della Federazione: quella di maggior peso è relativa all’istituzione del limite di due mandati consecutivi per l’elezione del Presidente Regionale UNPLI, fino ad allora non previsto. Prevale quindi la volontà di assicurare il ricambio generazionale tra le figure apicali della Federazione, per far crescere sempre di più l’ente e dare le giuste risposte alle sfide che il mondo del volontariato si troverà a dover fronteggiare nel prossimo futuro.
L’iscrizione al RUNTS permetterà alla Federazione di entrare a far parte a tutti gli effetti della rete delle Pro Loco d’Italia (UNPLI), una delle più grandi reti nazionali riconosciute dal Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, e di conseguenza di poter usufruire di tutti i benefici e le opportunità previste dalla riforma.

La giornata di oggi ricorda anche alcuni importanti appuntamenti che vedono protagonista il mondo del volontariato Pro Loco trentino: l’udienza con Papa Francesco, il prossimo 30 novembre; i festeggiamenti per il 40° anniversario della Federazione Pro Loco (27 gennaio 2023) e infine la celebrazione delle Pro Loco centenarie a Roma, che vede il Trentino protagonista, con le sue 25 Pro Loco centenarie, 7 delle quali si recheranno a Roma per le celebrazioni.

E’ trentina la prima Pro Loco italiana, quella di Pieve Tesino. Il suo 140° compleanno è stato celebrato nel 2021.

L’assemblea è stata anche l’occasione per dare visibilità alla nuova sinergia tra la Federazione e il Centro Servizi Volontariato del Trentino – CSV Trentino, che, a seguito del protocollo d’intesa stipulato negli scorsi giorni a livello nazionali tra UNPLI nazionale e rete CSV, si propone di  promuovere a livello locale la cultura del volontariato e sostenere lo sviluppo di esperienze di solidarietà e cittadinanza attiva attraverso la realizzazione di progetti comuni e attività di formazione e ricerca. “Siamo molto lieti di questo nuovo sodalizio, che siamo certi ci permetterà di impostare da subito azioni concrete per le nostre associate” commenta il presidente del CSV Trentino, Giorgio Casagranda, presente in assemblea, “Importante sarà declinare i principi sanciti a livello nazione alla nostra situazione locale. In Trentino, la realtà delle oltre 200 Pro Loco si inserisce all’interno di un panorama di associazioni di volontariato estremamente florido, fatto di oltre 3500 associazioni”.

Il CSV ha partecipato in assemblea anche con l’intervento di Daniele Erler, responsabile dell ‘Area Giuridica e Innovazione Tecnologica di CSV Trentino, che ha portato un approfondimento sulle modifiche introdotte dalla Riforma del Terzo settore.

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''Le Pro Loco attivano le Comunità''

Intervista alla presidente Monica Viola

(di Corona Perer) - E' stata eletta in un  passaggio delicato  per il mondo del volontariato dall’Assemblea della Federazione trentina Pro Loco e dal Comitato UNPLI trentino.
La presidente lavora in campo sanitario ma nel mondo del volontariato ci è entrata all’età di 14 anni, nella Pro Loco del suo paese, la Pro Loco di Zambana (Pro Loco che organizza uno degli eventi più importanti del Trentino, la Festa Patronale dell’Asparago Bianco). Qui ricopre prima la carica di consigliere per 4 anni, poi di vice presidente e dal 2016 di presidente.


Dal 2016 è diventata anche consigliere della Federazione trentina Pro Loco – UNPLI Trentino, di cui dallo scorso giugno è la presidente: è la prima donna in Trentino a ricoprire questa carica. E intanto l’attività delle Pro Loco del Trentino è stata garantita per l’intero 2020: il finanziamento di 850 mila euro a sostegno dell’operatività delle associazioni territoriali è stato riconfermato dalla Provincia. L'abbiamo intervistata.

Presidente, Abbiamo spesso sentito dire che la burocrazia ''uccide'' il volontariato. E' davvero così?
Io credo che il rapporto che abbiamo con la burocrazia dipenda molto dal nostro atteggiamento: se la viviamo come una limitazione, allora tutto ci sembrerà pesante; se invece la prendiamo come una forma di protezione, che tutela noi e i nostri volontari, tutto cambia.

Quale è la norma che più vi mette in difficoltà? e cosa proponete per mitigarla?  
L’emergenza sanitaria ha ovviamente aumentato la mole di lavoro in questo senso: proprio per questo, ora più che mai, la Federazione Pro Loco si sta impegnando per venire incontro alle Pro Loco fornendo tutto ciò che può essere utile per far fronte a queste incombenze, attraverso corsi di formazione, materiali informativi e supporto diretto. Siamo però certi che non sarà questo impegno aggiuntivo a bloccare le nostre attività: le Pro Loco non si sono mai tirate indietro davanti al fare, e lo dimostrano le numerose iniziative che si stanno avviando in tutto il Trentino.

Il DL depositato al Senato che dovrebbe alleggerire il peso sostenuto dalla Pro Loco per attività di promozione sociale come sagre o fiere, è andato avanti?
L’iter è in atto, è stato interrotto in questo periodo in cui i lavori parlamentari si sono concentrati su temi più urgenti, ma verrà portato avanti non appena possibile. Siamo comunque fiduciosi in un esito positivo e celere, giacché il Disegno di legge, presentato in Senato lo scorso febbraio, è stato condiviso e sottoscritto dai rappresentanti di tutti gli schieramenti politici.

Che ruolo avrà la Pro Loco del futuro tra Agenzie di spettacolo, APT e riforma del turismo?
Le Pro Loco costituiscono l’anello di congiunzione tra il territorio e il turista: con le loro proposte, permettono ai visitatori di entrare nella parte più autentica dei luoghi, di scoprirne l’anima e le risorse più significative, in virtù della loro natura spontanea e nata dal basso. Facendo animazione, le Pro Loco fanno però molto di più che creare occasioni di divertimento ai turisti: soprattutto, tengono vivo il territorio, permettono la partecipazione, la condivisione e coesione sociale: in ultima analisi, aumentano la qualità della vita di chi risiede nei territori.

Come definirebbe le Pro Loco del Terzo Millennio?
Le definisco come luoghi “attivatori di comunità”,  soggetti capaci di creare una “nuova cultura dell’accoglienza” in cui il territorio è bello e vivibile sia per i residenti che per chi lo viene a visitare. Un concetto, questo, inserito  - su nostro stimolo - nella nuova riforma del turismo trentino, che riteniamo possa essere la chiave per lo sviluppo turistico sostenibile di domani. E’ questo il ruolo cruciale per le Pro Loco di domani.

Che cosa vorrebbe portare avanti nel suo mandato?
Il mio impegno sarà indirizzato a rendere le Pro Loco consapevoli di questo ruolo di “attivatori di comunità”: un processo di cambiamento culturale che non sarà veloce né semplice, ma che renderemo possibile fornendo loro strumenti ad ampio raggio - corsi di formazione, occasioni di confronto, servizi e progetti dedicati – ed ascoltando e dando voce ad ogni realtà, anche la più piccola. L’obiettivo è quello di costruire insieme a loro territori sempre più vivibili, sani ma soprattutto felici e degni di essere visitati.

 

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