Arte, Cultura & Spettacoli

Ioan Nemtoi, Mondi di vetro

''Il vetro è simile ad una donna, deve essere maneggiato con cura''

I mondi di vetro di Ioan Nemtoi  proiettano in un mondo dove fragilità e potenza creativa vanno di pari passo. L'artista del vetro rumeno è uno dei creativi più apprezzati della Romania sia per la fantasia del suo lavoro che per la sua tecnica.

Ioan Nemtoi è nato nel 1964 in una fattoria in Trusesti, vicino Dorohoi, nel nord-est della Romania, promogenito di una famiglia numerosa. Ha studiato sei anni all'Accademia d'Arte di Bucarest, dove si è laureato in belle arti nel 1991, specializzandosi nella lavorazione del vetro, della ceramica e della porcellana cinese. Nemtoi lavora nel suo studio a Botosani, in Romania, la città natale in cui è nato e ha trascorso la sua giovinezza. Il vetro è la sua passione.

"Il vetro è simile ad una donna, deve essere maneggiato molto delicatamente. All'inizio questo mi ha fatto diventare matto, ma ne ho fatto la mia sfida ed oggi è la mia arte".

Specializzato in ceramica, vetro e metallo, Ioan Nemtoi ha già avuto più di 40 mostre in una dozzina di paesi, tra cui Giappone e Stati Uniti. Ha messo mano persino allo storico "The Levante Parliament"  in pieno centro a Vienna, dietro al Parlamento e al Municipio di Vienna. Qui ha ridisegnato il nuovo ristorante con un bancone del bar di vetro, che cattura lo sguardo ed è centro focale del luogo più cool dell'intero albergo. Il Levante Parliament è ospitato in un edificio che risale al 1908. Uno splendido cortile interno illumina tutte le camere. E anche qui il vetro ha dato il suo tocco magico. E così l'hotel, oltre che più bello, è diventato il suo spazio espositivo a Vienna dove ammirare le sue sculture e vasi in vetro.

 

Con la sua grande abilità e il suo approccio alla produzione del vetro singolarmente unico, Ioan Nemtoi figura tra i maggiori artisti contemporanei del vetro. Nemtoi è particolarmente rinomato per il suo uso dei colori e per l'esclusivo effetto marmorizzato che crea con più strati di vetro fuso.

"Ciò che mi interessa del vetro - afferma Nemtoi - è che è un materiale pieno di contraddizioni: fragile e resistente, solido e liquido, e per questo offre un'infinità di possibilità, ti invita a superarne i limiti tecnici e concettuali. In questa mostra cerco di affascinare i visitatori nella stessa misura di quanto è stato emozionante per me creare le opere che contiene".

Attualmente le sue opere possono essere trovate in gallerie di tutto il mondo, tra cui il Museo Vaticano, il Kunst Palast di Dusseldorf e la White House a Washington DC.

Le sue personali hanno fatto il giro del mondo, ma parte della sua collezione si può trovare nella Nemtoi Gallery di Soho a New York e nella mostra monumentale "My extravaganza" nella galleria @ Oxo di Londra, è stata completamente acquistata dalla McLaren per il suo Technology Center.

''Ioan Nemtoi costruisce principalmente le sue installazioni attorno a temi antropomorfi, seguendo il filo narrativo logico che enfatizza la conoscenza e l'esperienza umana. Situati da qualche parte tra il dubbio e la rivelazione, tra il destino e la redenzione, i suoi “personaggi” hanno una tipologia riflessiva, dell'uomo rivolto verso se stesso, che mette continuamente in discussione la propria condizione: “Chi siamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando?" Simbolicamente si potrebbe dire che tutta la sua opera (la versione monumentale) è un interrogatorio senza fine, inconfutabilmente integrato nel circuito dei temi fondamentali'' ha scritto Simona Nastac, critico d'arte.

Nell'ottobre 2007 espose nel chiostro del Museo Civico di Bassano del Grappa. Le strutture tridimensionali di Nemtoi si fondevano in una espressione ideale di proporzioni e e simmetrie. Il progetto “Who's afraid of glass?" era partito nel dicembre 2006 a Potenza e successivamente è volato per una spettacolare installazione all'aperto nell Museums Quartier di Vienna per poi arrivare in Italia, a Bassano del Grappa in provincia di Vicenza.

Nel 2019 il Museu Nacional dos Coches (il Museo delle Carrozze di Lisbona) ha aperto le sue porte a 61 sculture in vetro.

Magia!


Autore: Corona Perer

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