Patricia Guerrero, star del flamenco
''La danza mi ha insegnato ad essere chi sono. Entro in studio e volo''
La Bailora de fuego, è passione allo stato puro. Questa artista dal talento straordinario, star del flamenco, è capace di grazia, forza e virtuosità. Fu soprannominata "Bailaora prodigio" perchè a otto anni era già sul palcoscenico.
Il suo stile fortemente fondato sul flamenco tradizionale esplora la danza al di là della canonica estetica di questo stile. Il risultato: un approccio singolare, contemporaneo e innovativo al flamenco. La sua passione è andata in scena all' Auditorium Melotti di Rovereto, per il Festival Oriente Occidente 2018.
UTOPÍA, El Proceso Eterno: ha ricevuto applausi scroscianti. Impossibile non essere colpiti dalla passione che esprime sul palcoscenico.
Classe 1990, nata a Granada, a soli 27 anni è una delle ballerine più promettenti di flamenco ovvero di quella arte piena di fuego e passione nata come esigenza di sfogare gioie e dolori in un linguaggio intimo e privato.
L'originario flamenco veniva cantato senza l'accompagnamento della chitarra, avvalendosi soltanto di supporti ritmici corporali, come il battito dei piedi sul terreno, delle mani oppure delle nocche sul tavolo. Nella fase iniziale, il flamenco era dunque uno sfogo emozionale della minoranza gitana in Andalusia. Uno dei primi documenti scritti sul flamenco si trova in una delle Cartas Marruecas di Cadalso (1774), dove la musica flamenca viene esplicitamente attribuita ai gitani.Oggi invece è una forma di spettacolo a tutti gli effetti.
Patricia Guerrero sembra danzare mettendo pelle e cuore in ogni gesto che accompagna con ogni muscolo del suo corpo. Le è stato chiesto “Che cosa Le ha insegnato il flamenco?”. Ha risposto che per lei è come volare.
“Il flamenco mi ha insegnato ad essere chi sono Io, a vivere la mia vita in modo più passionale. L’arte mi permette di esprimere sentimenti e di liberarmene. Mi ha insegnato a conoscere me stessa e ad essere più sincera con me stessa. Non mi piace dire che è una forma di vita perché non sono una ballerina 24 ore al giorno, ma la danza mi ha tolto molti mal di testa. Entro in studio e volo.” (Patricia Guerrero)
Questa arte di origine andalusa, formata da un canto all'apparenza stonato (cante), dalla musica e dal ballo (baile), è nata alla fine del Settecento, ma prosegue nei secoli esercitando sempre fascino e attrazione. Ha le sue origini in Spagna, tra le province di Siviglia, Cadice, Jerez, Málaga e Cordova.
Chiede corpo e anima, muove fuoco e passione, e crea momenti di assoluto artistico. La parola che meglio traduce il flamenco (in spagnolo "fenicottero") è Eros.
Impossibile non avvertirne il fascino.
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