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Ci sara ancora spazio per il giornalismo web?

Allarme: la morte di internet come immensa opportunità di conoscenza

Ci sara ancora spazio per il giornalismo web? Temiamo che la risposta sia ormai chiara: no.

Qualche giorno fa due gentili e raffinate signore, incontrate ad una conferenza, ci hanno lusingato con il loro entusiasmo verso il nostro lavoro. Con le gote rosse e il cuore pieno di gioia abbiamo gioito di quel momento ben sapendo che la loro prossima newsletter avrebbe portato loro una ferale notizia: stiamo in realtà tutti morendo.

Proprio così: la morte silenziosa di internet - come immensa opportunità di conoscenza - è già in atto da tempo.

Se arrivate ad un contenuto da un canale social, dovete sapere che tutto quanto state leggendo è già selezionato e un giorno vi verrà servito in base a ciò che conviene voi sappiate perchè i motori faranno la ricerca al vostro posto.Questo spiega perchè i nostri contenuti social abbiano un risultato inversamente proporzionale alle letture effettive del sito. Siamo probabilmente da tempo nella spirale del ''cattivo algoritmo'': pochi likes, poche condivisioni social, eppure letture consistenti grazie alla nostra newsletter, la nostra unica macchina da guerra.

E dunque dobbiamo sapere che saranno i bot, ovvero quei programmi per computer progettati per imitare o sostituire le azioni di un essere umano, a darvi la risposta che è meglio vi venga servita. Saranno loro a fare la propaganda politica e a diventare gli influencer virtuali. A scegliere per voi quale pagina leggere applicando una gerarchia che anzitutto premia i contenuti pagati (sponsorizzati).

Ciò che già stiamo vedendo nei social è già massicciamente generato artificialmente. Avrete probabilmente notato contenuti ripetuti: sono solitamente  quelli più monetizzati, poiché vanno ad agire su un pubblico più vasto. Cioè sono pagati, sponsorizzati.

La maggior parte dei contenuti presenti su internet è dunque già fasulla perchè manipolata. Le IA giocano un ruolo cruciale in questo processo e propagandano online contenuti attraverso una ripetizione meccanica e distribuita su più canali.

Sia Bing che Google stanno cercando di sviluppare un meccanismo che porterà alla morte di quelle testate che vivono della lettura degli utenti: molte di queste hanno il pay-per-click che determina le loro entrate pubblicitarie. Altre (e tra queste noi) non hanno alcun meccanismo di remunerazione e si accontentano di produrre contenuti veri, vivono di donazioni e hanno la folle gioia di vivere libere. Per quanto non si sa.

Se prenderà corpo la macchina delle risposte sarete serviti e soddisfatti subito, riceverete ciò che è stato deciso sia meglio per voi ricevere (in base alle profilazioni che si generano ogni volta che mettete un mi piace nei social) e tutto ciò andrà a sostituire i classici risultati testuali sottoforma di link che anche noi postiamo nei social nella speranza che il nostro prodotto venga... cliccato, letto, condiviso.

I risultati ''generati artificialmente'' saranno il prossimo futuro e gli utenti non visiteranno più siti web, ma si limiteranno ad ottenere risposte preconfezionate alle loro domande restando dentro il recinto costruito di motori di ricerca.

I lettori non saranno più tali, ma solo utenti senza facoltà di scelta, e ad ogni loro domanda troveranno la risposta proposta dalla macchina dei contenuti consigliati dall'IA.

Sappiamo che anche per noi il conto alla rovescia è iniziato. Le due care signore che ci leggono perchè siamo interessanti dovranno ricordarsi quindi di costruirsi una library di siti evitando accuratamente ciò che qualcun altro ha scelto per loro.

Quanto accade non solo influisce sulla diversità e sull'autenticità dei contenuti, ma va ad intaccare anche la vostra libertà di scelta.

Era giusto avvisarvi. Siamo tutti avvisati. Ed era l'avviso giusto per una giornata come questa dedicata alla Libertà.

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