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La pizza della Resistenza

Daniele Zeni ha fatto ripartire la Pizzeria Pineta a Brentonico

La sua è una delle tante storie di resistenza e se oggi la ministra grillina parla a sproposito dei ristoratori italiani è perchè non conosce una storia come questa. Daniele Zeni è ripartito con la sua pizzeria Pineta a Brentonico (Tn) e va giustamente orgoglioso di un fatto: lui, la cassa integrazione ai suoi dipendenti l'ha anticipata. "E sono contento di averlo fatto" dice. Ora è lui ad aspettare il rimborso  dallo Stato, ma aver potuto grantire serenità alle famiglie dei suoi dipendenti l'ha fatto stare bene con la coscienza.

Con flessibilità si è anche reinventato e durante la chiusura per pandemia, ha investito in una bici elettrica (in montagna con le pendenze sali/scendi è già un gesto coraggioso) per fare le consegne a domicilio. Ora la clientela è tornata, merito anche della scelta particolare di fornire pizze che possono essere mangiate anche da persone con  intolleranze alimentari. Vale per le pizze come per i dolci.

Coraggio e intraprendenza hanno fatto la differenza per consentre la sopravvivenza di questa azienda della ristorazione sull'Altopiano di Brentonico.

Daniele Zeni e alla quarta generazione ma la pizzeria, un tempo albergo, è attestata come proprietà della famiglia da almeno 100 anni, mentre l'attività degli albergatori Zeni sarebbe documentata sin dal 1750. Era loro uno tra i 20 alberghi più antichi del Trentino.

Una bellissima foto d'epoca esposta nel locale documenta la stagione in cui questa era la succursale del centralissimo albergo Zeni: si vedono le prime turiste in costume in abiti dell'epoca, quando questa si chiamava "Biraria al Belvedere" dependance dell'albergo Zeni che invece era in centro a Brentonico.

La Biraria negli anni 60 diventa Balera ed è negli anni '70 che il padre di Daniele Zeni costruisce i primi forni a legna e trasforma il locale in una pizzeria, oggi è molto apprezzata soprattutto per il suo menù integrale con pizze a base di soia e per celiaci.

Nella pizzeria si vede l'impronta dell'albergo che fu, con la comoda sala ristorante, dotata di separè anti-covid dove si pranza a partire da 12 euro (bevande incluse). La pizzeria Pineta ha avuto anche l'intuizione di creare un kinderheim per i bambini e così alle 19, quando arrivano le prime prenotazioni telefoniche, il tavolo che va a ruba per primo è proprio quello davanti alla sala giochi per bambini. I genitori possono pranzare in compagnia e i bambini giocano, il che naturalmente impone particolari procedure anti-Covid (dopo ogni utilizzo i giochi vengono sanificati).

Dalla pizzeria e dalla bella veranda si gode una bellissima vista sulla piana sull'Altopiano di Brentonico, con gli abitati di Croszano e Cazzano, e Saccone fin giù verso la valle dell'Adige. Ma è sul piatto che si manifesta la bellezza di una pizza fragrante e digeribile. Quanto ai dolci è la mamma di Daniele Zeni, la maga dei dessert: ottimo il tiramisù al pistacchio e la torta al mango.
Da provare!

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