Scienza, Ambiente & Salute

Epilessia: strategia per ridurre le crisi

Studio di Sacha Genovesi e Yuri Bozzi del CIBIO di Trento

Uno studio, che vede tra gli autori Sacha Genovesi e Yuri Bozzi del CIBIO dell’Università di Trento, in collaborazione con il gruppo di Matteo Caleo dell’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa, ha dimostrato per la prima volta che bloccando la produzione di una proteina del gruppo delle chemochine nel cervello si riesce a ridurre il numero e la frequenza di crisi epilettiche che si scatenano in presenza di un’infiammazione acuta dell’organismo. L’articolo è stato pubblicato oggi sulla rivista americana “Journal of Neuroscience”. Ora si apre la strada alla sperimentazione di nuovi farmaci.

L’epilessia è un disturbo neurologico cronico. Chi ne soffre è esposto al rischio di attacchi epilettici ricorrenti, che possono presentarsi nell’arco della vita in vari modi a seconda dell'età e della parte del cervello coinvolta. In Europa ne sono colpite in media otto persone su mille. Ad aggravare la frequenza degli attacchi epilettici in pazienti affetti da epilessia cronica possono essere anche eventi infiammatori acuti scatenati da comuni infezioni.

Lo studio per la prima volta il ruolo chiave di una proteina della famiglia delle chemochine, chiamata CCL2, nell’insorgenza delle crisi di epilettiche scatenate da infiammazione acuta. Lo studio apre la strada alla sperimentazione di nuove terapie contro l’epilessia.

«Finora – spiegano Bozzi e Caleo – si sapeva che le crisi epilettiche aumentano la produzione di CCL2 nel cervello oltre che nel sangue, ma non si sapeva che questa molecola fosse tra quelle che stimolano l’insorgenza di crisi epilettiche. Il nostro studio dimostra che CCL2 ha un effetto scatenante e che bloccando la produzione e l’azione di questa molecola nel cervello siamo in grado di ridurre il numero e la frequenza di crisi epilettiche che insorgono in seguito ad infiammazione. Per bloccare questa molecola possiamo ricorrere a farmaci già disponibili sul mercato o sperimentare dei nuovi farmaci specifici».

L’articolo dei ricercatori sugli effetti scatenanti della chemochina CCL2 è stato pubblicato sulla rivista americana “Journal of Neuroscience” con il titolo “The chemokine CCL2 mediates the seizure enhancing effects of systemic inflammation” (ovvero “La chemochina CCL2 regola l’insorgenza delle crisi epilettiche scatenate dall’infiammazione sistemica”).

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Commenti (0)

Articoli correlati