
Merano, il Balcone di Sissi
La Sissi strasse - L'imperatrice soggiornò due volte a Castel Trauttmansdorff
(Corona Perer - Merano, 18 aprile 2025) - Il Balcone di Sissi a Castel Trauttmansdorff si affacciava su un parco molto diverso da quello attuale, fiorito e così curato da essere divenuto un polo botanico rinomato in tutto il mondo. Ma quel balcone, vicino alla cappella dove andava a pregare, si apriva verso una valle e un infinito che le faceva bene al cuore.
A Castel Trauttmansdorff Sissi soggiornò due volte, ma a Merano venne almeno altre 4 volte e la città deve molto, se non tutto, alla sua fama di stazione climatica. Consigliamo la vista alla mostra permanente nei locali dove lei alloggiava, dove venne allestita la stanza della figlioletta e la sua: la residenza dove Sissi ''svernava'' è diventata un’attrazione di richiamo internazionale.
Dopo Sissi che iniziò la moda, a Merano venne il melieu della aristocrazia asburgica di fine Ottocento. Merano è dunque una tappa importante sulla Sissi Strasse che si snoda da Vienna fino all'Italia, attraverso la Baviera e si spinge fino a... Corfù. Sissi viaggiava molto. Gli esperti storiografi dicono che scappava soprattutto da se stessa.
Elisabetta di Baviera, divenuta moglie dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, arrivò negli inverni del 1870 e del 1889. I motivi che la spinsero ad una permanenza in questa parte dell’Alto Adige (che al tempo era parte dell'impero asburgico), furono il clima mite e le temperature meno rigide degli inverni di Vienna, di grande giovamento per la salute cagionevole della figlia Marie Valerie di due anni che aveva difficoltà nella crescita e stentava a camminare. L'aria di Merano le fece bene e venne ritenuta persino miracolosa.
La prima volta di Sissi fu nel 1870. L’imperatrice Elisabetta d’Austria giunse a Merano con un immenso seguito, almeno 120 persone che alloggiavano nei castelletti vicini, e vi soggiornò per sette mesi. Merano rappresentava per Sissi, desiderosa di ritirarsi in un luogo soleggiato e al riparo dal vento, la destinazione perfetta, proprio perché allora la città non possedeva né eleganti passeggiate né gli sfarzosi alberghi di altre località di cura e lo stesso Castel Trauttmansdorff, nonostante i ventitremila fiorini investiti nella ristrutturazione e nell’arredamento delle stanze, era di fatto una sistemazione alquanto spartana per un’imperatrice.
Fu grazie al soggiorno dell’Imperatrice Sissi a Trauttmansdorff e alla rapida guarigione della figlia Valerie che la cittadina di Merano divenne un luogo di cura di fama mondiale e Castel Trauttmansdorff una dimora molto ambita e richiesta da nobili e benestanti. Qui gli Asburgo arrivavano portandosi persino il mobilio più caro. Ed alcune delle sue cose sono rimaste al Trauttmansdorff come la vestaglia della principessa e il suo scrittoio (c'è persino la torta dalla quale mangiò solo una piccola fettina! Il dolce, forse di pane, si è magicamente conservato).
Le cronache riferiscono che in quel 16 ottobre 1870 le strade furono invase di gente. Gli “Schützen” in costume del Burgariato presidiavano le ali di folla con bambine e bambini festosi che sventolavano bandierine, mentre occhi scrutavano ansiosi in lontananza: l’intera città di Merano (si dice 6000 persone) attendeva l’arrivo dell’imperatrice d’Austria, “Sissi”, alla sua prima visita in Tirolo.
Fu grande emozione quando si profilò la colonna di carrozze. Alla testa del corteo due donne su una vettura a due cavalli: forse la dame del seguito. La folla - che attendeva la carrozza imperiale - le nota a malapena. Gli sguardi restano puntati, in eccitante attesa, dell’imperatrice. Solo quando l’intero convoglio ha iniziato la salita per Trauttmansdorff e nel cortile del castello risuona l’inno nazionale, la gente realizza che l’imperatrice era già sfilata da tempo. Sedeva proprio nella prima carrozza, quella scambiata per la vettura delle dame di corte! Già allora le regole di sicurezza suggerivano espedienti nel formare cortei e scorte.
Sissi era una donna molto attiva, amante dell’attività fisica e per questo era solita fare lunghe passeggiate. Si muoveva spesso in incognito e si dice che avesse arruolato anche delle controfigure. Fuggiva le folle e le folle bramavano lei. Una sorta di Lady D ante litteram. Al Touriseum c'è il ventaglio e l'ombrellino con i quali si copriva dallo sguardo dei curiosi. Come la principessa Diana non era felice: soffriva di disturbi alimentari. Gli obblighi di corte, l'etichetta, i dolori familiari, un rapporto non proprio felice con l'imperatore (al quale lei stessa aveva autorizzato l'amante) l'avevano trasformata in una donna triste che vestiva di nero. E così compare nel balconcino.
Infatti 18 anni dopo la prima permanenza a Merano, sei mesi dopo il tragico suicidio del figlio Rudolf, Sissi ancora in lutto e di nero vestita, diede ordine nel 1889 di prenotare il castello per un altro soggiorno. Per il Conte Trauttmansdorff proprietario del maniero era un altro buon affare. Nonostante gli Asburgo possedessero Castel Tirolo (poco sopra Merano) questo luogo ricordava a Sissi i ''periodi più felici”, come scrisse l’imperatrice stessa, raccontando delle sue visite a Trauttmansdorff. Quindi lo noleggiavano come casa di vacanza.
