Scienza, Ambiente & Salute

La società perfetta esiste: tra le formiche

Le formiche oricoltrici e tritafoglie di Giardini Trauttsmandorff

La società perfetta esiste: tra le formiche, però. E in particolare dentro una speciale categoria: quella delle  formiche oricoltrici e tritafoglie.

Ai Giardini Trauttsmandorff di Merano una delle attrazioni scientificamente più interessanti è rappresentata da una colonia di queste formiche collocata ai bordi di una  serra che accoglie piante tropicali. È una rarità assoluta: riescono a far crescere le ali nonostante non siano nel loro habitat naturale e questo consente l'accoppiamento in volo. Possono volare fino a 200 metri di altezza, dove si accoppiano e la giovane regina fecondata poi crea una nuova colonia. Ma la caratteristica della loro società è la perfezione.

Le formiche oricoltrici, hanno corpo diversi in base alla “professione” svolta: c'è la regina procreatrice, la soldatessa, e le manovali: le tagliafoglie. Poi ci sono anche le coltivatrici di funghi. Il loro habitat è suggestivo perchè è tut visibile allo sgiardo dell'uomo, mentre normalmente entrano nelle viscere della terra. A Merano si può vedere invece ogni fase del loro lavoro, suddiviso in “stanze” specifiche.

 

Il terrario accoglie anche piccoli animali (rane, iguane, cavallette) ed insetti provenienti da tutto il mondo. La grande attrazione è rappresentata proprio dalla colonia di formiche oricoltrici ospitate in una vetrina su misura, che offre una visione completa dei diversi momenti di vita quotidiana di questi laboriosi insetti.

Le formiche oricoltrici, contrariamente alle specie affini indigene delle nostre latitudini – che sono “cacciatrici o raccoglitrici”- sono delle verie e proprie contadine, anzi delle “coltivatrici”. Vale a dire che coltivano il loro “orto” di funghi, che rappresenta la loro fonte di sostentamento. Lo proteggono dai parassiti e lo bagnano continuamente con la saliva.

A Merano questo miracolo produttivo è chiaramente osservabile in una stanza di coltivazione che periodicamente deve essere svuotata in condizioni di massima sicurezza per evitare che le formiche fuoriescano.

Nutrono il fungo con particelle vegetali che raccolgono (stanza di alimentazione) e sminuzzano per formare delle minuscole palline. Senza il fungo, gli insetti morirebbero di fame e quindi il fungo viene curato e protetto con grande attenzione dalle coltivatrici. Le misure igieniche nel formicaio sono sorprendenti: delle operaie, per lo più anziane, trasportano i rifiuti patogeni in speciali stanze (stanze dei rifiuti).

Una meraviglia davvero per grandi e bambini che possono leggere semplici spiegazioni sulla vita delle formiche oricoltrici e interessanti curiosità, collocate di fianco a ciascuna vetrata.

Chi ha avuto la fortuna di camminare in una foresta dell’America Latina sicuramente si è imbattuto nei lunghi cortei di formiche intente nel tagliare e trasportare piccoli pezzetti di foglie:  le formiche oricoltrici o tagliafoglie, non si fermano mai. Il loro giardino sotterraneo è il fine ultio di ogni giornata. Ad una cera ora dormono (cioè si fermano) e appena la luce trapela in serra si svegliano, tutte insieme e riprendono il lavoro: tritare le fogie, trasportarle, decomporle per favorire la crescita del fung0 che le sfama e fa parte delle Lepiotaceae.

La loro energia? Inesauribile conecntrazione sull'obiettivo finale, accompagnaata da obbedienza, precisione,  costanza che ha permesso a questa specie di colonizzare e dominare tutte le foreste dell’America Centrale e Meridionale.

 


Autore: Corona Perer

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