Arte, Cultura & Spettacoli

Milan Kurc, violinista per passione

Artisti di strada - Dalla Cecoslovacchia a Rovereto

Si chiama Milan Kurc ed è violinista per passione e storia famigliare. Ogni tanto arriva a Rovereto per suonare in una via dove la cacofonia può portare alla fuga, ma nel suo angolino regna l'armonia.

Lo incontriamo mentre un rumeno suona la tromba: le improvvisazioni jazz a tratti toccano e si mischiano con gli echi della fisarmonica, non troppo distante e la cacofonia produce una fastidiosa confusione. All'altro capo della piazza c'è infatti un africano che suona una fisarmonica  e chiede soldi accanto al supermarket. Nessuno lo fila nel singhiozzo musicale prodotto dalle mani che dalla tastiera si protendono verso chi passa. La musica è priva di qualsiasi melodia: forse con due bonghi l'improvvisato musicante potrebbe essere più credibile.

Ma pochi metri più sotto,in Via Garibaldi, l'andatura torna lenta e qualcuno si ferma: un meraviglioso violino suona Memory di Barbra Streisand. E' vestito con cura, sorride con l'inchino del musicista agli applausi spontanei. Non chiede affatto soldi, ma la gente si ferma,  lo guarda mentre suona ad occhi chiusi, mette una moneta nella custodia. Chi ha più coraggio gli chiede da dove venga. E' un cecoslovacco di Brno, si chiama Milan Kurc e suona nel complesso orchestrale del Museo dell'Opera di Siena.

Nato nel 61 in una famiglia di musicisti, suona il violino dall'età di 6 anni. Si è diplomato al conservatorio di Brno ed  era l'allievo prediletto di Bohumil Kotmel, stella del violino praghese. Purezza di intonazione ed esecuzione elegante erano molto apprezzati dal docente già famoso. Così, per qualche anno, Milan ha suonato anche nella capitale con l'Orchestra di  Praga al Teatro Smetana, poi ha cominciato a esibirsi all'estero: Svezia, Germania, Austria, Francia e Italia. A casa sua coordina la Banda di Musica Moravica (musica classica e tzigana).

''Sei cieco o slovacco?'', chiedo. ''Sono cecoslovacco''  e fa capire che la moderna geografia europea non ha intaccato la sua identità. Il paese un tempo unito è oggi diviso in due stati distinti. La Cecoslovacchia nata dalla dissoluzione dell'Impero austro-ungarico alla fine della prima guerra mondiale, fu Stato europeo indipendente dal 1918 al 1992. A seguito di una decisione parlamentare del 1992 fu decisa la scissione del paese in due entità statali separate che, dal 1º gennaio 1993, presero il nome di Repubblica Ceca e Slovacchia.

foto cperer
 

Racconta di passare almeno tre volte l'anno per Rovereto, facendo tappa nel lungo viaggio che dalla repubblica Ceca lo conduce a Siena dove viene periodicamente ingaggiato. Ha scelto lui di fermarsi nella piazzetta compresa tra via Stoppani, sulla quale si affaccia l'antico palazzo del filosofo Rosmini,  e la via dello struscio cittadino.

"In questa via la musica assume un suono che nessun'altra piazza mi dà" dice. Racconta di essere stato anche a Trento, ma di preferire Rovereto per la sua gente, sempre disposta a prendersi un attimo di pausa per la buona musica. Tra  Hexodus e la danza di Zorba con finale pizzicato, infila l'Ave Maria. E precisa "Questa è del Caccini".

Qualcuno chiede di acquistare un disco o infila una moneta nella custodia. Non sanno che Milan Kurc nella sua tappa trentina verso la Toscana sta suonando anche per il piacere di farlo tra i palazzi della nobile Rovereto.
E chi se ne importa se i roveretani tirano dritto.

(c.perer)

 


Autore: Corona Perer

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