Pan Bianch by Sergio Ferrua
Pan Bianch by Sergio Ferrua
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Pinerolo, culla del panettone

Cuore medievale, patria della Cavalleria e nobile storia sabauda

Un cuore medievale, una storia sabauda e una corona di monti di straordinaria bellezza tra i quali svetta per bellezza la cima innevata – a quota 3800 metri - il Monviso.  Andando verso il Sestriere è una tappa obbligata, il ''fuori porta'' dei torinesi che qui fanno tappa nelle prestigiose cioccolaterie ed hanno tanta della loro storia.

In centro storico una ragguardevole traccia identitaria è rappresentata dalla casa del Senato, fatta costruire da Ludovico d'Acaia come sede della Curia nella XV secolo. Il Palazzo si presenta integro nelle primitive strutture. E' qui che nel 1713, Vittorio Amedeo II installò il Senato del pinerolese con giurisdizione su tutto il Piemonte.

Scherzando - ma non più di tanto - i pinerolesi dicono che Torino si trova in provincia di Pinerolo. Oggi la Casa del Senato è un museo che ospita la storia della Pinerolo di età romana.

Salendo le viuzze si arriva a Piazzale San Maurizio, luogo panoramico da cui si può vedere una splendida vista sulla città, sulla pianura Pinerolese e le Valli Valdesi. Passeggiando tra vicoli e monumentali portici, tante le botteghe storiche ancora vitali e ben preservate giustamente orgogliose delle loro insegne storiche liberty. Il cuore commerciale è ricco e variegato, passeggiare per lo struscio è un piacere. I palazzi storici fanno trapelare antichi cortili nascosti e una nobiltà discreta.

Pinerolo è la Capitale del Panettone. Il goloso prodotto dolciario affonda le sue radici proprio a Pinerolo, dove nacque, nel 1922, il ''classico piemontese'': basso, con la granella di zucchero, uvetta e canditi. E' la paziente la lavorazione artigianale che segue i ritmi di un tempo e richiede complessivamente dalle 35 alle 40 ore di lavoro a fare la differenza. La produzione del panettone tradizionale è lunga e laboriosa, e inizia con il rinfresco del lievito madre.

L' emblema di Pinerolo e di tutto il Piemonte, ancor oggi apprezzato anche fuori dai confini nazionali sopravvive nei panettoni Pan Bianch by Sergio Ferrua erede della storica panetteria aperta tra fine ‘800 ed i primi del ‘900, da Pietro Ferrua che nel 1920 realizzò il panettone basso, con la glassa fatta di nocciole, una variante tutta piemontese del più noto panettone lombardo, diffuso già nel 1600: è il Panettone Galup. 

Pinerolo è anche la capitale storica della cavalleria. “Città alle porte d'Italia” scrisse de De Amicis Pinerolese di adozione. Questo territorio è affacciato su quel mondo francese che ha condizionato pesantemente storia e cultura del Piemonte ma anche dell'Italia. Il continuo fronteggiarsi tra Italia e Francia. l'hanno resa una  cerniera naturale e una piattaforma militare e l'urbanistica cittadina ne porta evidenti le tracce.

Celebre la Scuola di Cavalleria che qui è nata. Dunque un distretto culturale e ambientale di grande interesse dove anche la libertà religiosa è stata chiamata a delicate sfide con la chiesa cattolica posta a pochi passi da quella valdese. Il centro storico di impianto medioevale, catapulta il visitatore dagli austeri edifici del  '200, che portano alla memoria antichi potentati come quello dei Principi di Acaia, all'epoca napoleonica che occhieggia da ville, distretti militari ed ex-caserme.

E a proposito cavalleria non può sfuggire la bellezza dell'edificio della Cavallerizza Caprilli posto vicino alla ex-caserma Bochard e nel Quadrilatero delle istituzioni militari.

 

La cavallerizza Caprilli ha reso Pinerolo celebre nel mondo: è infatti il più grande maneggio d'Europa al coperto. Costruita dal genio militare in un solo anno (tra 1909 e il 1910), è intitolata al capitano Federico Caprilli ideatore del sistema naturale di equitazione al quale nel piazzale antistante è stato eretto anche una stele.

L'offerta culturale è  ricca: si può visitare il Museo Storico del Mutuo Soccorso, la pinacoteca di Palazzo Vittone (che si affaccia su una magnifica a ampia piazza dove ogni sabato si svolge un affollatissimo mercato settimanale) e il Museo Militare ospitato nel palazzo che per quasi un secolo fece da comando generale della Cavalleria di cui Pinarolo è la culla.

Unico in Italia nel suo genere, il Museo Militare offre su oltre 6000 metri quadrati la storia militare, l'evoluzione delle uniformi tra bandiere, medaglie e decorazioni, carrozze e mezzi corazzati.

Su tre piani è raccontata di fatto la storia d'Italia e non può non emozionare in questo 2018  che segna il centenario dalla fine della Grande Guerra, le uniformi dei soldati. Pensare che ognuna è stata indossata, che in ognuna ha abitato una vita, emoziona. Bella anche la raccolta fotografica dedicata alla Cavalleria che incarna la storia cittadina.

Appena fuori dalla cintura urbana un'altra imperdibile bellezza: il Castello di Miradolo oggi centro culturale, circondato da un Parco monumentale con alberi imponenti e di rara bellezza, alcuni di questi quasi millenari

Se volete soggiornare in centro consigliamo il centralissimo Albergo Regina, posto in posizione strategica, sia per chi arriva in auto che per chi arriva in treno. E' un locale storico che ha ormai un secolo di storia sulle spalle. Dotato di una comodissima dependance-residence offre sia la pensione completa che la formula del residence. Ottima la cucina e imperdibile il piatto forte della casa, il fritto misto alla piemontese.

Merita una tappa l'antica Pasticceria Castino, in Piazza Duomo depositaria della tradizione del Michelangelo del cioccolato. A pochi passi dall'antico locale c'è il raffinato Ristorante Piazza Duomo dove degustare gli agnolotti di arrosto (ma ottimo è anche il pesce e la cucina flambè espressa). 

 

aggiornamento pagina: novembre 2021
fotoservizio: O.Galletti
(riproduzione vietata)

 


Autore: Corona Perer

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