
Alto Adige vuole cambiare la gestione della pandemia
Kompatscher ''Occorre semplificare le regole''. E intanto fissa la regola delle 3G
''Verso una gestione amministrativa della pandemia''. Lo dice un comunicato stampa (leggi > qui) diramato dalla Provincia di Bolzano che - senza forse volerlo - sancisce come la burocrazia, e non il sistema sanitario, siano gli strumenti per combattere una pandemia. Che fino a prova contraria è un problema sanitario.
"Occorre semplificare le regole" afferma Arno Kompatscher, Presidente della Provincia di Bolzano che queste regole ha diligentemente applicato, quando non addirittura anticipato... asseverandole.
E, se permettete, fa un po' venire i brividi la cosiddetta regola 3G - guariti, vaccinati o testati - che è obbligatoria per accedere a molti servizi della vita quotidiana.
Qualcuno maliziosamente ha commentato: Guariti, Greenpassati o... Gestapo (la terza G) perchè le tre ''g'' sono in realtà una g/v/t. Fosse stata la regola delle 5G avremmo capito che un nesso (forse) magari c'era. Ma tant'è.
Ad ogni buon conto sono previste alcune eccezioni per determinate attività commerciali, dove si può accedere anche senza Green Pass. E la nota si appresta a chiarire che "...tali nuove regole sono state fissate a livello nazionale lo scorso 7 gennaio con un decreto legge, che il Presidente della Provincia Arno Kompatscher ha recepito con l'ordinanza Nr. 3 del 13 gennaio". Insomma: mica colpa di Bolzano, che pure si è sempre vantata di una Autonomia utile a battere...nuove strade. Obbedienza dunque. Del resto Arno è sempre stato un bravo ragazzo.
Tanto che partecipando a Roma all'incontro dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, ha sostenuto che si deve cambiare. "Si deve passare a una gestione più amministrativa che sanitaria della pandemia. Questo perché è cambiato il virus, ed è cambiata anche la popolazione, in quanto vaccinata - detto. ''Perciò adesso occorre entrare in una nuova fase, riducendo i tempi della quarantena specialmente per asintomatici e vaccinati, consentendone un immediato reinserimento nel mondo del lavoro, e questo sarà contenuto nella proposta delle Regioni anche per quanto riguarda la scuola: meno quarantene e più didattica in presenza. Questa sarà la nostra proposta nei confronti del Governo".
E così siccome servivano meno regole. Ne ha fissata una.
cperer - 25 gennaio 2022
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Gestione della pandemia: polemica sugli autotamponi
Questa volta il Governatore Arno Kompatscher sbaglia
(23 aprile 2021) Costringere dei bambini ad auto-somministrarsi il tampone (con il rischio neanche tanto remoto di rovinarsi la membrana nasale). Costringere i docenti ad espletare funzioni improprie di natura sanitaria. Poi vietare la scuola in presenza a chi esprime il suo dissenso. Quindi somministrare una didattica digitale integrata (non a distanza) e quindi con il solo invio online dei materiali scolastici a domicilio per i bambini senza tampone.
Questa volta il Governatore Arno Kompatscher sbaglia. Ed hanno ragione i genitori ad essere furiosi. Il diritto allo studio è stato violato.
"I tamponi nasali in classe? Sono un ricatto" hanno dichiarato alcuni dei genitori che hanno protestato. Non erano d'accordo sull'auto-tampone, non hanno dato il consenso ai test nasali in classe, e così niente frequenza per i loro figli. Ma anche niente didattica a distanza: il materiale delle lezioni a scuola viene inviato in un secondo momento, inoltre hanno denunciato pressioni psicologiche e finanziarie. E alcuni degli allievi sono stati segnati come "assenti".
Con una ulteriore penale: per fare attività sportiva i bambini potevano fare i tamponi gratis, purchè a scuola. Ai genitori duque anche l'onere di pagarli se non vogliono far venire meno anche lo sport ai loro figli.
Giudicate voi.
>> La protesta dei genitori alla Tgr > clicca
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