Celiachia, le soluzioni ci sono
La nascita dell'alimentazione senza glutine
Celiachia: le soluzioni ci sono. La nascita dell’alimentazione senza glutine è stata un grande risultato per chi soffre di questa malattia.
La difficoltà nell’assimilare il glutine al giorno d’oggi sta sempre più diventando normalità. Negli ultimi anni l’attenzione all’alimentazione e alla salute ha aiutato ad identificare determinate patologie e a curarle al meglio. In questo scenario anche la sensibilizzazione e la divulgazione a riguardo è stata d’impatto, con la nascita di ristoranti e la creazione di ricette dedicate a questo scopo. Ad oggi l’attenzione all’alimentazione e alle necessità e scelte etiche è sempre maggiore, tanto da diventare un fenomeno culturale. In quanto tale, anche l’alimentazione senza glutine possiede una storia, che approfondiremo in questo articolo.
Cos’è la celiachia?
Prima di approfondire la sua origine occorre specificare la sua natura: al contrario di come si pensi, la celiachia non è né un intolleranza né un’allergia. La celiachia, o malattia celiaca, è una patologia autoimmune, in cui la predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale. L’avversità del sistema immunitario verso una frazione proteica del glutine genera infiammazione e danni intestinali, causando il malassorbimento dei nutrienti.
Tuttavia, considerare la celiachia solo un problema gastrointestinale è riduttivo. La celiachia sembrerebbe avere un ruolo anche nello sviluppo di osteoporosi, dismenorrea, amenorrea, aborto spontaneo ricorrente e parto prematuro.
Le soluzioni
Ma quindi, come mantenere una dieta varia ed equilibrata senza incorrere in queste problematiche? Le soluzioni sono varie e, al contrario di come si possa pensare, forniscono alternative gustose e salutari.
Essendo legata all’assunzione di cereali, le principali difficoltà si incontrano nel consumare frumento, farro, orzo e simili. Alimenti come pane, pasta e derivati quindi sembrerebbero off limits per i celiaci. Tuttavia, oltre che al riso e alle quinoa, esistono in tanti punti vendita, dall’alimentare al supermercato online, svariati tipi di farina e pasta senza glutine perfette per realizzare ottimi manicaretti. Dai fusilli alle lasagne, dalle piadine agli gnocchi, ad oggi le soluzioni per mangiare gluten free non finiscono mai.
Ma la domanda sorge spontanea: come facevano in antichità e quando è nata l’alimentazione senza glutine?
La storia dei cereali
Fin dalla comparsa dell’uomo, la sua era una vita da nomade. Solo dopo l’ultima glaciazione, avvenuta circa 10.000 anni fa, l’essere umano divenne stanziale e iniziò a coltivare la terra. Seminò così le prime varietà antiche di grano, come spelta verde, farro e kamut. Solo da quel momento i cereali iniziarono a comparire regolarmente nella sua dieta, prima costituita da selvaggina, frutta ed erbe selvatiche.
Le prime descrizioni di intolleranza al glutine risalgono ai primi secoli dopo Cristo. Il medico greco Areteo è il primo a utilizzare la parola “addominale”, per indicare una malattia collegata alla digestione.
Il pediatra inglese Dr. Samuel J. Gee, nel 17° secolo comprende l’importanza della dieta per i pazienti celiaci e nel 1908, il Dr. Christian Herter pubblica un libro sui bambini affetti da celiachia.
È solo durante la Seconda guerra mondiale che il pediatra olandese Dr. Willem Karel Dicke scopre un collegamento tra celiachia e cereali: proprio perché pane e farina scarseggiano e la popolazione soffre la fame, le condizioni dei suoi bambini celiaci migliorano sensibilmente. Nel 1952 il Dott. Dicke insieme ad un’equipe di medici riesce ad attribuire la responsabilità di questa patologia al glutine.
Ad oggi la celiachia viene riconosciuta e diagnosticata con una biopsia all’intestino tenue ed ha dato il via a studi approfonditi sulle diverse intolleranze alimentari e al glutine.
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