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Accanto al soldato ucraino che non ce la fa più

La sconfitta dell'Ucraina è sotto gli occhi di tutti, non dei generali e dei governi

Accanto al soldato ucraino che non ce la fa più ...c'è morte. La sconfitta dell'Ucraina è sotto gli occhi di tutti, meno che dei generali e dei governi che muovono eserciti: Stati Uniti e Unione Europea, abbagliati dal folle desiderio di piegare la Russia.

Ma lo scrive ormai anche il New York Times: “L’esercito ucraino non si sta più difendendo”. Analizzando le immagini satellitari la disfatta è evidente: da una parte i confini conquistati dai russi ben difesi, dall'altra la resa o improvvisazioni.

“L’Ucraina è spacciata” afferma Alessandro Orsini. ''Era spacciata sin dal primo giorno di guerra, ma adesso è chiaro a tutti. La situazione è diventata assurda. L’Occidente non ha armi sufficienti per fronteggiare la Russia in Ucraina, perché l’industria militare della Russia sovrasta quella della Nato''.

E il contesto? Orsini segnala che Trump di fatto non condanna l’invasione e nemmeno i bombardamenti russi;  l’Unione europea deve armarsi urgentemente perché versa in una condizione militare disperata; la Germania è in recessione da tre anni mentre il Pil della Russia cresce; gli ucraini arretrano costantemente e sono stati pure spazzati via da Kursk;  l’Europa ha esecrato la trattativa per tre anni, ma adesso supplica una tregua ai piedi di Putin tutti i giorni; Zelensky perde consensi interni e Putin li guadagna; la Russia è compattissima mentre l’Occidente si è diviso; Trump colpisce l’Europa con i dazi, ma rifiuta di colpire la Russia con le sanzioni.

E gli ucraini ? Loro han capito da tempo di essere carne da macello: e chi non è scappato teme i reclutamenti forzati per strada. Chi cammina nel campo di battaglia rischia di prendersi una pallottola dai commilitoni se dà segni di cedimento.

Intanto la macchina della propaganda fomenta l'Europa usando tutti i mezzi, facendo credere che Putin voglia prendere anche l'Europa, stravolgendo le sue stesse parole. Ed invece è l'Europa che soffia sul fuoco. La decisione del Cancelliere Merz (foto sotto) di togliere restrizioni all'invio di armi che possono colpire la Russia in profondità la dice lunga. E' un passo folle che prelude alla III Guerra Mondiale.

Intanto Zelensky,  nonostante  la disfatta, si mostra rassicurante e recluta civili. Se moriranno saranno anche loro dei ''dispersi'' in modo da non pagare indennizzi alle famiglie.

Siamo quindi umanamente accanto al soldato ucraino, ogni soldato che in questo momento non ce la fa più...per decisioni dall'Alto.
E accanto al suo popolo: distrutto a tavolino per interessi che non abitano in Ucraina.

 

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