Foto e testo: Corona Perer
Foto e testo: Corona Perer
Arte, Cultura & Spettacoli

Vaduz: la donna sdraiata

Botero tra i tesori d'arte del Principato del Liechtenstein

A Vaduz, capitale del Principato del Liechtenstein, c'è una donna sdraiata che il Principe del Liechtenstein può vedere dall'alto del suo castello. E' la donna di Botero, una straordinaria scultura dalle forme generose e tipiche dello scultore, scomparso da poco e sepolto - per sua ultima volontà -  in Italia, nella città d'arte di Pietrasanta.

La Ruhende Frau è stata scolpita nel 1993. Giace rivolta verso le Alpi vizzere incastonata tra due edifici di architettura contemporanea, accanto all'entrata del Kunstmuseum Liechtenstein e a pochi passi c'è la Hilti Art Fundation. Basta guardarla dai piedi e alzare di poco gli occhi per scorgere il castello del Principes che certo da lassù può vedere questo gioiello di arte cotemporanea.

 Ruhende Frau, BOTERO (foto c.perer)

Non è l'unico. Di arte a Vaduz, capitale del piccolo Principato, ce n'è tanta. Il Paese, noto anche per essere una paradiso fiscale, ospita collezioni importanti come quella del magnate Hilti (titolare della omonima impresa metalmeccanica) che annovera capolavori di arte del '900.

Nel corso principale architettura e arte contemporanea (foto c.perer)

 

E poi ci sono le collezioni del Principe Hans-Adam II, conservate in una piccola e preziosa camera delle meraviglie: una straordinaria collezione di uova Fabergè, stampe antiche, il guanto di una armatura molto preziosa  (che giace monca, chissà dove...) e la corona del monarca. Di grande interesse anche un maxi orologio tutto d'oro.

La collezione d'arte del Principe tra cui il famosissimo uovo Fabergè (foto c.perer)

In realtà la famiglia regnante viene descritta con affetto per la semplicità delle sue abitudini. La domenica vanno a messa (dove siedono sopra al presbiterio) ed il principe Hans guida personalmente la sua Audi. Lo descrivono come un abile affarista che ha già preparato la successione.

Del giovane principe ereditario Alois, già reggente, si dice invece che abbia il cuore e la sensibilità del nonno, ancora molto amato, perciò si attende con affetto che lo scettro passi nelle sue mani. Il Castello dei Principi sovrasta l'abitato e i sudditi sanno se sono in casa da una particolare bandiera, che viene esposta oltre a quelle che stanno ad indicare la dimora principesca.

La dimora del Principe regnante (foto c.perer)

Il piccolo stato è un caso a sè. Anzi è un mondo fatto di tanti mondi: quello agricolo e contadino, quello industriale, quello della high society e quello dell'alta finanza, quello dell'arte e quello dei vignaioli. E' una striscia di terra, dove il Reno scorre su un’ampia pianura alluvionale segnando il confine con la Svizzera. Qui si vive bene e si guadagna moltissimo. Gli stipendi sono molto più alti (anche il costo della vita, però). Molti fanno i frontisti: vanno e vengono dalle vicine Austria, Germania e Svizzera ed un terzo della popolazione residente è costituito da stranieri. La religione prevalente è quella cattolica (76%).

Davanti al Parlamento una scultura parla del Popolo e parla anche della Corona. Parla anche del Potere che resta in mano al Popolo chiamato spesso a decidere con lo strumento dei referendum.  Hans-Adam II, salito al trono nel 1989, chiese di rafforzare i suoi poteri rispetto a quelli del Parlamento. La contrapposizione tra Corona e Parlamento si risolse in parte nel 2003, con la netta vittoria per via referendaria delle richieste di Hans-Adam II, che però nel 2004, pur rimanendo a capo dello Stato, ha nominato reggente il figlio Alois.

 

Il principato di Liechtenstein fu creato nel 1719, quando l’imperatore Carlo VI costituì in un unico principato le signorie di Schellenberg e di Vaduz, che il principe Johann Adam Andreas Liechtenstein aveva acquistato dai conti di Hohenems. Dal 1806 al 1814 il Liechtenstein fece parte della Confederazione del Reno, quindi fino al 1866 della Confederazione tedesca.

Dopo la Prima guerra mondiale, al patronato dell’Austria subentrò quello della Svizzera che da allora esercita anche il diritto di rappresentanza diplomatica e consolare presso gli altri Stati. Neutrale nella Seconda guerra mondiale, il Liechtenstein ha avuto una vita politica conservatrice. Basti un dato: solo tra il 1984 e il 1986 fu esteso alle donne il diritto di voto in tutto il paese, mentre nel 1992 un emendamento costituzionale sancì l’uguaglianza tra uomini e donne. 

Il Parlamento e il palazzo del Governo accanto (foto c.perer)

Tra il 1999 e il 2000 uno scandalo finanziario vide esponenti di spicco della classe dirigente accusati di illecite operazioni di riciclaggio. Varie misure furono adottate per far fronte alla crisi e recuperare il prestigio internazionale che sembrava essersi compromesso. Nel 1995 il Principato è entrato a far parte dello Spazio economico europeo con attenta sorveglianza sulla criminalità finanziaria (riciclaggio di proventi da attività illecite) e nel 2009 gli standard internazionali per la trasparenza fiscale stabiliti dall’OCSE erano tutti rispettati.

L’economia del principato è assai florida, come dimostrano il PIL pro capite elevatissimo, il ridotto tasso di disoccupazione (attorno all'1,5%) e l’inflazione di fatto vicina allo zero. Da paese essenzialmente agricolo, con fiorenti allevamenti (bovini, suini, ovini), grazie ai vasti prati e pascoli permanenti, il Principato è diventato vivace anche nel settore industriale con attività dal tessile all'alimentare e alta specializzazione nei settori metalmeccanico, chimico-farmaceutico, degli strumenti ottici e delle protesi dentarie.

E poi ci sono le banche, le attività finanziarie, le immobiliari e il turismo. Essendo sede di molte aziende straniere c'è molto capitale grazie anche agli strettissimi legami doganali e monetari con la Svizzera. Da vedere il piccolo e raccolto museo etnografico dove sono raccolte le storie e le ''povere cose'' dei Vallesi, la comunità che rappresenta il primo nucleo originario del Principato. Si trova in collina, oltrepassato il Castello, nei pressi di Schaan, una delle frazioni del Principato. E qui si entra in un altro mondo fatto di pastori nomadi e contadini ricco di fede e di tradizioni.  Sembra di osservare un Paradiso non troppo distante nel tempo se si considera la giovane età di questo piccolo stato, il quarto più piccolo al mondo (insieme a Vatcano, Monaco e Rimini).

E a proposto di Paradiso una sosta di gusto si può fare al ristorante Edelweiss proprio a Schaan. Qui si assaggiano i gnocchetti tipici accompagnati dall'ottimo vino del Liechtenstein.

Il Museo etnografico racconta l'epopea dei Vallesi primi abitanti del Principato (foto c.perer)


Autore: Corona Perer

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