Intelligenza artificiale applicata al Turismo
L'AI cambierà l’esperienza dei turisti e l’organizzazione dei servizi?
Quanto l'Intelligenza artificiale applicata al Turismo può cambiare il modo di viaggiare? E perchè utilizzarla? L’AI cambierà l’esperienza dei turisti e l’organizzazione dei servizi per gli operatori? Quanto inciderà il fattore umano?
Non più soltanto consigli sulla destinazione per ispirare la partenza, l’intelligenza artificiale può reindirizzare verso le esperienze in loco e agire da ponte tra i suggerimenti e il click che consente di prenotare. Grazie ai software generativi sono già in uso dei motori di prenotazione viaggi.
Serviranno ancora giornalisti di viaggio e influencers? Chissà.
Se ne è parlato nel novembre scorso alla Stazione Leopolda di Firenze nel corso di SAPIENS meet AI alla quindicesima edizione di BTO – Be Travel Onlife.
Il tema riguarda la ricerca della centralità dell’elemento umano nel complesso rapporto con l’intelligenza artificiale a guidare il connubio tra innovazione e turismo. L’AI cambierà l’esperienza di viaggio e l’organizzazione dei servizi turistici. In tale scenario sarà ancora centrale il fattore umano (Sapiens, appunto)?
Le statistiche uscite nell’ultimo periodo sui trend portano a questa direzione: le chatbots basate su AI hanno gestito le richieste dei clienti il 50% più velocemente rispetto agli operatori umani; l’intelligenza artificiale è stata in grado di rilevare il sentiment nelle recensioni degli hotel con un tasso di precisione del 95%; l'85% dei turisti ha provato e apprezzato le cucine e i ristoranti consigliate dall'intelligenza artificiale; l'analisi predittiva è stata in grado di prevedere la domanda di crociere con una precisione del 92%.
Francesco Tapinassi direttore BTO
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