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Le nebbie di Luserna, felice isola cimbra

Un paese, uno scrigno magico entrato tra i borghi più belli d'Italia

Magica d'autunno quando le nebbie autunnali risalgono la valle dell'Astico e avvolgono l'altopiano su cui si erge il piccolo e prezioso abitato. Luserna (Lusérn) racchiude storia e cultura di confine, è piccola ma essere grande nella sua ospitalità, preserva la sua storia come un bene prezioso e lo tramanda attraverso le sue istituzioni e la sua gente con amore.

Lusérn pochi giorni è entrata a far parte de “ I Borghi più Belli d’Italia”. Un riconoscimento importante che certifica la peculiarità di questo borgo in cui storia, cultura, tradizioni e il suono di una lingua antica - il cimbro- si fondono creando un luogo con un’identità unica e secolare.

Grande la soddisfazione del Sindaco di Lusérn Gianni Zaiga che indica nell'offerta culturale e ambientale il must della destinazione. "Ringrazio oltre all'APT Alpe Cimbra, anche il Centro Documentazione Luserna, l'Istituto Cimbro, i ristoratori per l'offerta enogastronomica e i dipendenti del Comune" ha commentato.

"L’Apt Alpe Cimbra ha creduto fin da subito nella candidatura di Lusérn, ritenendo l’appartenenza ai Borghi più Belli d’Italia un tassello fondamentale per far conoscere Luserna a un pubblico più ampio e che sceglie i borghi come luoghi di visita e di vacanza", afferma Daniela Vecchiato Direttore Alpe Cimbra.

Luserna è l'ultima isola linguistica cimbra nella quale sopravvive l'antica lingua medio-alto tedesca importata nelle Prealpi Venete e trentine dai coloni bavaresi immigrati all'inizio dello scorso millennio in queste valli. Si trova al centro degli altopiani che si estendono tra Folgaria, Lavarone e Asiago quindi tra la Valsugana e la Valdastico.

L'ambiente è di grande bellezza: boschi, distese di prati, strade forestali ben tenute, sentieri tematici ideali per le passeggiate e una interessante offerta culturale grazie alle attività del Centro di Documentazione di Luserna che oltre preservare e tramandare le antiche tradizioni cimbre, promuove mostre temporanee.

L'ultima è stata dedicata agli antichi abitanti ovvero alla preistoria degli altipiani cimbri grazie a reperti, installazioni e filmati realizzati in collaborazione con l'ufficio Beni Archeologici della Provincia di Trento, il Muse e il museo civico di Rovereto. La comunità qui ha sempre saputo convivere con l'Orso e ora vede riaffacciarsi la presenza del lupo al quale ha dedicato una speciale sezione del suo museo.

Al Centro di Documentazione si racconta anche l'arte del merletto e della comunità Cembra una delle attività manuali che hanno permesso un paese tipico di montagna come Luserna di mantenere intatta la propria identità, una storia fortemente segnata dalla Grande Guerra.

 

Il primo conflitto mondiale trasformò le sue genti in pedine di uno scacchiere internazionale che snaturò le relazioni tra popoli fino ad allora amici ma anche i confini fino ad allora unitari. Il forte di Luserna è uno dei segni tangibili di quella che fu definita la inutile strage.

Luserna è magica anche d'inverno quando la neve avvolge il villaggio in invidiabile posizione logistica: a poca distanza dal centro fondo di Millegrobbe e dalla skiarea di Lavarone.

E incanta anche nel piatto: una ricca gastronomia che lascia stupiti. Ne abbiamo avuto un coreografico saggio all'Agriturismo Galeno (via cima Nora, 34), dove il menù è tutto strutturato sui prodotti della casa e dove la tradizione diventa gourmet con il tris di canederli con fonduta di formaggi (fantastico anche per la sua bellezza compositiva).

