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Mazara: bentornati!

E Berlusconi rivela ''E' intervento Putin''

Mazara: finalmente sono tornati. L'abbraccio ai 18 pescatori e la gioia  al porto, tra sirene e applausi, la commozione hanno mandato in archivio 108 giorni di prigionia in Libia, che però non potranno essere dimenticati. "Siamo stati trattati come bestie, abbiamo temuto di morire".Marco Marrone, armatore della Medinea, uno dei due pescherecci sequestrati non contiene l'emozione e come lui gli altri pescatori italiani che sono stati trattenuti a Bengasi. In tutto 18 persone: 8 italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi.
Per le loro famiglie gioia incontenibile:  avevano protestato e anche bivaccato davanti a Palazzo Chigi per chiedere la liberazione ed avevano perso la speranza di riaverli a Natale. Ed invece il sogno si è avverato, per loro sarà davvero un Natale speciale.

E intanto però emerge un dettaglio che fa pensare.  «E' stato Putin con le sue telefonate ad Haftar a farli liberare, questa è la verità di quello che è successo». A sostenerlo Silvio Berlusconi, nel corso di una telefonata in vivavoce con Marco Marrone, l'armatore del Medinea. «Non bisogna dirlo però, poi si dice che lui è un sostenitore di Haftar, ma non vuole che si dica», ha aggiunto Berlusconi.

Ora lo sanno tutti. Di certo Di Maio e Conte con la loro passeggiata libica auto-referenziale han solo sottolineato la loro statura politica: piccola, molto piccola.

 

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