Photo  Office de Tourisme de Macinaggio
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Bastia, la cittadella ha 500 anni

Fu ultimata nel 1521 da Andrea Spinola, governatore di Corsica. Segno particolare: genovese

(di Corona Perer - foto Bastia Tourisme) Anche Bastia ha un compleanno importante. In questo 2021 celebra i 500 anni della sua Cittadella arroccata su uno sperone roccioso,  ultimata nel 1521 da Andrea Spinola che veniva da Genova. Appartenente alla nobile famiglia genovese degli Spinola, nel 1673 divenne governatore generale della Corsica e siccome fu anche uomo colto e un importante commediografo, era in contatto con molte accademie artistiche italiane. Questo fece di Bastia anche un vivace centro culturale.

Con i suoi scorci di epoca barocca, Bastia è molto graziosa e ricca di tradizioni. Qui trovarono sede molte confraternite religiose. Il turista oltre a beneficiare di un clima tipicamente mediterraneo, che la rende gradevole tutto l'anno, può godere di un centro storico con oratori barocchi, maestose chiese e piazze sulle quale si affacciano botteghe tipiche e ristorantini dove è possibile degustare anche l'identità enogastronomica del posto.

Crédit photo – photoglobale

I genovesi furono una pagina importante della storia dell'isola. Con il suo clima tipicamente mediterraneo e temperato umido, che dà origine a estati calde e asciutte e a inverni miti, la Corsica e Bastia in particolare, che ne costituisce il primo approdo, fu adocchiata dai Genovesi fin dalla seconda metà del 1300. La città prende il suo nome dalla fortezza (una bastiglia) fondata nel 1378 dal governatore genovese Leonello Lomellini per difendersi dagli attacchi che venivano dal mare. Intorno alla fortezza si formò il primo centro abitato, il primo recinto delle mura e cominciò l'edificazione della cittadella, completata nel 1521.

Benchè ci sia un'imponente Monumento a Napoleone (che era nato ad Ajaccio), Bastia si trovò quasi per caso ad omaggiarlo. La statua che lo raffigura vestito da imperatore romano, fu infatti commissionata dalla sorella di Napoleone, Elisa Baciocchi, granduchessa di Toscana, (nonchè principessa di Lucca e Piombino) per adornare la piazza principale di Livorno. Ad eseguirla fu chiamato lo scultore fiorentino Lorenzo Bartolini. Ma durante la lavorazione cadde l'impero, e Bonaparte venne pure esiliato e così la statua rimase al chiuso dello studio fino a quando l'artista propose di trasferirla alla città di Bastia che accettò l'offerta. Arrivò nel 1854 e  fu collocata in Piazza San Nicola dove sta ancora oggi sotto imponenti palme. In questa piazza c'è anche l'ufficio turistico e da questo punto parte anche un trenino turistico. Il tour dura circa 50 e permette di vedere i principali luoghi di interesse della città.

foto: Corsica.com

Tra questi c'è sicuramente la Piazza della Prigione. Nessuna inferriata: tutto avveniva alla luce del sole. Chi aveva truffato qualcuno veniva legato con i pantaloni abbassati e così restava per un intero giorno esposto al pubblico ludibrio mentre veniva rotto il suo banco di vendita: non poteva cioè più lavorare. Le guide spiegano che la parola italiana “Bancarotta” ha origine proprio da questa "prassi".

Da vedere il Museo di storia di Bastia che si trova all'interno del Palazzo dei Governatori. Una passeggiata tra i vicoli di Terra-Vecchia e l’antico Porto Cardo, permette di percepire l’anima del luogo. Era un borgo di pescatori e il mare ha scandito la vita della popolazione, nel bene e nel male. La terra Nova, ovvero l'attuale Cittadella prese corpo con l'insediamento dei primi cittadini genovesi. Bastia nasce infatti nel 1378 quando il governatore genovese Leonello Lomellini lasciò il Castello di Biguglia per insediarsi in una roccaforte di Bastia che dominava il Porto cardo (l’attuale Porto Vecchio).  Per questo la sua pianta è a scacchi e strade rettilnee: era la tradizione delle città genovesi.

Altra attrazione il Giardino Romieu, situato a sud del Porto Vecchio tra le due Terre, la Vecchia e la Nova. Una volta raggiunto si gode una straordinaria vista panoramica su tutta Bastia che nelle giornate più limpide permnette di arrivare fino all’arcipelago toscano e all’isola di Elba.

photo: Office de Tourisme de l’Agglomération de Bastia

 

Il porto di Bastia, gestito dalla Camera di Commercio dell'Alta Corsica è anche la principale porta d'ingresso dell'isola e  rappresenta oltre il 60% del traffico passeggeri di tutta l'isola. È anche il principale scalo merci dell'isola. I collegamenti sono assicurati tutto l'anno verso i porti di Livorno, Nizza, Tolone e Marsiglia senza contare i collegamenti stagionali che potenziano la ricettività.

A Bastia ci sono due porti turistici, il porto vecchio (350 posti), piccola insenatura e primo porto della città, e il più moderno Porto di Toga (357 posti). Per far fronte all'aumento dei traffici e della lunghezza delle navi, è stato progettato alla Carbonite (a sud della città) un nuovo hub portuale per migliorare i flussi di ingresso e uscita di navi anche di grandi dimensioni.

Raggiungerla non è difficile: basta prendere uno dei traghetti Bastia Livorno.

La linea è operativa tutto l'anno con collegamenti diurni quotidiani. I due porti distano tra loro circa 66 miglia marine e i traghetti percorrono il tratto di mare che li separa in poco più di 4 ore di navigazione.


Autore: Corona Perer

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