
Cantina Palazzo Lodron, di nobile etichetta
La tenuta Volpini de Maestri, un angolo di storia cruciale per il Tirolo storico
(Nogaredo 3 ottobre 2025 - Corona Perer) - La tenuta Volpini de Maestri è un angolo di storia cruciale per il Tirolo storico. Dai vigneti posti a due passi da Rovereto e dal Lago di Garda, escono i vini di una nobile etichetta: la Cantina Palazzo Lodron.
I Conti Lodron si stabiliscono nella Vallagarina nel 1456 e Palazzo Lodron viene eretto su preesistenti mura, nel XVI secolo da Nicolò Lodron (la sua statua in grandezza naturale é posta in una nicchia sopra il portale principale) ma è il Principe Arcivescovo di Salisburgo Paride Lodron a farne la residenza estiva. A Salisburgo era al vertice di uno dei maggiori potentati ecclesiastici di santa romana chiesa. I discendenti dei Lodron hanno sempre abitato e tenuto viva la dimora storica. Da 400 anni questo Palazzo ha visto avvicendarsi generazioni e generazioni della casata.
Gli attuali proprietari Pipo & Olivia Volpini de Maestri si dividono tra Salisburgo e Nogaredo per assistere la cura dei vini che in poco tempo (la cantina è stata fondata nel 2016) hanno occupato un prestigioso posto nei vini di alta gamma. Entrambi amano ricordare il motto del fondatore del Palazzo il Conte Niccolò Lodron, nel 1596. ''NON SOLUM NOBIS'' cioè non siamo nati non solo per noi stessi, ma dovremmo contribuire a qualcosa di più grande.
''Vorremmo unirci a questa iniziativa e dare un piccolo contributo con un vino eccellente. Il vino unisce le persone''.
Pipo & Olivia Volpini de Maestri
I tre ettari posti nel piccolo borgo di Nogaredo stanno dando grandi soddisfazioni. Ora che il mosto è pronto e la vendemmia finita ed i vini iniziano il loro lento cammino verso la qualità, la principessa Olivia Volpini de Maestri, che a sua volta discende dai Thurn und Taxis, ci racconta i segreti della casa e ci apre le stanze della dimora che oggi ospita anche eventi e matrimoni.
Tele d'epoca con l'albero genealogico dei Lodron accolgono il visitatore. Nell'ampio ingresso si apre la Cappella di famiglia che il Principe Arcivescovo di Salisburgo Paride Lodron fece decorare e impreziosire da altari con fregi dorati, stucchi e dipinti.
A Salisburgo i Lodron erano molto amici della Famiglia Mozart. E Wolfgang Amadeus Mozart in persona diede lezioni di pianoforte alle discendenti dell'Arcivescovo.
Stimato e riverito, dedicò tre opere alla famiglia, e compose nel 1776 per la Contessa Antonia Lodron la Lodron’schen Nachtmusik (KV 247), il "Divertimento n. 10 " a cui la Cantina ha dedicato oggi una etichetta.
Lo stemma di famiglia campeggia fin dal cortile, dove domina la fontana e adorna il portale: è un leone con la coda annodata come un Bretzel, il pane tipico austriaco.
Nelle stanze del palazzo si respira la tipica eleganza discreta di una dimora nobiliare: porcellane d'epoca, cristalli, e il susseguirsi di salotti e salottini che dicono come la dimora fosse davvero un principesco 'buen retiro' di campagna.
Dagli affacci del palazzo si gode una splendida vista sulla Vallagarina > guarda il nostro video!
La campagna di Nogaredo è una regione vinicola privilegiata. Si tratta di una posizione ideale, soleggiata e collinare, sulla riva destra dell'Adige, a 220 metri sul livello del mare.
Ci sono quasi tre ettari di vigneti con Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e alcuni filari di Carménère - circondati da antichi muri a secco, ulivi e lavanda.
''La nostra attenzione principale è rivolta all'ottima qualità del vino'' ci racconta Olivia Volpini de Maestri
E siccome il vino è il prodotto della terra le prime attenzioni partono nel vigneto, dove l'attenzione è rivolta a metodi di coltivazione naturali. Per la Cantina Palazzo Lodron è molto importante mantenere e rafforzare il "sistema immunitario" del vigneto attraverso una cura adeguata. Non si utilizzano diserbanti e si eseguono lavori meccanici. Si ricorre al trifoglio, la veccia o l'erba medica, erbe con le quali si ottengono funzioni di difesa: si riduce l'erosione del suolo, si promuove la biodiversità. Senza dimenticare che i fiori impreziosiscono la vigna come fosse un giardino e forniscono cibo per gli insetti benefici.
