Scienza, Ambiente & Salute

Benedetta sia la castagna

Ottima alternativa al pane, alla pasta o alle farine in caso di celiachia

Il castagno rientra tra le produzioni locali pregiate e di nicchia, un prodotto che sta diventando sempre più importante nel panorama produttivo e paesaggistico locale e nazionale e ha le potenzialità per un ulteriore rilancio.

L’Italia è tra i più importanti attori sul mercato internazionale dei prodotti castanicoli. Tuttavia, gli operatori di filiera devono affrontare importanti problemi sia nella gestione dei castagneti, sia nella valorizzazione dei prodotti, in un contesto che richiede sempre più l’inserimento di nuove forze nella conduzione, anche in considerazione delle importanti ricadute ambientali e socio-economiche del settore.

Le aziende agricole con castagneto da frutto in Italia sono circa 18.000 con una superficie investita a castagneto da frutto pari a poco meno di 43.000 ettari per una produzione annua di 50.889 tonnellate. Il Trentino ha una superficie coltivata a castagneti di 240 ettari per una produzione annua di 15.000 quintali. 

Le castagne sono particolarmente ricche di carboidrati, ottima alternativa al pane, alla pasta o alle farine adatti anche a chi soffre di celiachia poiché non contenenti glutine.
Sono ricche di sali minerali e vitamine e in particolare di vitamine del gruppo B, vitamina E, vitamina K, potassio, fosforo, magnesio, zinco, rame e manganese.

Sono un frutto particolarmente calorico, 100 g di castagne apportano circa 174 calorie, e per questo motivo andrebbero consumate con moderazione fuori pasto oppure sostituite ad altri alimenti nel pasto principale. Inoltre sono molto sazianti, grazie alla gran quantità di carboidrati amidacei, ma al tempo stesso sono povere in grassi. Hanno un indice glicemico medio-alto, anche se più basso rispetto alla farina bianca o al riso brillato e analogo a quello della farina integrale.

Hanno proprietà antinfiammatorie, grazie alla presenza di acidi fenolici conosciuti per il potente potere antiossidante; ripristinano l’attività intestinale, grazie all’abbondanza di fibre; hanno un’attività prebiotica, (si parla di attività prebiotica quando ci si riferisce a tutti quei composti in grado di essere utilizzati dalla nostra flora batterica come substrato di crescita, per alimentarsi e rimanere in salute).

Le castagne abbassano i livelli di colesterolo LDL, essendo ricche di fibre limitano l’assorbimento del colesterolo. Oltre alle fibre, a favorire la riduzione del colesterolo intervengono anche gli acidi grassi omega3 e omega6 presenti nel frutto.

E non è tutto perchè sono ricostituenti, possiedono acido folico (dunque sono ottime in gravidanza o in caso di anemia). Prevengono le patologie neurodegenerative, grazie alla presenza di vitamina E, fondamentale per il benessere del nostro sistema nervoso e per la prevenzione di una serie di patologie degenerative legate all’età.

Sono utili anche per la pelle per la loro azione riparatrice grazie al contenuto di antiossidanti l’estratto di castagne potrebbe risultare utile nel migliorare l’idratazione e il danno alla pelle provocato dall’esposizione ai raggi UV,  contengono zinco, e sono utili alla salute della prostata.

Spesso però ad ammalarsi ....sono gli alberi di castagno. In Trentino hanno trovato sede anche le prime ricerche sul cancro della corteccia o il mal dell’inchiostro e avversità entomatiche come i Lepidotteri Tortricidi e la vespa cinese. Tra i primi, Cydia fagiglandana Zel. e C. splendana Hb. sono le specie più dannose. Per combattere tali parassiti sono state messe a punto tecniche innovative di lotta biologica, basate sulla confusione sessuale o rilascio di un parassitoidi specifici capaci, ad esempio, di ovideporre nelle galle dove si sviluppa il fitofago.

 

 


 

 

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