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Marmolada, troppi sorvoli

Luigi Casanova: ''Devono finire serve una legge nazionale severa''

di Luigi Casanova * - Sabato 26 agosto un gruppo di venti attivisti di Mountain Wilderness Italia (Trentino – Veneto – Friuli) significativamente accompagnato dai dirigenti Giancarlo Gazzola (vicepresidente) Franco Tessadri (già Presidente) e altri altotesini, si sono trovati in Marmolada, ai piedi dei ruderi del rifugio Pian dei Facconi (valanga dicembre 2020) per discutere del rilancio qualitativo e economico dell’intero gruppo.
Dapprima si sono ricordate le 11 vittime della tragedia del 3 luglio 2022 con un profondo minuto di raccoglimento.

Di seguito si è discusso dell’emergenza dei voli turistici sulle montagne. Devono avere fine grazie a una legge nazionale severa, mentre se ne discuteva si è stati disturbati da tre di questi voli provenienti dall’agordino. Si costruirà sul tena una iniziativa nazionale con CIPRA Italia.

Passando alla Marmolada si è ricordato che 25 anni fa, 28 agosto 1998, Mountain Wilderness costruiva la prima proposta di rilancio della storica montagna abbandonata dall’inerzia della comunità trentina e veneta. Purtroppo si deve ammettere che nessuna di quelle proposte a oggi, 25 anni dopo, è stata attuata. Si sono prodotti piani interregionali (2003), provinciali (Trento 2007), comunali di Canazei (2017 – La Marmolada dell’Immaginario) tutti rimasti lettera morta nonostante la fondatezza, riconosciuta, delle linee culturali e sociali di Mountain Wilderness e del suo costante impegno.

La validità di quella visione è tutt’ora attuale. Con due rafforzativi non trascurabili che ne pretendono una urgente applicazione. I cambiamenti climatici in atto e il valore crescente della risorsa idrica.
Mountain Wilderness rilancia il suo programma (sarà reso pubblico a fine settimana).

L’istituzione di un tavolo interregionale che discuta del futuro qualitativo dell’intero gruppo attingendo fondi cospicui da progetti europei;
Una specifica attenzione al divenire del ghiacciaio e della risorsa idrica,
La riqualificazione della montagna abbandonata ormai da decenni;
La costruzione della via della Grande Guerra con potenziamento dei diversi musei privati sulla guerra;
La valorizzazione sentieristica dell’intero gruppo;
La tutela severa della fauna, della flora, della geologia del gruppo;
L’accessibilità, anche ciclistica, del lungo lago;
L’apertura alla visita archeo – industriale dell’idroelettrico;
La qualità del lavoro nei servizi turistici;
Il recupero qualitativo e energetico degli edifici in quota;
Il riposizionamento dei parcheggi in tutta l’area;
La riscrittura delle carte dei pericoli, valanghiva, forestale, naturalistica e pianificazione urbanistica dell’intero gruppo con un obiettivo prioritario: consumo di suolo libero uguale a zero.

I presenti hanno posto le basi per il rilancio di un progetto che deve forzatamente trovare tempi di realizzazione, quindi investimenti e lavoro urgentissimi.
Un solo obiettivo su tutto: si vuole rivivere una Marmolada che riporti all’attenzione dei frequentatori al sua gloriosa storia, sciistica, alpinistica, turistica e paesaggistica.

 

*Presidente onorario di Mountain Wilderness Italia

 

 

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