Un dettaglio curioso: a Merano è conservata una torta, probabilmente di pane,
che fu preparata per lei e della quale lei mangò solo una sottolissima fettina.
Il dolce si è magicamente conservato (foto c.perer)
Sissi amava fare molta attività fisica: a piedi, a cavallo, nei sentieri dei dintorni meranesi. Su alcuni di questi storici sentieri, che si snodano intorno al Castello, passeggiano ancora oggi gli ospiti di Trauttmansdorff: la “Passeggiata di Sissi” è la parte più rimantica del giardino botanico con un pergolato di rose e una veduta verso sud - e la vallata che conduce a Bolzano - davvero mozzafiato.
Ma tra gli itinerari favoriti c’era anche quello che da Castel Trauttmansdorff porta a Merano centro, il “Sentiero di Sissi”, il Sissiweg un percorso che in 11 minuti si snoda attraverso angoli tranquilli e antichi giardini, costeggiando residenze nobiliari e dimore storiche, e attraversando Maia Alta, rinomato quartiere residenziale della città, arriva in centro.
Il percorso è percorribile tutto l’anno, è ciclabile, e conduce fra suggestivi luoghi meranesi attraverso undici tappe, ciascuna delle quali in qualche modo a lei collegata, come il “Parco Elisabetta”, creato in occasione della visita della corte imperiale austriaca nel 1870.
Qui c'è anche il suo monumento. Lo sguardo è triste e corrisponde alle fonti fotografiche dalle quali emerge uno sguardo ''distante''.
La statua marmorea dell’imperatrice, opera dell’artista viennese Hermann Klotz, fu inaugurata nel 1903 ma la messa a dimora di cedri, pini e tigli, nonché la costruzione di sentieri, iniziarono nel 1860 e, nel corso degli anni, fu arricchito da giochi d’acqua e di un padiglione per i concerti.
In memoria di Sissi i Giardini di Castel Trauttmansdorff hanno eretto una panchina in marmo bianco (detta “trono di Sissi”), lunga tre metri e con le effigi dell’Imperatore e dell’Imperatrice. Originariamente fu posta all’ombra di un grande castagno, luogo preferito di Elisabetta, poi venne trasferita sul lato meridionale del Castello, alla fine dell’ampia scalinata semicircolare in marmo e ardesia.
Un'altra statua bronzea si trova nella parte più romantica del parco botanico, il bosco di roverelle ribattezzato “Giardino degli Innamorati”, dove Elisabetta aveva fatto cospargere di ghiaino i suoi amati sentieri.
In una lettera Sissi cita gli “...ameni sentieri'' dove poter passeggiare ''indisturbata dal trambusto del mondo...'' e su queste tracce si muovono anche i visitatori dei Giardini, tra rose profumate e installazioni dedicate all'amore, ricordando le passeggiate dell’imperatrice nella fitta boscaglia.
E' bene ricordare infatti che il paesaggio che circondava Castel Trauttmansdorff era molto diverso dal meraviglioso giardino botanico di oggi. La vegetazione era in parte incolta e in parte caratterizzata da estesi frutteti e vigneti. Lo stesso Conte Trauttmansdorff, che affittava le sue stanze agli Asburgo, coltivava vigne e produceva vino.
foto courtesy by Press Way
Sissi, pertanto, non ha mai passeggiato nei Giardini di Castel Trauttmansdorff, inaugurati nel 2001. Il Touriseum, Museo provinciale del Turismo ospitato all’interno del castello e il parco botanico attirano ogni anno centinaia di migliaia di visitatrici e visitatori, molti dei quali vengono a vedere proprio il luogo e gli appartamenti in cui un tempo soggiornò Elisabetta d’Austria. È possibile prenotare delle visite guidate, tra l’altro all’insegna dell’Imperatrice, con il titolo “Confidenze su Sissi” oppure “Udienza con Sissi” (info > www.touriseum.it)
Il Touriseum ed i Giardini di Trauttmansdorff festeggiano ogni anno Sissi con un evento : il Trauttmansdorff Royal, suggestiva rievocazione delle passeggiate di Sissi con figuranti in costumi. La modella che rappresenta Sissi indossa la fedele replica del suo celebre vestito conservato alla Reggia di Schönbrunn a Vienna. Quest'anno il Trauttmansdorff Royal si terrà sabato 11 ottobre 2025. Per un giorno, il castello tornerà a trasformarsi in un luogo magico che rivive l’affascinante vicenda dell’imperatrice Elisabetta d’Austria.
Il mito infatti resiste e la tappa di Merano sulla Sissi Strasse resta imperdibile per conoscere gioie, fama e dolori di questa donna che aveva incantato il mondo.
(Corona Perer)
aprile 2025
Last but not least...
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info
www.trauttmansdorff.it
www.sisi-strasse.info
www.touriseum.it
www.hotel-adria.com/it/
La strada di Sissi e (sotto) le rievocazioni di Sissi a Castel Trauttmansdorff
Trauttmansdorff Royal - foto courtesy by Press Way
Autore: Corona Perer
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