
L'arte che diventa show
Prima Klimt ora Frida Kahlo: ma l'effetto wow non è equiparabile all'opera d'arte da vicino
Corona Perer - Lo avevamo già scritto per Inside Klimt. Lo ribadiamo per Frida Kahlo – Emotion Exhibition. C'è un fenomeno nuovo nel mondo dell'arte da qualche anno a questa parte: le mostre immersive. L'arte che diventa show. Si paga, si entra, ci si tuffa in qualcosa che avvolge e pervade. Per questo si parla di mostre immersive: mega installazioni di suoni e immagini in sequenza, indubbiamente qualcosa che fa dire ''WoW'', del resto siamo nella società dell'emozione e tutto deve essere adrenalico.
E così ecco cattedrali sconsacrate divenire spazi per un'arte che cerca di diventare mitica e sacrale. Esperti di informatica, light designer, addetti luci, installatori sono la nuova categoria di operatori che si sostituisce a quel mondo del museo dove sono invece i curatori d'arte, i registrar, gli allestitori e poi anche i curatori dei cataloghi a mettere la propria professionalità al servizio dell'arte.
Nell'ottobre 2024 fu il caso di ''Inside Klimt'', alla ''Cattedrale dell'Immagine'' (Firenze) annunciato come ''mostra su Klimt'' nelle magnifiche architetture romaniche della chiesa di Santo Stefano. A prima vista un bel colpo in termini di proposta culturale. Non è la prima volta del resto, e operazioni simili (anche su Van Gogh) han sempre dato i loro risultati. Tuttavia non si tratta affatto di una mostra, ma di uno show.
Ora la storia si ripete con Frida Khalo. E anche qui il comunicato parla di una mostra. ''Da domenica 7 dicembre 2025 a domenica 29 marzo 2026 la Cattedrale dell’Immagine di Firenze aprirà le sue porte a ''Frida Kahlo – Emotion Exhibition'', l’esclusiva mostra immersiva dedicata all’incredibile figura di Frida Kahlo e prodotta dalla fiorentina Crossmedia Group''. I promotori spiegano che Frida Kahlo – Emotion Exhibition è un’esperienza immersiva dedicata alla straordinaria figura di Frida Kahlo, ''che permetterà ai visitatori di immergersi nel ricco e complesso universo dell’iconica artista messicana. Il percorso condurrà il proprio pubblico attraverso la sua produzione artistica, la sua intensa vita personale e le idee che hanno reso il suo pensiero così attuale e rivoluzionario. Si tratta di un’esperienza inedita e avvolgente, capace di emozionare e coinvolgere gli spettatori per circa 35 minuti''.

E noi continuiamo a domandarci: dove è finito il rapporto con l'opera d'arte, con il lavoro della critica, con la gioia di leggere un apparato, sfogliare un catalogo? Certo ci vuole anche fatica e in tempi come questi sembra che sostituire il tutto con un'emozione certamente immersiva diventi più facile. Magari poi si esce che uno ne sa quanto prima.
Se annunci una mostra viene spontaneo immaginarsi che il termine ''mostra'' presupponga la presenza di opere d'arte. Ed invece sarà lo spazio a diventarlo, bella idea indubbiamente. Ma... anche se illuminato dai colori delle opere riprodotte in formato digitale attraverso le tecnologie più all'avanguardia quello spazio non è l'opera.
L'ufficio stampa spiega che ''...durante la proiezione, le opere di Frida, insieme ai colori e alle atmosfere vibranti dell’America Latina, prendono forma sulle architetture della Sala Immersiva della Cattedrale dell’Immagine, trasformando la chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte in un ambiente vivo e pulsante in cui arte, immaginazione e sensazioni si intrecciano. I visitatori si muoveranno tra la multimedialità e il mondo fisico, passando dagli spazi suggestivi della Mirror Room e dell’imponente Sala Immersiva, per proseguire poi nello spazio educativo della Cripta, dove potranno cimentarsi nelle esperienze interattive che trovano il loro apice nella Frida Kahlo VR Experience, dove sarà possibile avventurarsi in un universo onirico popolato dall’arte di Frida grazie all’uso dei visori per la realtà virtuale''.
Un invito, certamente utile per un primo approccio con un artista del calibro di Frida su questo non si discute.
Ad Opera Laboratori che si occupa della comunicazione di molti e cospicui patrimoni dell'ate italiana è affidato il servizio di prenotazioni, l'accoglienza e la gestione del bookshop perchè la ricadua del tutto è anche il merchandising in stile Klimtiano.
Che la ''mostra'' possa emozionare ne siamo sicuri, ma restiamo convinti che il valore della fruizione dell'opera d'arte risieda invece nel contatto diretto con l'opera d'arte stessa. Nello stupore e nella contemplazione di quel tocco di pennello che ha consegnato l'opera alla storia.
Siamo antichi? Sicuro. Ma veniamo al listino prezzi (limato per i gruppi ma aumentato per il resto):
Intero: 13 euro | Intero weekend: 15 euro
Ridotto: 11 euro
Disabili: 11 euro
Famiglia: 10 euro pp
Gruppi (min. 10 persone): 10 euro pp
Scuole: 8 euro pp
Prenotazione obbligatoria a info@cattedraledellimmagine.it
Siamo dissacratori? Sicuro.
Restiamo convinti che queste operazioni non siano assimilabili alla mostra d'arte. Vanno chiamate col loro giusto nome: show.
Corona Perer
Autore: Corona Perer
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