
''L'eretica e le altre'' di Gaia Giongo
Dissacrare con ...poesia (Edizioni Bette)
(Corona Perer) - Dissacrare con poesia e con uno strumento: la silloge poetica, ovvero la raccolta di poesie su un tema comune e di un unico autore ( "syllogé" deriva dal greco e significa appunto "raccolta"). E qui l'autrice è una, Gaia Giongo, criminologa con la passione dell'arte, ma i temi sono centomila perchè la sua silloge, dopo aver fatto molti voli tra molte casuali parole (e diremo come), approda ad un tema unico: la donna.
''L'eretica e le altre'' di Gaia Giongo è dunque qualcosa di più: è una silloge di poesia visiva. Il processo creativo che sta a monte è a dir poco bizzarro. L'autrice crea i versi partendo dall'enigmistica, tagliando e incollando, e cioè riassemblando i quesiti delle parole crociate. Il risultato è stupefacente.
E anche la copertina (bellissima) restituisce i voli tra molti mondi. Si tratta di un soggetto realizzato dalla stessa autrice, che trasmette l'immagine di una donna pensante, una donna con dentro tanti mondi e con un corpo che è paesaggio. Incarna e manifesta la capacità generativa del femminile.
A cavallo tra l'invenzione letteraria e il collage, i versi di Gaia Giongo sgorgano da domande. Ritagli di enigmistica che partono da definizioni e finiscono per comporre poesie flash.
La creatività dell'artista interviene nell'editing che integra, smussa, taglia, accorpa e riassegna significati. Un gioco? Sì, un gioco, che tuttavia non è privo di senso perché leggendo ogni verso si torna proprio al punto di partenza: definire!
Il potere del linguaggio sta quindi in stringhe di parole provenienti da altro. Da esse sgorga l'atto creativo. Immaginiamoci davanti al cruciverba:
11. Una che sa molte cose
14. Una che fa vita nomade
46. Una che vive nel caos
28. Una che mette paura
45. Una che ha la sorte segnata
2. Una che non prega mai
16. Una che non c'entra
3. Una che fa i figurini
''Una che'' è la donna, o meglio, l'immagine della donna colta in epoche storiche e contesti culturali diversi. Il filo rosso corre lungo millenni, attraversa gesti e parole, magari irriverenti e dissacranti, e non temendo aspetti intimi e imprevisti (le parole si riassembleano a caso, come detto), approdano a una nuova dimensione in totale libertà. E' la dimensione poetica.
"Le protagoniste escono dagli avamposti narrativi a cui sono state assegnate - spiega Gaia Giongo - come se stessero compiendo un esercizio di disobbedienza, cosi facendo escono da stereotipi tipici del femminino".
Strappate dai cliché, dai quali queste donne scappano e smesso di essere funzionali sono protagoniste della propria storia.
"Ogni componimento di questa silloge è ispirato a un'entità femminile" aggiunge l'autrice "ma per ognuna ho immaginato nuove gesta" .
Gaia Giongo, poetessa visiva
Gaia Giongo si era già occupata di protagonismo femminile ed aveva partecipato ad un'operazione promossa da Serena Dandini, in occasione delle celebrazioni per l'8 marzo con Medichesse e Sciamane (leggi > qui)
"L'eretica e le altre" forse ne è l'evoluzione perchè evoca soggetti femminili che fanno rivoluzioni. "Sono donne che sbeffeggiano tradizioni, che si ritirano in solitudine, che dicono sciocchezze, che si chiamano a raccolta a vicenda, che ereditano poteri antichi e che, a volte, li tradiscono. Fanno un po' quello che vogliono" commenta Gaia Giongo laureata in Antropologia e in Sociologia all'Università di Bologna.
Dopo aver lavorato nella cooperazione internazionale e come ricercatrice per l'Università degli Studi di Trento e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, nel 2022 ha iniziato il Dottorato in Studi di Genere presso l'Università di Palermo e si è specializzata nell'ambito della violenza maschile sulle donne. Già autrice di Girone (2022) e il Mago di Ozio (2017), Edizioni Disegnograve, è cresciuta in una famiglia dove arte e diritto sono sempre andate di pari passo: padre pittore e scultore e madre avvocata ma anche scrittrice e illustratrice.
''Con questa prospettiva, la raccolta immagina di restituire pieni poteri e licenza d'espressione ai soggetti femminili, in un approccio poetico che, guardando allo stile letterario degli haiku giapponesi, considera la brevità dei versi come leva di incisione e l'evocazione sensoriale come arena immaginifica" afferma l'editore, Bette di Padova. La raccolta esce in una collana dedicata alla poesia diretta da Jessica Lusa che in prefazione segnala come il lavoro provenga da un'attenta ricerca sull'antropologia di genere. ''La raccolta si articola in due sezioni, 'Le eretiche' e 'Le caustiche'. 'Le prime sono figure dissidenti, spiritualmente insubordinate, donne che remano contro. Le seconde sono ''le altre'' quelle che bruciano, quelle che parlano per eccesso, per sarcasmo, per ironia tagliente''
''Gaia Giongo analizza come le culture abbiano costruito, lungo i secoli, immagini del femminile funzionali e utili a controllare i corpi e a prescrivere i comportamenti. Ma cosa succede se quelle immagini si incrinano? Se la santa si rifiuta di essere martire, se la dea rivendica la propria imperfezione? Cosa accade se le figure femminili del mito sono libere di disobbedire, smentire, ridefinirsi? L'autrice pone domande apparentemente semplici in un tentativo di dar corpo alla narrazione femminile, creando - e non generando - uno spazio in cui esprimere se stesse senza dover necessariamente servire a qualcun altro''.
E dunque i versi vengono da una lingua molto interessante, per non dire intrigate: quella della disobbedienza. A metà tra letteratura e gesto artistico diventando performance verbali.
''Atti di sottrazione e risignificazione. In esse l'arte non è celebrazione ma dissacrazione, non è specchio ma disincanto'' aggiunge Jessica Lusa. ''Questa raccolta è una costellazione di voci che non pretendono coerenza o purezza, ma libertà e pluralità''.
L'ERETICA E LE ALTRE - di Gaia Giongo
Edizioni BETTE Padova
Collana Poesia
Euro 12,00
Autore: Corona Perer
www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*
Commenti (0)
Per lasciare un commento