Viaggi & Reportages

Caorle, borgo storico marinaro

Non solo spiaggia e ombrelloni: a settembre Sagra del Pesce!

Non solo spiaggia e ombrelloni. Caorle è molto di più. Diremo anzitutto che è annoverata tra i Borghi Storici Marinari Gioielli d’Italia. Le sue pittoresche case, colorate dai colori vivaci. Si dice che la tradizione di farle tutte di diverso colore derivasse dagli scarti dei pescatori che, dopo aver rassettato la barca, usavano le tinte rimanenti anche per la propria abitazione. Le piccole calli e i campielli, ricordano una piccola Venezia di antica tradizione peschereccia. Il centro storico è delizioso, e una passeggiata per lo shoppig diventa il must di fine giornata.

A settembre è tempo della Festa del Pesce. Ripresa nel 2016, dopo dieci anni di sospensione, e fortemente voluta dai residenti, la Festa del Pesce di Caorle è forse l’evento più sentito dai caorlotti per lo stretto legame che l’attività della pesca ha avuto costantemente nei secoli per la stessa esistenza del borgo marinaro. Da Venerdì 10 settembre a Domenica 19 settembre per due weekend si potranno gustare le specialità caorlotte cucinate con il pesce appena pescato.

Il ritrovo come sempre nella suggestiva Spiaggia di Levante a pochi passi dal Santuario dedicato alla Madonna dell’Angelo. Sorge proprio sul mare nel luogo in cui probabilmente venne costruita la prima chiesa di Caorle, dedicata inizialmente all’Arcangelo Michele. Ma dopo il ritrovamento miracoloso della statua lignea della Vergine galleggiante, nonostante fosse su un pesante trono di marmo, la chiesa venne  dedicata alla Madonna.

Ed è proprio qui che parte anche una delle passeggiate più suggestive del litorale Adriatico, una scogliera in massi di trachite su cui ogni due anni dal 1993, in occasione del simposio ScoglieraViva, artisti nazionali e internazionali scolpiscono le proprie opere d’arte. E' certamente una delle più belle passeggiate del litorale adriatico.

L'anima del borgo è popolare, profuma di pesca, di angoli pittoreschi tra cali strette e corti dove crescono imponenti piante di banano, tra il vociare delle osterie sempre aperte e sempre affollate.

Originariamente era un villaggio di pescatori attraversato da antichi rii e canali, oggi interrati e trasformati in calli e campielli.  Non a caso il porto è dentro la città e a Caorle si arriva costeggiando un canale dove sono ormeggiati tutti i pescherecci e dove il pesce viene battuto all'asta ogni giorno al Mercato Ittico Comunale, quando i pescatori tornano dal mare con il prodotto del loro prezioso lavoro (singolare il rito: il prezzo di ogni bancale viene sussurato all'orecchio dell'Astatore, Nicola Milan, che deve ricordare a memoria offerta ed offerenti). E' la famosa "asta ad orecchio" che si ripete da secoli e provvede a distibuire al giusto prezzo ciò che ariva dai pescherecci ogni giorno a metà pomeriggio: un pescato freschissimo, con il Moscardino, il Canestrello Bianco e le Vongole fiore all’occhiello della tradizione gastronomica caorlotta.

La pesca è quintessenza dell'economia locale. E lo si avverte facendo il giro alla scoperta dei Casoni, le antiche e caratteristiche abitazioni dei pescatori in legno e canna palustre situate nella Laguna di Caorle, un'area naturalistica protetta e Sito di Interesse Comunitario, dove anche lo scrittore Hemingway trascorse il suo tempo, traendo ispirazione per alcune pagine del libro “Al di là del Fiume e tra gli alberi”.

E' sempre qui che al mattino presto, incontri  chi ama il primo sole e una Caorle incantata in meravigliose albe. Qui si viene a passeggiare nel tempo libero, a fare jogging, a contemplare il mare. Il Santuario è anche la punta ideale di Caorle che divide le due spiagge di Ponente e Levante dove si affacciano osterie e ristoranti dove si apprezza l'altra bellezza di Caorle quella enogastronomica che ne fanno una località amata dalle famiglie e dai buongustai. Una meta gourmet dell’Alto Adriatico, che offre la possibilità di compiere un vero e proprio viaggio nei sapori.

A pochi passi della Punta c'è la piazza ed il Duomo di Santo Stefano, eretto nel 1038, è l’edificio più importante e antico della città, dove è possibile visutare anche l'annesso museo diocesano di arte sacra ricco di reperti di grande valore, compresa un'antica iconostasi  della preesistente chiesa.

E poi c'è la storia, con il  Museo nazionale di archeologia del mare di Caorle, che racconta la storia locale attraverso i rinvenimenti di reperti rinvenuti nei fondali o durante le operazioni di scavo, da dove sono venute alla luce statuette in bronzo di eccezionale valore e altri reperti risalenti all'età del bronzo. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale del Veneto, nel dicembre 2019 é entrato nella Direzione regionale Musei (> info e orari qui)

Questo piccolo gioiello dell’Alto Adriatico, è custode di un fascino senza tempo e di una natura generosa che si apprezza tra porto e laguna dove è possibile visitare  aree naturalistiche oggi protette di grande pregio. Questo affascinante incontro di cultura, gusto, natura produce benessere. E forse è anche per questo che quanto a presenze Caorle è tra le prime 10 destinazioni italiane e la quarta di tutto il Veneto e una meta da vivere tutto l’anno a misura di famiglia, con ben 18 km di spiagge Bandiera Blu e Bandiera Verde. Si estendono tra il capoluogo e le vicine località di Duna Verde, Porto Santa Margherita, Altanea, Brussa e Vallevecchia.

Ed è in questo comprensorio vastissimo che si snodano anche km e km di percorsi ciclabili che fanno di quest'area un paradiso anche per gli sportivi che hanno a disposizioni piste che percorrono il litorale, collegando l’entroterra lagunare al mare.

D'estate un ricco calendario culturale ha come cornice il suggestivo borgo sul mare: Caorle Oltremare da giugno a settembre richiama intellettuali e i migliori nomi della cultura.  A settembre si tiene la rinomata Festa del Pesce. 

Il periodo giusto per andare a Caorle? Magari proprio a settembre, quando c'è la festa del pesce e della Madonna dell'Angelo, protettrice dei pescatori. Ma lo abbiamo detto: ci sono 365 giorni all'anno per vivere Caorle e i suoi itinerari.

Per saperne di più Caorle Tourism

 


Autore: Corona Perer

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Gallery

Commenti (0)