
Gaza, Leaving home
Una tragedia in fotografia: Ali Jadallah
Gaza, Leaving home, ovvero una tragedia in fotografia. Ali Jadallah, fotografo palestinese, è tra vincitori del Siena International Photo Awards 2025, è dunque Photographer of the Year.
L'immagine è stata scattata il 14 giugno 2024 a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza, che coglie tre persone emergere tra le macerie della propria abitazione dopo un attacco. L’immagine restituisce con estrema forza visiva la violenza della distruzione e, insieme, la presenza ostinata della dignità umana.
Il riconoscimento arriva nella sezione Storytelling in cui al primo posto c'è appunto Ali Jadallah (General News) con Situation in Gaza amid ongoing Israeli attacks.
Il riconoscimento come Best Author è stato assegnato ad Adrees Latif, per il progetto 2024 Dispatches from U.S.-Mexico Border: Refuge Along An International Boundary, una testimonianza rigorosa e drammatica sulle dinamiche umane e sociali legate alla migrazione lungo la frontiera tra Stati Uniti e Messico. A motivare la scelta è stata la giuria, che ha sottolineato: «Attraverso un corpus coerente di immagini che percorre le 2.000 miglia della frontiera meridionale — dalla Valle del Rio Grande a El Paso, dall’Arizona alla California — Latif dimostra coerenza di visione e grande sensibilità nel raccontare una questione complessa e di rilevanza globale. La sua narrazione non solo informa, ma coinvolge ed emoziona lo spettatore, trasformando l’attualità più urgente in immagini di valore senza tempo».
La giuria internazionale del Creative Photo Awards 2025 ha premiato quest’anno opere di grande immaginazione e sperimentazione visiva. Il vincitore assoluto è il fotografo ucraino Andrew Rovenko con The Shuttle, scatto realizzato a Melbourne durante le restrizioni globali, che trasforma la quotidianità in sogno e invita a riscoprire la capacità immaginativa delle nuove generazioni.
Andrew Rovenko
Dennis Schmelz ha invece vinto il Drone Photo Awards 2025, il premio che celebra la fotografia aerea come linguaggio capace di trasformare il mondo visto dall’alto in immagini di grande impatto e suggestione. La giuria internazionale ha scelto come vincitore assoluto 2025 il fotografo tedesco Dennis Schmelz con The Lone Horseman, realizzato in Cappadocia: un cavaliere solitario immortalato su uno sperone roccioso durante l’ora blu, in un’immagine che fonde bellezza, mistero e prospettiva unica su un paesaggio iconico della Turchia. Tutti gli scatti premiati saranno esposti nella mostra Above Us Only Sky al Museo di Storia Naturale di Siena.
Gli altri premi
La giuria internazionale del SIPA, composta da figure di rilievo del panorama fotografico e del photo-editing ha scelto anche di premiare quest’anno: Connor Healey (The Beauty of Nature) con Persephone’s Conception, in cui un fulmine colpisce un campo di grano in fiamme a Cimarron, Kansas, in un rimando simbolico alla figura di Persefone; Thomas Nicolon (Fascinating Faces and Characters) con Brice with his catch, un ritratto di Itoua Brice accanto a un coccodrillo nano nella Riserva del Lago Télé, in Congo; Jianxing Zhu (Journeys & Adventures) con Fruit trees growing in tents, uno scatto notturno sul Monte Qilin (Guangdong) che ritrae la resilienza dei coltivatori intenti a proteggere i prugni con tende contro intemperie e parassiti; Shane Gross (Underwater Life) con Cloud of Life, suggestiva immagine di centinaia di girini di rospo boreale sotto le ninfee del Cedar Lake, sull’isola di Vancouver, simbolo della fragilità di una specie minacciata; Matias Delacroix (Street Photography) con Quinceañera, scatto realizzato a Santo Domingo che ritrae i preparativi di una ragazza per la tradizionale festa del quindicesimo compleanno, simbolo del passaggio dall’infanzia all’adolescenza; Shreyovi Mehta (Under 20) con In the spotlight, in cui l’immagine di due pavoni femmina, ripresi in controluce al Parco di Keoladeo, è arricchita dall’arrivo improvviso di un nilgau; David Lombeida (Documentary & Photojournalism) che con The Silent Displacement documenta violenza e sfollamenti in Cisgiordania, raccontando la drammatica vicenda di Abdu-Rahnan e della sua comunità sfollata nella Valle del Giordano dai coloni israeliani dopo l’attacco da parte di Hamas del 7 ottobre 2023; Jerome Brouillet (Sports in Action) con Golden Moment, scatto alle Olimpiadi 2024 a Teahupo’o che ritrae il surfista brasiliano Gabriel Medina dopo il punteggio più alto nella storia del surf olimpico; Sandesh Kadur (Animals in their Environment) con The Ghost of the Mountains, realizzato in Ladakh che ritrae un leopardo delle nevi, specie elusiva dell’Himalaya, mentre marca il territorio; Ami Vitale (Nature, environment and conservation issues) con Black Rhino Revival; Jana Margarete Schuler (Daily life and contemporary issues) con Between Blood and Glitter. Chiude la sezione Video – General vinta dallo svizzero Roman Willi con Sandcastle.
Autore: Corona Perer
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