''Con la pacciamatura dell'erba e dei tralci di vite, il terreno diventa naturalmente fertile quindi non è necessaria quasi nessuna fertilizzazione (eventualmente si utilizza fertilizzante organico). Anche il fogliame permette un più rapido appassimento dell'uva dopo la pioggia, che riduce significativamente lo sviluppo di malattie fungine''.
A luglio, i tralci e le uve sono ridotti per assicurare la qualità sulla quantità. Una cura che richiede molto tempo e richiede molto lavoro manuale. La raccolta viene effettuata il più tardi possibile. Le uve acerbe e marce vengono selezionate già nel vigneto e poi davanti alla diraspatrice. L'uva non viene pigiata, il delicato sgocciolamento del succo previene le sostanze amare. La fermentazione inizia immediatamente e pochi giorni dopo il vino continua in cantina > video
Sono due le cantine: quella superiore, proprio accanto al vigneto, dove il mosto viene pompato nelle grandi botti. L'uva non viene pigiata, il delicato sgocciolamento del succo previene le sostanze amare. La fermentazione inizia immediatamente e pochi giorni dopo proseguiamo nella cantina profonda due piani sotto il Palazzo al livello delle fondamenta dove massicce mura testimoniano un passato castellano che risale al Medioevo.
Qui il vino trova un'atmosfera ideale per maturare nelle migliori botti di rovere francese e nelle barriques. La produzione annua si attesta sulle 9000/10.000 bottiglie.
Di queste circa 2700 sono di FLAMINIA un rosato molto raffinato, che viene da un blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot. viene dal Salasso delle uve vendemmiate a mano. Con questo sistema la complessità nel frutto e l´intensità del gusto regala al vino un colore e un sapore intenso con note di lampone e ciliege. E' un vino fresco, ottimo come aperitivo estivo, o per pasti leggeri.
Il già citato DIVERTIMENTO N°10 ricorda la citata composizione di Wolfgang Amadeus Mozart in onore della famiglia Lodron. Viene da Cabernet Franc (per l'80%) e Merlot. Resta 12 mesi a maturare nel legno. Ha un bel colore rubino intenso e note di pepe, more, cioccolato. Ideale per accompagnare carni, selvaggina o formaggio. ''Ma sta anche molto bene con cioccolata fondente'' ci dice la signora Olivia ''ed è anche è ottimo bevuto anche da solo. Come vino da meditazione. Ne produciamo 3200 bottiglie''.
Molto interessante il RIZZOI che viene da Cabernet Sauvignon, Merlot e Carménère. Affina 18 mesi in barriques di rovere francese e americano. E' veramente originale: sa di frutti di bosco, vaniglia e spezie. Le 4000 bottiglie stanno dando grandi soddisfazioni.
Ma il re fra tutti è il GRAN TASSO un Merlot in purezza che affinato 36 mesi in tonneau (da 500 l) di rovere francese. E poi sta 5 anni in bottiglia. E' un vino importante. ''Più che un vino è un'esperienza'' afferma orgogliosa Olivia Volpini de Maestri che ce ne descrive e caratteristiche: colore rubino intenso, aroma di frutta matura, ciliegie e prugne. L'eleganza è la sua cifra. Le quantità di questo vino sono ridotte e questo lo rende particolarmente prezioso.
E per finire il CARMENERE MARIA un nuovo prodotto, con uve carmenénè in purezza, di livello internazionale. Resta in tonneau di rovere americano per 3 anni ed è nobile come tutti gli altri.
E come questa famiglia che nel mercato dei vini della Vallagarina occupa sicuramente un posto di rilievo.
Corona Perer
(ottobre 2025)
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INFO
Tenuta Volpini de Maestri
Via Conti Lodron 14
I-38060 Nogaredo (Trento) Italy
Tel.-Fax: +39-351-5515 408 (Italy)
Mobile +43-676-723 5603 (Austria)
Email: info@palazzolodron.it
Autore: Corona Perer
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