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La villa romana di San Paolo sarà museo

Nel 2005 vennero alla luce mosaici e affreschi del III e IV secolo d.C.

La villa romana di San Paolo diventerà un museo. Il progetto ha compiuto un significativo passo avanti con il via libera della Giunta Provinciale alle due delibere che consentono l’avvio del procedimento per la previsione urbanistica del sito.

Nel 2005 a San Paolo sono stati rinvenuti i resti di una villa romana. Un ritrovamento straordinario dal punto di vista architettonico, con pavimenti a mosaico e affreschi, entrambi ottimamente conservati, risalenti al III e IV secolo d.C. I resti furono subito messi in sicurezza e analizzati dalla Soprintendenza provinciale ai beni culturali e la Ripartizione edilizia e servizio tecnico della Provincia. Per proteggere il sito di scavo da agenti atmosferici e rendere l'area accessibile al pubblico in futuro, è prevista la realizzazione di un museo.

L’intera zona di rinvenimento dei reperti, emersi nel corso di lavori di sbancamento per la costruzione di un nuovo edificio, consiste in una villa romana risalente al IV secolo d.C. dotata di un impianto di riscaldamento a pavimento e terme con vasche rivestite di lastre di marmo. Saranno accessibili grazie al progetto museale deciso dalla Provincia.
Nele foto un rendering della futura istituzione:

Foto: Architetto Tommaso Rossi Fioravanti, Arch. Elias Terzitta,
Arch. Eugenia Bordini, Firenze

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A tal fine, nel 2020 è stato bandito un concorso di progettazione, il cui progetto vincitore è stato individuato alla fine del 2021. I progetti partecipanti sono stati presentati al pubblico in occasione di una mostra presso la Libera Università di Bolzano tenutasi alla fine del 2022.

In considerazione della straordinaria valenza della villa di epoca romana, la Provincia ha deciso di acquistare la proprietà del terreno dove sono stati eseguiti gli scavi e di avviare, in accordo con il Comune di Appiano, un progetto di musealizzazione.

È stato scelto quale vincitore il progetto del Raggruppamento temporaneo di professionisti (RTP) capitanato dall’architetto Tommaso Rossi Fioravanti di Firenze  e composto anche da Arch. Elias Terzitta e Arch. Eugenia Bordini, in considerazione della sua elevata qualità architettonica e funzionale. Per la realizzazione dell’opera il vincitore del concorso è stato incaricato di redigere le successive fasi progettuali, ossia progettazione definitiva ed esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione.

L'area su cui sorgerà la struttura museale è di proprietà della Provincia autonoma di Bolzano.

Sarà riclassificata da "zona di verde agricolo" a "zona per attrezzature pubbliche sovracomunali". Con la modifica del piano urbanistico, dunque, sarà adeguato anche il piano paesaggistico.

 

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