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Quando è lo chef a fare il finger-food

Altopiano Asiago: 7 comuni e 37 degustazioni per ''Asiago in punta di dita''

(Asiago - Corona Perer) - Metti 7 comuni in mano a 37 chef, rigorosamente vincolati ad usare i prodotti del territorio... e il miracolo accade.

''Asiago 7 Comuni in Punta di Dita'' è stata una specialissima parata di chef e finger food e l'occasione per parlare di gastronomia, ma anche rilanciare il turismo in un'area vastissima dove l’eredità dei Cimbri è ancora molto sentita e dove storia, tradizioni e prodotti tipici sono nel dna di ogni valligiano. Non si è mai vista tanta qualità e tanta unità messa insieme. Di solito in ristorazione ognuno fa per sè, ma sull'Altopiano dei Sette Comuni di Asiago tutti... hanno fatto per tutti! E non è un caso se è successo proprio qui, patria della proprietà collettiva.

Qui è la mucca a fare le veci della  gallina dalle uova d'oro. Il suo latte dà infatti origine al pregiato Asiago Dop tutelato da un rigido disciplinare e da un corsorzio molto attivo.

E' attorno a questo formaggio che è nata l'idea di portare gli chef dell'altopiano a misurarsi con ricette scenografiche a base di Asiago dop. Ad ideare la manifestazione lo chef  Massimo Spallino, del ristorante ''Alla Vecchia Stazione'' di Canove a Roana che prima di tutto ha radunato il territorio e poi ha costruito un percorso di formazione sul finger food con Gianluca Tomasi, team manager della Nazionale Cuochi Italiani, per approdare all’edizione 'zero' riservata alla stampa specializzata.

Le piccole opere d’arte (25gr. di prodotto cadauna) sono state presentate in 7 tappe emblema della storia del territorio. Tra hotel, ristoranti, malghe, rifugi, pasticcerie, agriturismi sono state coinvolte 32 aziende di 11 località diverse dei 7 comuni. Ne è venuta una straordinaria passerella di finger food: 37 degustazioni rigorosamente basate sulla tradizione.

Il tour è partito da Rotzo sede di un insediamento retico del primo secolo dopo Cristo. L'area degli scavi di Bostel è uno dei siti di maggiore interesse per lo studio dell'antico popolo dei Reti. Qui si sono esibiti Massimo Parini, Lorenzo Peron, Marcello Centorno, Federico Povoledo, Sabrina Mosele.

A Roana lo scenario è stato offerto dalla biofattoria sorta nella ''Cattedra'' di mussoliniana memoria una ex-scuola agraria dismessa oggi divenuta laboratorio e sede di coltivazioni bio, come luppolo e orzo che danno luogo alla Birra "Sette Teste". Qui si sono esibiti gli chef Massimo Spallino, Simone Schivo, Valeria Appetito, Marco Faccin, Giorgio Mosele e Sabrina Mosele.

Ad Asiago sede dell'Osservatorio Astronomico, erano due stelle Michelin, Alessandro Dal Degan e Alessio Longhini, a presentare la loro proposta finger, ma si è parlato anche di Astrofisica e delle ricerche che qui vengono condotte dall'Università di Padova. Tra queste anche un programma che coinvolge Italia e Austria ed ha come capofila proprio il Comune di Asiago per ridurre l'inquinamento luminoso.

Il Museo Palazzon ha dato lo scenario alla tappa di Lusiana Conco. Qui si custodiscono le tracce di antichi usi e costumi e si racconta di come le donne dell'altopiano facevano scarpe e cappelli, come accudivano i figli e quali erano le tradizioni tra 800 e 900. In questa cornice le creazioni di Davide De Agnoi, Sereno Corradin, Marco Rigoni, Federica Sole, Luca Scabio,  Ilario Cortese.

Il Parco di Gallio paradiso degli sport sull'altopiano, ideale d'estate per passaggiate a cavallo e percorsi in mountain bike, e d'inverno per il fondo, ha mostrato la bravura di Michele Mosele, Gabriele Giacon, Riccardo Cunico, Antonio Visentin, Franco Tura, Giovanna Schivo, Mirko Presti.

A Foza un'altra importante tappa per capire le genti dell'altopiano:  il Museo della Pecora che qui ha sempre avuto una lana speciale e particolarmente apprezzata. E così in quella che fu sede dell'antico municipio oggi si racconta storia e cultura. Qui le creazioni gourmet di Annamaria Pesavento, Sabrina Chiomento, Gianmarco Munari, Vanni Gheller e Nicola Rodeghiero.

A Enego è stato messo in luce l'immenso patrimonio ambientale delle malghe del territorio che producono Asiago Dop ma anche l'Enego ed il Marcèsina. Le malghe lavorano 90-120 giorni l'anno, da giugno a settembre. Ci sono 100 malghe, delle quali 30 private, 87 di proprietà collettiva, in 28 si produce formaggio e 12 sono anche agriturismi. A Malga 7 Caliere si sono esibiti Curzio Cerato, Roberto Meneghini, Silvio Rossi e Mirko Presti.

Alla già corposa brigata si sono accodati birrifici artigianali, distillerie, cantine e tutte e tre le categorie: Confcommercio, Confartigianato e Coldiretti.Un successo, perciò l'evento proseguirà nei prossimi anni, per far conoscere il livello di ristorazione dell'Altopiano. Con una prima replica  a breve: a settembre 2021.

Dopo il preview stampa, a settembre si terrà il Gran Galà del Finger, evento a numero chiuso e su prenotazione che servirà a finanziare l'edizione del 2022 che si vorrebbe aperta a tutti. Per quella data sarà anche pronto il ''Reggenza'' ovvero il finger emblema dei sette comuni dell’Altipiano: un'unica ricetta e un'unica proposta da assaggiare in ogni locale dei sette comuni.

Il ''Finger Reggenza'' sarà l'omaggio ad un'istituzione antica che governa il territorio da sette secoli: la  ''Spettabile Reggenza dei Sette Comuni'' fondata nel 1310. All'epoca i padri fondatori la immaginarono con lungimiranza come uno stato federale che solo Napoleone violò nel 1807, ma poi la Rggenza è tornata più viva e sentita di prima e ancora governa il territorio attarverso l'istituto della "proprietà collettiva" ovvero l'esercizio degli antichi usi civici: la terra non è alienabile e divisibile e tutti partceipano al patrimonio...di tutti. Un bell'esempio di autogoverno civico e solidaristico.

Questi 700 anni di storia sono nel dna dei 7 comuni Rotzo, Roana, Asiago, Gallio, Foza, Enego, Lusiana Conco che compongono l’Altopiano di Asiago, un territorio unico a cavallo tra Veneto e Trentino Alto Adige che durante la Grande Guerra divenne un unico fronte con italiani e austriaci a farsi la guerra.

c.perer - 3 luglio 2021

 


Autore: Corona Perer

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