La volpe e la cicogna (affreschi di Castel Coira)
La volpe e la cicogna (affreschi di Castel Coira)
Arte, Cultura & Spettacoli

Animali eroi nella Letteratura medievale

La figura dell'orso nella tradizione medioevale, nelle culture e nei secoli

L’orso e il leone sono due animali simbolo della regalità nella tradizione occidentale. L’orso è la forza selvaggia e il  leone è la maestà della natura.

Queste creature che parlano e agiscono come gli uomini, o, viceversa, che assumono i contorni ideali del simbolo, incarnano la dicotomia universale tra Bene e Male, e rispecchiano la costante tensione, tipica della mentalità medievale, tra l’alto e il basso, tra l’ascesa verso la redenzione e la discesa negli inferi del peccato.

Se ne è parlato nel corso del congresso ''Animali eroi nella Letteratura medievale'' del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento con il sostegno del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Torino e della Università italo-francese è stato promosso con la Società internazionale renardiana un’associazione scientifica informale che, da tutto il mondo, raduna amanti di animali nella letteratura medievale (Programma ''Animali Eroi'' > qui)

Il congresso è partito analizzando la figura dell’orso nella tradizione medioevale e nelle culture dei diversi popoli attraverso i secoli. 

L’orso e il leone sono due animali simbolo della regalità nella tradizione occidentale. L’orso è la forza selvaggia e il coraggio indomito che, dalle tribù primitive del paleolitico alle popolazioni celtiche insulari, identifica divinità pagane e sovrani dai nomi rivelatori, come Artù, il re Orso (artos) e guerriero della Tavola Rotonda. Il leone è la maestà della natura, il sole d’Oriente che diventa figura cristologica ed emblema araldico per eccellenza.

Michel Pastoureau (École Pratique des Hautes Études, Paris) , tra i massimi studiosi al mondo dell’immaginario zoologico medievale, segue le tracce di queste due fiere nella nostra storia culturale e racconta perché, a partire dall’epoca carolingia, l’orso finisce per perdere il proprio trono e la propria corona, a vantaggio del leone.

Richard Trachsler si è soffermato sulle teorizzazioni medievali tra fantasia e realtà su un altro animale simbolo del Medioevo, l’unicorno. Infine, una tavola rotonda di rappresentanti del mondo delle arti sceniche, musicali e televisive ha permesso di scoprire come il ruolo “eroico” degli animali si sia trasmesso dal Medioevo fino ai giorni nostri, attraverso la musica classica e il teatro, fino alla fiction televisiva.

In oltre cinquanta interventi di relatori provenienti da tutto il mondo si è esplorata la natura sfaccettata della zoologia letteraria medievale e i modi nei quali gli animali partecipano alla costruzione dei sistemi narrativi dei generi letterari. I filoni di indagine privilegiati sono stati quelli degli animali dell’epica animale; delle favole; dei bestiari; dei fabliaux.Il congresso “Animali eroi nella Letteratura medievale” mirava a valorizzare il ruolo degli animali, domestici e selvatici, reali e immaginari, nella produzione letteraria del Medioevo, nella quale essi sono spesso i protagonisti di avventure e vicende esemplari che recuperano il patrimonio folclorico delle leggende popolari e lo rielaborano in forma artistica per l’intrattenimento e l’istruzione del pubblico delle corti e delle piazze.

 

Kastelaz, Kirche St. Jakob

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