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Marco Visconti, costruire il post-war

Costruire e Abitare tra Persona e Natura

di Marco Visconti* - L’urbanistica è una disciplina che studia gli insediamenti umani, il suo scopo è deciderne le trasformazioni per soddisfare i bisogni collettivi e individuali della società. Come teorizzato da Martin Heidegger nel suo breve testo “costruire, abitare, pensare” il vivere e la qualità del vivere rappresentano sia il motivo di ogni edificazione che il carattere delle città future.

Analogamente, le tendenze di sviluppo urbano tracciate dagli architetti pensatori Giovanni Astengo e Bernardo Secchi, propongono un modello di città che si rigenera “all’interno dei propri confini” puntando sulla reintroduzione della natura, la messa in rete di sistemi verdi e vie d’acqua ed il recupero di vaste aree industriali dismesse.

D’altra parte il Giappone si propone, a partire dal dopoguerra, come esempio di conservazione della storia culturale ed urbana della città, considerando beni tutelati sia edifici con le proprie opere d’arte e mobili, reperti archeologici che entità immateriali come danza, teatro e costumi, includendo i luoghi di bellezza scenica ed i monumenti naturali.

La regola della quadruplice bellezza, secondo la quale abitare significa “salvare la terra - accogliere il cielo - attendere gli immortali - guidare i mortali” vede la pianificazione come un’entità fatta di vita, storia e natura.

 

La programmazione “post war” dovrà bandire strumenti urbanistici ottusi e privi di fondamento analitico, finalizzati  unicamente al superamento della fase contingente. Esempio di tale miopia progettuale è stata purtroppo l’Italia dell’immediato dopoguerra ove per motivi di urgenza, o meglio di opportunità, si operò senza un’accurata analisi socio-filologica rivolta a città colpite da tanta distruzione, varando avulsi piani di lottizzazione progettati arbitrariamente secondo scelte che escludevano le regole di gestione della trasformazione e le norme che avrebbero potuto generare lo sviluppo integrato e profondamente razionale di centri urbani e periferie.

Sulla base di queste considerazioni mi sono chiesto con quale forma dovrà rinascere la città “post-war” ed in quale misura una futura entità urbana potrà  concretamente realizzare le necessità di vita e libertà dettate da un abitare guidato da accoglienza, necessità, cura delle persone e valorizzazione delle migliori eredità culturali insite nei luoghi, affinché l’abitare dopo la pace significhi poter realizzare modi di vivere che superino il mero rapporto forma-funzione, lasciando spazio alla persona in quanto fattore attivo e dominante della vita dei luoghi.

Al di là di architetture pensate per occupare la scena con immagini erroneamente autorappresentative, il giusto divenire urbano vedrà collegati spazio e natura all’interno di sistemi - città scanditi da “magneti urbani“, o luoghi di vita voluti con l’intenzione di realizzare l’intensità aggregativa necessaria per un moderno abitare. Programmare la città significherà allora agire proteggendo e riqualificando la cultura urbana, creando quartieri che possano dare spirito ai luoghi attraverso interpretazioni creative dello spazio pubblico e di quello comune, basate sull’analisi storica e sulla conoscenza delle funzioni future.

Penso quindi a nuove esigenze, comportamenti e stili di vita accolti da forme ed edifici che generino spazio e cultura. Penso a quartieri connessi da trasporti e mobilità sostenibile, attraversati da residenza, attività produttive ed uffici a basso impatto ambientale, a servizi, ospedali, scuole ed aree commerciali che interpretino i veri bisogni del cittadino, a nuclei basati sulla prossimità dei servizi e sulla volontà di creare urbanistica attraverso un telaio di ispirazione naturale.

Solo così il futuro urbano si collocherà al di sopra di ogni livello attuale, disegnando nuove entità urbane che impieghino una architettura degli spazi, città che esplicitino il proprio carattere in forme che si alternano e combinano per generare vite fisicamente interconnesse e animate dalla natura.

 

*Architetto

 

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