Viaggi & Reportages

L'orto del Castello di Miradolo

E' primavera per l'orto giardino di Paolo Pejrone

L'orto del Castello di Miradolo è circolare: armonioso, chiuso, protetto. Paolo Pejrone architetto paesaggista ha messo a dimora piante orticole e fiori tra specie rare e antiche.

Dopo l’estate, l’autunno e l’inverno, è arrivata la primavera a “Oltre il Giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone”, la mostra che segue il corso delle stagioni, che accompagna il trascorrere del tempo, che muta prospettive, colori, luci e ombre, come un giardino. Il progetto espositivo, distribuito nelle sale storiche del Castello e nei sei ettari del Parco all’inglese che lo circondano, è stato immaginato come un cammino ideale lungo un anno, fino al 15 maggio 2022, dove le opere in mostra cambiano con il variare delle stagioni.

 

 

Nella sua inedita e ultima veste, quella primaverile, saranno esposti nuovi modelli e disegni pomologici di fragole, albicocche, mele e pere, in tema con la stagione, di Francesco Garnier Valletti, ultimo ineguagliato modellatore e riproduttore di frutti artificiali, artigiano, artista e anche scienziato, e il “Tappeto natura – Cavolo canario” di Piero Gilardi. I tappeti natura riproducono fedelmente scenari naturali con intento ironico e polemico: l’artista prende spunto dalla pop art statunitense, in particolare le creazioni di Claes Oldemburg, per denunciare l’intervento dell’uomo che ha trasformato la natura in realtà asettica e del tutto artificiale.    

Le nuove opere si affiancano a quelle già presenti, provenienti per la maggior parte da collezioni private, di Andy Warhol, Giorgio Griffa, Lucio Fontana, Giovanni Frangi, Francesco Menzio, Arrigo Lora Totino, Gilberto Zorio, Umberto Baglioni, Paola Anziché, Robert Rauschenberg, Giuseppe Penone, Mario Merz, Giovanni Anselmo, per costruire un dialogo immaginario con le parole dell’architetto Paolo Pejrone intessendo riferimenti e suggestioni e suggerendo letture e possibili interpretazioni del percorso di visita per costruire un cammino, oltre il giardino.

 

L'idea di far rinascere l'orto al Castello di Miradolo è un desiderio da anni che ha preso vita grazie alla capacità visionaria dell'Architetto, condivisa da Paola Eynard.

Lungo il perimetro sono stati inseriti pali di legno di castagno, montati su stele di pietra, come si usava un tempo nelle campagne pinerolesi. Filari di uva bianca, fragoline di bosco, garofanini, mughetti, peonie, ellebori e altre delicate essenze. All'interno dell'orto, piante orticole e floreali, riproposte tra specie rare e antiche.Al centro dell'orto una vasca quadrata di pietra, riproposta con vecchi lastroni ritrovati al Castello. L'acqua è in movimento perpetuo: scorre ininterrottamente, alimentata dall'antico pozzo.

Paolo Pejrone è l'uomo che ha messo mano al delicatissimo intervento nell'orto " diffuso" dell'Infinito e il suo ermo colle di Recanati. Nato a Torino nel 1941, nutre amore per l'orto e per il giardino da bambino. Laurea in Architettura al Politecnico di Torino diventa allievo di Russell Page (1906 - 1985), uno dei più grandi paesaggisti inglesi del Novecento, che lavorò con successo in tantissimi giardini nei diversi continenti;  l'amore green viene affinato , a Rio de Janeiro con Roberto Burle Marx (1909 – 1994) paesaggista pittore.

Pejrone ha lavorato come architetto di giardini in Italia, Francia, Svizzera, Arabia Saudita, Grecia, Inghilterra, Germania, Spagna, Belgio, Principato di Monaco e Austria.
È membro delle più importanti associazioni nazionali e internazionali dedicate all’architettura del giardino ed è stato il fondatore e Presidente della Associazione Parchi e Giardini d’Italia.
Nonché fondatore  dell'Associazione Amici del Castello di Racconigi.

''Questo progetto ha l'obiettivo di tramandare la storia del luogo e, con essa, una vocazione e un sapere antico: ogni spazio nasconde una storia, bisogna solo saperlo ascoltare” commenta soddisfatta Paola Eynard vice Presidente Fondazione Cosso, che questo castello ha acquistato con la madre.
Lo ama e lo cura con una passione esemplare.

 

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Commenti (0)