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L'orto giardino di Paolo Pejrone

Castello di Miradolo, dare spazio al silenzio

L'orto del Castello di Miradolo è circolare: armonioso, chiuso, protetto. Paolo Pejrone architetto paesaggista ha messo a dimora piante orticole e fiori tra specie rare e antiche.

Pejrone ha lavorato come architetto di giardini in Italia, Francia, Svizzera, Arabia Saudita, Grecia, Inghilterra, Germania, Spagna, Belgio, Principato di Monaco e Austria. È membro delle più importanti associazioni nazionali e internazionali dedicate all’architettura del giardino ed è stato il fondatore e Presidente della Associazione Parchi e Giardini d’Italia. Nonché fondatore  dell'Associazione Amici del Castello di Racconigi.

L'idea di far rinascere l'orto al Castello di Miradolo è un desiderio da anni che ha preso vita grazie alla capacità visionaria dell'Architetto, condivisa da Paola Eynard. “Oltre il Giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone”, segue il corso delle stagioni, che accompagna il trascorrere del tempo, che muta prospettive, colori, luci e ombre, come un giardino. Il progetto coinvolge i sei ettari del Parco all’inglese che  circondano il castello.

''L'obiettivo è di tramandare la storia del luogo e, con essa, una vocazione e un sapere antico: ogni spazio nasconde una storia, bisogna solo saperlo ascoltare” commenta  Paola Eynard vice Presidente Fondazione Cosso, che questo castello ha acquistato con la madre.

 

Lungo il perimetro sono stati inseriti pali di legno di castagno, montati su stele di pietra, come si usava un tempo nelle campagne pinerolesi. Filari di uva bianca, fragoline di bosco, garofanini, mughetti, peonie, ellebori e altre delicate essenze. All'interno dell'orto, piante orticole e floreali, riproposte tra specie rare e antiche.Al centro dell'orto una vasca quadrata di pietra, riproposta con vecchi lastroni ritrovati al Castello. L'acqua è in movimento perpetuo: scorre ininterrottamente, alimentata dall'antico pozzo.

Paolo Pejrone è l'uomo che ha messo mano al delicatissimo intervento nell'orto " diffuso" dell'Infinito e il suo ermo colle di Recanati. Nato a Torino nel 1941, nutre amore per l'orto e per il giardino da bambino. Laurea in Architettura al Politecnico di Torino diventa allievo di Russell Page (1906 - 1985), uno dei più grandi paesaggisti inglesi del Novecento, che lavorò con successo in tantissimi giardini nei diversi continenti;  l'amore green viene affinato , a Rio de Janeiro con Roberto Burle Marx (1909 – 1994) paesaggista pittore.

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