Arte, Cultura & Spettacoli

Tony Cragg ''Silicon dioxide''

Sculture in vetro, tra forza e fragilità

Sculture in vetro, concepite nella materia vivente in grado di sfidare la brillantezza e la trasparenza di un mezzo espressivo che unisce forza e fragilità allo stesso tempo. Con Silicon Dioxide, l'artista Tony Cragg ha scritto un'altra bellissima pagina di storia del vetro in arte, racchiusa in due parole chiave:  forza e fragilità.

“Il Silicon Dioxide (biossido di silicio) è un materiale meraviglioso. Il suo potenziale è infinito” afferma Cragg, che nel descrivere il suo processo creativo ha spiegato cosa accade. “ È come quando guardi qualcuno in faccia e riesci a decifrare le sue emozioni e i suoi pensieri. Ne cogli le espressioni e ti crei un’opinione su quel qualcuno, a tua volta provi emozioni. Accade anche con il disegno, ed è lo stesso anche con il vetro. È come partire per un viaggio senza meta, non sai davvero dove stai andando e il bello è proprio il non saperlo: è solo così che all'improvviso arrivi in un luogo nuovo, in una nuova situazione. È questo il tipo di processo a cui sono davvero interessato”.

 

La curiosità di Cragg per i vari effetti del vetro colorato e riflettono, tra avvitamenti e torsioni, è il pimo motore del percorso di ricerca intrapreso dall’artista negli ultimi anni sul concetto di fluidità della materia vetro.

 

Quelle di Cragg sono opere che riflettono sulla complessità della physis, conciliando la totale comprensione della natura organica della realtà con l’accettazione delle sue caratteristiche meno intelligibili.

L’indagine dell’artista scaturisce da un’esigenza di esplorazione ontologica della materia e dalla necessità di investigare i rapporti che regolano l’energia dinamica dei materiali e si traduce in lavori che riescono a bilanciare l’equilibrio interiore ed esteriore delle forme.

Non è un caso, quindi, se il vetro diventa uno dei suoi principali elementi di ispirazione. La mostra che ne è scaturita ed è stata ospitata al Museo del Vetro di Murano (curata da Berengo Studio in collaborazione con i Musei Civici di Venezia) si chiamava proprio Silicon Dioxide, perché è proprio quel diossido di silicio da cui nasce il vetro che contiene in sé non solo una necessaria struttura chimico-organica, ma anche la scintilla creativa della materia pronta ad esprimersi come nuova forma, nuova opera d’arte.

"L'accumulazione e l'assemblaggio come modalità concettuale, la materia piegata all'esigenza creativa e così nobilitata, sono presenti sin dalle prime creazioni fatte di frammenti e materiali di scarto, come nelle ultime, con l'introduzione di nuove tecniche e nuovi materiali: il legno, il bronzo, la ceramica, e naturalmente il vetro - fece notare Gabriella Belli, all'epoca Direttore Fondazione Musei Civici di Venezia.

E in una sorprendente evoluzione rispetto ai grandi assemblaggi degli anni ‘90, le sculture in vetro soffiato hanno permesso a Cragg di accedere a una nuova dimensione della materia.

Fragile, leggera, divertente.

 

TONY CRAGG,  SILICON DIOXIDE
MUSEO DEL VETRO - MURANO
Dal 3 dicembre al 13 marzo 2022

 


Autore: Corona Perer

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