
Cretto di Gibellina, arte a cielo aperto
Gibellina PhotoRoad, arte a cielo aperto
Il Cretto di Burri a Gibellina è una entità d'arte che oltre a fare memoria è fonte inesauribile di ispirazione per l'arte e soprattutto per la fotografia. Questa straordinaria e suggestiva realtà del nostro paese, è il contesto in cui ha preso forma un progetto spciale che mira a costituire una rete internazionale di collaborazione e scambio per promuovere la fotografia come arte pubblica, al di fuori di musei e gallerie.
Ogni anno ospita il Gibellina Photoroad, il festival di fotografia e arti visive open air e site-specific in Italia e uno dei pochi al mondo, che porta nella cittadina del Belìce il meglio della fotografia contemporanea internazionale con visionari e innovativi allestimenti “all’aperto”.
Installazioni fotografiche di grande formato, mostre outdoor, installazioni site-specific, video mapping, talk e visite guidate, animeranno le strade di Gibellina (Trapani), città siciliana che è uno dei più grandi musei d’arte contemporanea “a cielo aperto” del mondo.
Chi partecipa deve interagire con il tessuto urbano di Gibellina, città d’arte nata dalle macerie del devastante terremoto del 1968 e caratterizzata da opere architettoniche e sculture dei più noti artisti del ‘900 come Alberto Burri, Arnaldo Pomodoro, Pietro Consagra, Mimmo Paladino e molti altri.
Gibellina Photoroad offre sempre un amplissimo spaccato della fotografia contemporanea internazionale, un percorso variegato e intrigante e fin dalla sua prima edizione, si pone l’obiettivo di finanziare e produrre progetti inediti, realizzati in residenza, promuovendo i principi di partecipazione propri dell’arte pubblica.
Sin dalla sua prima edizione nel 2016, il festival ha portato in Sicilia artisti e fotografi noti a livello internazionale tra i quali Olivo Barbieri, Mario Cresci, Bruce Gilden, Mustafa Sabbagh, Alterazioni Video, Tobias Zielony, Taiyo Onorato & Nico Krebs, Valérie Jouve, solo per citarne alcuni, le cui testimonianze rimangono oggi nelle installazioni visionarie che dialogano con la città, come ad esempio la grande opera permanente Gibellina Selfie di Joan Fontcuberta, e Andata e Ritorno di Moira Ricci nello storico Palazzo di Lorenzo, e nelle opere facenti parte della Collezione permanente di fotografia della Fondazione Orestiadi inaugurata nel 2021.
Nelle passate edizioni il festival ha presentato il lavoro di 120 artisti in 90 esposizioni site-specific.
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