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La frutta esotica è sempre più Made in Italy

Mango, papaya, kiwi, lime... italiani

Oggi i frutti tropicali vengono spesso coltivati non solo nei paesi d’origine, ma anche all’estero. L’Italia non fa eccezione, considerando che qui da noi si trova spesso un clima mite e temperato, specialmente nelle regioni meridionali, molto adatte per queste coltivazioni. Ma di quali frutti si parla e che caratteristiche hanno? Su questo tema può essere utile leggere l’approfondimento dedicato alla frutta esotica dei Fratelli Orsero, così da capire esattamente quali sono le diverse varietà e le loro peculiarità. Si parla ad esempio di due must come il mango e la papaya, insieme ad altri frutti molto noti e gustosi come i kiwi, gli avocado, il lime, il cocco, le banane e l’ananas.

Il mercato dei frutti esotici in Italia

Ad ogni regione la propria coltivazione, anche se si parla dei frutti di origine tropicale ed esotici. Alcune zone della penisola possiedono infatti delle caratteristiche che le rendono molte adatte a tale scopo. Spiccano su tutte la Sicilia e la Calabria, che possono appunto vantare un clima perfetto per crescere questi frutti. In Sicilia si trova la maggior parte delle coltivazioni di frutta esotica, specialmente se si fa riferimento alla sapodilla e al zapote nero, insieme alle banane, alla papaya e al litchi. Sicilia e Calabria hanno invece in comune le coltivazioni di altri frutti tropicali, come il frutto della passione, il mango e l’avocado. Quali sono le specialità calabresi? Basti citare alcuni esempi come le noci macadamia, la melanzana thay, l’annona e la canna da zucchero. Infine, è bene riportare qualche numero in merito al mercato dei frutti tropicali in Italia: nello specifico, il 61% dei consumatori tricolori acquisterebbe più frutti esotici se questi provenissero dalle coltivazioni italiane. Inoltre, il 71% degli italiani accetterebbe prezzi più alti pur di acquistare frutti esotici made in Italy. Si tratta quindi di un mercato molto redditizio che probabilmente vedrà crescere l’offerta nei prossimi anni.


La situazione in Sardegna e in Sicilia

Sardegna e Sicilia sono due delle regioni più coinvolte dal fenomeno delle coltivazioni di frutti esotici, quindi è bene studiare le rispettive situazioni. Per quanto concerne la Sardegna, sono stati fatti degli importanti investimenti in questo settore, soprattutto se si parla del kiwano africano, uno dei frutti tropicali più apprezzati in questo momento. Ci sono anche delle nuove scommesse come il crosne e lo yakon, sebbene si tratti di sfide più complesse per una questione climatica. E la Sicilia? Qui si sta puntando molto forte sul mango e sugli avocado, molto apprezzati dai consumatori italiani, oltre che sul frutto della passione. Ma ci sono delle conseguenze che preoccupano gli agricoltori, come ad esempio i cambiamenti climatici recenti che hanno portato alla fioritura anticipata delle piante da frutto. A lanciare l’allarme è stata la Coldiretti di Catania che ha sottolineato come questo generi parecchia incertezza in termini di produzione.

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