Arte, Cultura & Spettacoli

Esther Stocker la geometria in una riga

Elegantissima, rigorosa, ultra-light, con una passione: mettere tutto...in riga.

Elegantissima, rigorosa, ultra-light, con una passione: mettere tutto...in riga. Forse anche per questo ha probabilmente scelto di vivere nella rigorosa Vienna. La geometria di Esther Stocker è ordinatissima. Tutto risponde ad un ordine che nello spazio assume significato.

Il suo è una approccio molto rigoroso ed elegante. Si potrebbe dire puro. Nella personale In defence of free form (cui si riferiscono le immagini) l'artista  nata a Silandro, classe 1974, riflette sulla percezione visiva.

La riflessione è essenzialmente spaziale: ciò che le interessa è vedere come il suo lavoro interagisce con lo spazio. Il risultato finale è respiro e libertà, per nulla irregimentata dalla gabbia geometrica.

L'avevamo vista a Trento nel 2008, mentre a mano posizionava personalmente le sue righe in "Good night, sleep tight" presso UpLoad Art Project di Trento che con lei aveva dato inizio alla propria attività artistica (curatori Federico Mazzonelli e Silvia Conta).

Le sue opere sono sempre site specific in dialettica visiva: opere di derivazione astratto-geometrica e opere di matrice figurativo-narrativa. L'idea alla base del progetto, dal titolo "good night, sleep tight", ironico riferimento alla possibilità fornita agli artisti di compiere una breve residenza nell'appartamento posto al piano superiore dello spazio espositivo, era di innescare una sorta di slittamento e di sovrapposizione tra le tipologie di lavori proposti e il coinvolgimento percettivo ed emotivo dello spettatore.

Progetto che ci sembra pienamente riuscito. Come del resto quelli successivi che hanno confermato la capacità dell'artista di proporre un autonomo lavoro di ricerca, fortemente connotato e indubbiamente interessante.

 

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