A due passi dal cielo
San Genesio, l'Hotel Belvedere
di Corona Perer (aprile 2018) - All' Hotel Belvedere di San Genesio si è a soli 10 minuti dalla città della new-economy, dei parchi tecnologici, di Museion e di Otzi, ma ci si trova quasi in un villaggio, un paese molto piccolo: San Genesio ha un negozio di generi alimentari, una macelleria, una farmacia, due negozi di abbigliamento. Eppure questa piccola comunità posta sopra Bolzano (solo 1000 metri più in sù) ed adagiata su un Altopiano bellissimo e verde - dove si estende anche la Foresta di Larici più grande d'Europa - proietta già nell'alta montagna e nel Tirolo più autentico. L'accento tedesco della sua gente è il primo segnale.
Per sperimentare in un colpo solo l'unicità del luogo e restare a Bolzano, osservarndola dall'alto, bisogna andare all'Hotel Belvedere di San Genesio: silenzio e panorama sono le parole chiave di un'esperienza unica, in un piccolo hotel a conduzione famigliare che però incarna la qualità dell'ospitalità altoatesina e rappresenta la sua eccellenza.
Vicino - e allo stesso tempo lontano dal clamore cittadino - l'hotel Belvedere è una struttura che ha posto grande attenzione alla sostenibilità ambientale: zero emissioni grazie al sistema di riscaldamento. Nessuno spreco d'acqua: quella per usi sanitari viene riscaldata da pannelli solari e quella piovana viene raccolta ed usata per i servizi igienici. A tavola arriva la buona acqua di fonte, che proviene dalla zona degli omini di pietra: un'acqua leggera e ricca di minerali.
Stando in acqua (anche d'inverno) dalla emozionante Infinity Pool affacciata sulla Bolzano contemporanea si osserva il Patrimonio Unesco delle Dolomiti, e si gioisce di Terra, Aria, Cielo: è la natura che entra nello spirito nel vero senso della parola. Il patrimonio dell'hotel è dato dalla sua posizione: una vera e propria terrazza affacciata sulle vette dolomitiche: Latemar, Catinaccio, Sciliar, Sassolungo e poi i vigneti che degradano da Santa Magdelena fino ad Appiano. Qui davvero ci si può ritemprare lo spirito e staccare la spina.
I piatti dello chef che proviene dalla Val di Fiemme, ma ha un nome di origine slava, André Sudarovich, sono in perfetto equilibrio con l'estetica di una filosofia gourmet che però mette in primo piano il gusto e la qualità della materia prima. Tutti i prodotti che si degustano al ristorante Frieda's arrivano dai contadini del vicinato: gli ottimi salumi del macellaio del paese, i formaggi della vicine malghe. E alcune ricette sono proprio a base di larice, come il riso mantecato ai carletti e profumato con le gemme dell'albero.
Lo chef non ha segreti: dice che basta far rosolare i carletti con la cipolla e il burro, salare e pepare e poi tostare in una pentola a parte il riso Canaroli, poi coprire con brodo bollente. A fine cottura (15 minuti) si fa mantecare con i germogli di larice tritati, i carletti cotti, un altro poco di burro e parmigiano. Si aggiusta se serve di sale e ...voilà: il piatto è pronto.
A proposito di sale: in questo hotel il sale dell'Himalaya viene usato per la pelle con un trattamento a base di una miscela pura di oli di questo sale che dona al corpo oltre 100 preziosi minerali e microelementi. Grazie all’utilizzo di questo particolare minerale, famoso per la sua purezza e le molteplici proprietà, il trattamento è disintossicante e depurativo e il risultato è una pelle morbida, pulita e piacevolmente profumata. La zona benessere è il must dell'hotel con cosmesi, massaggi e trattamenti a base di prodotti naturali soprattutto il gel di Aloe bio e l'olio di larice.
L'hotel noleggia le biciclette elettriche, delle hardtail mountain bike di marca oppure mountain bike elettriche con motore centrale di nuovissima generazione. Fornisce l'ospite di casco e carta per gli itinerari ciclistici. Se si dimenticano racchette da trekking o uno zaino, i passeggini o i sedili per bambini, o un rimorchio per bici, basta chiedere. Questa poi è la patria del cavallo haflinger e quindi c'è la possibilità di fare equitazione oppure una gita in carrozza lungo l'altopiano del Salto dove ci sono meravigliosi percorsi e radure disseminate di larici che ritemprano lo spirito solo a guardarli.
Le colonnine elettriche di ricarica per autoveicoli elettrici, e l'approccio green alla vacanza si accompagnano in questo hotel alla dimensione del silenzio che si sperimenta durante la giornata (l'hotel occupa una radura nel bosco) e soprattutto durante la notte: un silenzio totale favorito anche dall'ottima insonorizzazione della struttura alberghiera.
La famiglia Reichhater Leonhardy, proprietaria della struttura continua ad ammodernare ed ampliare. La moglie Renate Winkler cura ogni dettaglio per far sì che la vacanza dei clienti non sia solo un breve stop, ma una emozione da portarsi dentro nell'anima orgnizzando le escursioni del respiro nella foresta di larici. Si torna felici di aver compiuto un viaggio intenso nella natura.
struttura visitata il 19-21 aprile 2018
info qui > Hotel Belvedere
Autore: Corona Perer
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