 

Tutte le carni di maiale e manzo e le verdure sono di produzione dell'Azienda agricola che ha ormai 27 anni di storia. La conduzione familiare è affidata alle sorelle Nicolussi Galeno che portano avanti l'attività fondata dai genitori. Stefania è la chef. Bravissima non solo nella bontà e varietà di piatti che affondano le radici nella cultura cimbra, ma anche per la fantasia, la cura e la creatività dell'impiattamento.

L'antipasto di formaggi è sempe accompagnato dalle mostarde della casa. Per abbellire i suoi piatti Stefania Nicolussi Galeno utilizza i fiori della Malva, della Calendula del Fiordaliso, della Borragine che fa crescere nel suo orto.e il piatto Galeno composto dalla lucanica Trentina alla griglia, con la tosella fresca di giornata (prodotta al mattino in agritur), polenta crauti e funghi.

Nel menu ci sono anche i tipici ''grostel'' ovvero una  arrosticciata di maiale con cipolla e pancetta e il piatto Cimbro costituito da canederli, lonza di maiale affumicata della casa, crauti e funghi.

Delizioso il dessert con la pigna di cioccolato gianduia circondata da fiori, frutti di bosco e panna della casa raccolta dal latte delle mucche munte al mattino.

 

È possibile anche soggiornare nell'agriturismo che dispone anche di 12 stanze (quote a partire dai €65 per la mezza pensione). Tra l'altro vicino  ai sentieri tematici di Luserna. Dall'agritur si può partire a piedi e compiere una meravigliosa passeggiata lungo  il  ''sentiero dell'immaginario'' un piacevole percorso che attinge alle leggende tramandate e che parlano di personaggi mitici.

Imboccando la brughiera si entra nel regno della Frau Pertega, ieratica figura a metà tra la strega e la fata che assicurava il progredire della specie e quindi la sopravvivenza dei Cimbri.

Secondo la tradizione a Luserna i bambini non vengono portati dalla Cicogna ma si vanno a prendere dalla Frau Pertega nome che deriva dal gotico Bairhts che significa "luminoso". Questa figura immaginaria abitava in località Loch von Uasan a Obarlaitn che si trova ad est del paese di Luserna, in una grotta dove custodiva i bambini non ancora nati in ammollo in piccoli tini. La Frau era in grado di provocare temporali, e nel risciacquare i tini di produrre i tuoni. Quando una coppia desiderava un bambino si accordava con la levatrice che aveva il compito di prelevarli dalla Frau dalla quale si recava  generalmente di notte. La leggenda dice che la levatrice si fermava in cima alla scala che conduceva alla sua Grotta e la chiamava. Riconoscendo la voce la Frau usciva dal suo antro portando un bambino: la levatrice doveva accettare il bambino affidato che fosse maschio o femmina.

Luserna è una dei quattro pilastri dell'Alpe Cimbra  insieme a Lavarone, Folgaria e Alta Vigolana. Un territorio che è entrato per la sua dolcezza e ricchezza paesaggistica e culturale nel circuito delle Perle Alpine.  Ed è un paese che conquista per la sua capacità di essere scrigno magico: racchiude storia e cultura di confine. Pur graffiata dal passato, ha guardato e guarda avanti. L'amministrazione comunale per contrastare lo spopolamento ha varato un progetto di ''abitare collaborativo'' all’interno del Distretto famiglia della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri denominato “Coliving collaborare condividere abitare”. Ha messo a  disposizione di 4 alloggi in comodato gratuito per un periodo di 4 anni. Le coppie giovani sono arrivate: in cambio è stato chiesto di impegnarsi nei confronti della comunità di Luserna contribuendo con attività di volontariato a favore del benessere di tutti.

E' questo il modo per camminare nel presente guardando al futuro, in una comunità piccola e grande nella sua ospitalità e nelle storie che riesce a raccontare anche quando è muta: basta contemplare il paesaggio e... immaginare streghe e fate.

info:
www.alpine-pearls.com
www.alpecimbra.it
Centro di Documentazione Luserna

 


Autore: Corona Perer

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