
Fabrizio Noli, confini e conflitti
Esce per Vallecchi Firenze un saggio che analizza il tema dall'impero romano fino all'Ucraina
Vallecchi Firenze ha pubblicato un saggio di grande interesse che analizza il tema dei confini e dei conflitti dall'impero romano fino all'Ucraina. Ne è autore Fabrizio Noli (Roma, 1965) attuale caporedattore della Redazione Esteri dei Giornali Radio Rai. Ingegnere mancato e studi umanistici (Lettere con indirizzo storico moderno e contemporaneo) in Rai si è occupato di Parlamento, Servizi Speciali, Economia, è stato anche vaticanista. Qui lo troviamo cavalcare secoli di storia.
Il tema del confine è importante. Va anzitutto compreso il termine. Cos’è un confine? Può essere una linea immaginaria, un fiume, una catena montuosa, ma soprattutto un luogo di tensione, di scontro e di trasformazione. Da sempre, l’uomo ha tracciato limiti e frontiere, creando divisioni e conflitti.
Attraverso una narrazione avvincente e approfondita, Fabrizio Noli entra nei meandri storici e politici delle regioni contese, dalle terre di Alsazia e Lorena, all’imperialismo austro-ungarico, fino alla divisione di Berlino e dei Balcani e spiega come essenzialmente tutto si riduca a rivendicazione economico territoriali.
«Perché un libro sui confini? E' una domanda che mi hanno fatto in tanti. Credo che l'idea sia strettamente associata al lavoro che ho fatto negli ultimi anni - spiega l'autore - è parecchio tempo che mi occupo di confini tracciati male o comunque mal definiti che hanno portato a conflitti, o comunque a situazioni di forte tensione. Il passaggio dall'informazione radiofonica al testo scritto, al saggio, è stato un rischio, ma anche qualcosa di naturale. L'amore per il mestiere giornalistico e per l'approfondimento si sono intrecciati liberamente».
Il saggio contiene diciotto cartine geopolitiche reaizzate da Lidia Aceto che, con le riflessioni storiche dell'autore, accompagnano il lettore in un viaggio che non è solo geografico, ma anche umano, per comprendere le cicatrici lasciate dai conflitti e l’incredibile fragilità della pace.
L’ultima parte del libro si concentra sulla drammatica situazione in Ucraina, con l’invasione del Donbass e le sue implicazioni geopolitiche, mettendo in luce le radici storiche di una delle crisi più urgenti e complesse del nostro tempo. Confini e conflitti non è solo una riflessione sul passato, ma un invito a guardare al presente, a capire come i confini, lontani o vicini, siano sempre una sfida per la stabilità e la convivenza.
Come giustamete annota in prefazione Antonio Macchia «...padroneggiare questa vasta materia che attraversa i millenni non è impresa facile. Fabrizio Noli, favorito dalla sua esperienza giornalistica in campo internazionale e soprattutto grazie alla sua passione per l’antichità classica e per la sua continuità nel presente, ha utilizzato un duplice criterio nell’assemblare questo volume: da un lato ha privilegiato quelle aree di crisi che maggiormente cadono sotto i riflettori della politica internazionale, dall’altro ha cercato di tracciare un filo conduttore interpretativo, dal punto di vista storico (che si è brevemente cercato di illustrare in queste righe).»
Ma è anche come il libro è stato strutturato a rappresentare una novità: ogni capitolo storico dà voce a studiosi esperti delle varie aree di conflitto (Marco Rocco, Flavia De Rubeis, Aldo Ferrari, Giulia Lami, Andreas Gottsmann, Giovanni Bernardini, Antonio Varsori, Nikos Tzoitis, Eugenio Biagini, Antonio Macchia, Eleonora Tafuro, Giacomo Marramao). E' poi è la cartina ad aiutare il lettore, a camminare nei secoli e nei punti della terra più remoti. Capire quanto i confini siano stati cruciali nei casi di conflittualità, spesso distruttiva, aiuta a comprendere le dinamiche politiche e la storia.
Si parte dal Limes renano (9 d.C.-407 d.C.) per passare alla Britannia e al Vallo di Adriano (122 d.C.-410 d.C.), si va quindi dal Limes danubiano (dal 15 a.C. al 610 d.C.) ai confini longobardo-bizantini per passare a probemi anche meno noti come il ruolo del fiume Narva, tra baltici, cavalieri teutonici e russi.
L'autore spazia sulle contese franco spagnole e la questione dell’Alsazia-Lorena per andare sui confini militari ungheresi, poi austriaci che inevitabilmente portano alle contese sui confini orientali italiani e l’irredentismo con la questione sudtirolese. I prodromi della Seconda guerra mondiale (con la questione dei Sudeti e di Danzica) conduce alla Cortina di ferro e alla dolorosa eredità del Muro di Berlino. Le questioni del '900 non tralasciano il problema di Cipro, isola divisa, ma anche la questione irlandese e la tragica deflagrazione della ex Jugoslavia
Il Donbass e la guerra in Ucraina, tuttora irrisolta e la pericolosa situazione dell’exclave di Kaliningrad, a chiusura del volume fanno di questo saggio un importante vademecu per comprendere la storia dell'uomo europeo contemporaneo.
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Fabrizio Noli
Confini e conflitti - Dall’Impero romano all’Ucraina
prefazione di Antonio Macchia
Pagine: 358 - Prezzo: 20,00 €
Vallecchi-Firenze
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