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Sprovvista di green pass sul bus: multa annullata

Giudice di Pace di Rovereto annulla sanzione a una madre che non poteva fare altrimenti

9 dicembre 2023 - ''Anche quando le leggi sono scritte, non dovrebbero mai rimanere immutate''  sentenziò Aristotele.

E infatti serve umanità, serve valutazione del contesto. La notizia della madre alla quale il Giudice di Pace di Rovereto ha annullato la sanzione perchè sprovvista sull'autobus di green-pass, nel periodo in cui la società venne divisa in categorie A e B, muove un ricordo: ricordate le multa che due agenti della Guardia di Finanza diedero ad un bambino, all'uscita del negozio di caramelle, perchè privo di relativo scontrino?

La notizia merita un commento: non è nella inflessibilità che si misura la bravura di chi applica la legge, ed è tutto da dimostrare che in questo modo si educhi al rispetto della legge.

Bene ha fatto dunque il Giudice di Pace di Rovereto ad annullare la multa alla madre ritenendo che la normativa deve tenere conto delle situazioni ''particolari'' e la donna, dovendo assistere il figlio in stampelle non aveva altro mezzo per portarlo a scuola. E' quindi salita su un autobus, peraltro munita di mascherina. Sappiamo tutti dalla letteratura scientifica di questi ultimi mesi che contagiava sia chi era provvisto di green-pass che chi ne era sprovvisto. Sia chi era vaccinato che chi non lo era. E del resto le stesse case farmaceutiche hanno ammesso che i loro sieri non erano stati concepiti per evitare il contagio.

Qualunque fosse stata la motivazione della donna di scegliere di non dotarsi di lasciapassare, resta la amarezza che nessuno risponderà di averla esposta ad una umiliazione e a farsi due chilometri a piedi col figlio in stampelle. Perchè probabilmente  nessuno le chiederà scusa (a sarebbe bello che l'Arma dei Carabinieri sentisse il dovere di farlo).

Sorvolando sull'assurdità di non poter salire su un autobus, c'è però un'amarezza in più: il quotidiano locale (nella fattispecie L'Adige) nel riportare questa sentenza non parla di una madre, impedita per vari motivi, giusti o meno che siano all'occhio di scrive. Parla invece di una no-vax.

Quando la vorremo smettere di utilizzare ancora categorie che ghettizzano, quasi a voler suggerire lo scherno? Non siamo nell'era del linguaggio inclusivo? Rimuovere gli ostacoli che l'individuo incontra nell'esercizio dei suoi diritti è contenuto nel dettato costituzionale. Questa è anche responsabilità dei giornalisti che dovrebbero portare l'articolo come materia di studio dei loro corsi di deontologia professionale, peraltro obbligatori.

 

 

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