La Tenuta Sant'Antonio e la Vallagarina
La Tenuta Sant'Antonio e la Vallagarina
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E' nato Oxenfeld

Il pinot bianco delle Tenute Bossi Fedrigotti

(Corona Perer) - L'ultimo nato delle Tenute Bossi Fedrigotti si chiama Oxenfeld, ha una veste ''pop'' ma una storia molto antica. Il forte legame del vino con il territorio è da sempre la cifra delle Tenute dei Conti Bossi Fedrigotti, una famiglia che è da sempre legata a Rovereto e alla Vallagarina.

Se si cercano le immagini dei vigneti più belli della Valle dall'Adige una delle prime iconiche immagini è proprio la Tenuta Sant'Antonio dove in questi giorni è stato lanciato il pinot bianco che prende il nome proprio dell'antica casata dei Bossi Fedrigotti von Oxenfeld.

E' la figlia del Conte Gianpaolo, Valerie Bossi Fedrigotti ad aver portato avanti il progetto, lavorando a stretto contatto con l'enologo Nicola Biasi. Oxenfeld porta in etichetta la costellazione dell'aquilone (Boote) che contiene Arturo la stella più luminosa dell'universo. E' una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo e rappresenta un contadino con i suoi buoi. ''Guardavamo quella costellazione la sera in cui ha avuto origine il progetto''. Non c'era suggestione migliore: a parte l'aquilone che richiama la libertà, la casata porta nel cognome proprio il ''Campo di Bove'', traduzione letterale di Oxenfeld! 

Il lancio ufficiale di Oxenfeld ha avuto luogo nel corso di in una esclusiva serata alla presenza di addetti ai lavori e con testimonial Giuseppe Carrus (Gambero Rosso).

Biasi ha spiegato che nei 7 ettari e mezzo dei vigneti della tenuta di Sant'Antonio, poco sopra Pomarolo, in Vallagarina, il Pinot è risultato essere più performante di uno Chardonnay e allora si è lavorato a nobilitarlo con una sua etichetta e un lavoro di affinamento che ha permesso a questo vino di stare dignitosamente a confronto con altri pinot bianchi blasonati, provenienti dal Collio, dall'Alsazia, dal Friuli e dalla cantina di Bolzano.

Oxenfeld, comparato con altri vini di lignaggio si evidenzia come ''...un vino chiaro, di luce bianca, finezza ed eleganza che soddisfa la beva'' ha detto Giuseppe Carrus nel corso della degustazione verticale che ha permesso di conoscerne il carattere. La bottiglia ha tappo a vite. ''Vogliamo semplificare le cose'' ha aggiunto Nicola Biasi.

''Oxenfeld nasce da un lavoro in team, in cui strategico è stato anche il nostro capo campagna Roberto Matuzzi'' racconta Valerie Bossi Fedrigotti.

E' un vino di 12,5 gradi e a settembre sbarcherà nell'Horeca. Il potenziale della tenuta è molto ampio: delle 13-14.000 bottiglie, 6.700 sono state destinate a questo nuovo vino su una produzione annua che è di 50 ettolitri di vino (8.000 bottiglie vanno di norma alla spumantificazione del Trento Doc).

A salutare il nuovo nato delle Tenute e la sua creatrice, una grande festa corroborata anche dalle scelte enogastronomiche di Buonissimo Catering culminate in una maestosa paella. E la ciliegina sulla torta è stata data dal festoso  accompagnamento musicale della Banda Storta di Trento Una festa piaciuta molto anche alla mascotte di casa, lo scodinzolante Sherlock come si vede nel video guarda qui

 


Autore: Corona Perer

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